Popper Karl Raimund: differenze tra le versioni

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'''Popper Karl Raimund'''  logico ed epistemologo austriaco (Vienna 1902-Londra 1994)                                 
 
'''Popper Karl Raimund'''  logico ed epistemologo austriaco (Vienna 1902-Londra 1994)                                 
 
==Biografia==
 
==Biografia==
Popper Karl Raimund  nato a Vienna il 28 luglio 1902,  
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Popper Karl Raimund  nasce a Vienna il 28 luglio 1902, dove studia e si laurea in filosofia nel 1928. Successivamente ottiene l'abilitazione per l'insegnamento nelle scuole primarie e per le scuole secondarie.
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Nel 1937, prima dell'annessione dell'Austria da parte della Germania nazista, si trasferisce in Nuova Zelanda poichè le sue origini erano ebraiche.
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Nel 1946 si stabilisce in Inghilterra e diventa professore alla London School of Economics, dove insegna logica e metodologia scientifica.
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Nel 1969 abbandona l'insegnamento anche se continua la sua attività intellettuale fino al 1994.
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Revisione 17:04, 17 Apr 2007

Popper Karl Raimund

Popper Karl Raimund logico ed epistemologo austriaco (Vienna 1902-Londra 1994)

Biografia

Popper Karl Raimund nasce a Vienna il 28 luglio 1902, dove studia e si laurea in filosofia nel 1928. Successivamente ottiene l'abilitazione per l'insegnamento nelle scuole primarie e per le scuole secondarie. Nel 1937, prima dell'annessione dell'Austria da parte della Germania nazista, si trasferisce in Nuova Zelanda poichè le sue origini erano ebraiche. Nel 1946 si stabilisce in Inghilterra e diventa professore alla London School of Economics, dove insegna logica e metodologia scientifica. Nel 1969 abbandona l'insegnamento anche se continua la sua attività intellettuale fino al 1994.



Sito Web

Poetica

Popper si è dedicato allo studio dei problemi critici della scienza. Formatosi a stretto contatto con il Circolo di Vienna, non ne fece mai veramente parte, mantenendo un atteggiamento critico che ha trovato espressione nel suo primo lavoro edito nel 1934 Logik der Forschung (Logica della ricerca). Sviluppa la critica humiana delprocedimento induttivo, secondo la quale non è possibile una conclusione universale partendo dall'analisi di un numero finito di casi. Al principio di verificazione sostenuto dal Circolo di Vienna, Popper oppone il principio di falsificabilità: è impossibile giustificare una proposizione universale partendo dall'analisi di casi particolari che la confermino, mentre basta un solo caso ad essa contrario a dimostrarne la falsità "...una ipotesi acquista status scientifico solo quando viene presentatain una forma in cui possa essere falsificata, cioè a dire solo quando è divenuto possibile decidere empiramente tra essa e qualche teoria rivale"E' quindi la falsificabilità e non la verificabilità che rende scientificamente valida un'ipotesi, pertanto la scienza non dovrà basarsi su dei fatti per costruire le sue teorie, ma costruire le teorie e controllarle mediante i fatti. Se tale accordo sussiste allora la teoria viene assunta come provvisoriamente vera, essa infatti conserva un carattere congetturale e ipotetico, così da poter essere confutata da futuri controlli. Popper inoltre,pur delimitandone il campo alla spiegazione di eventi singolari, ha affrontato con criteri logici anche il problema delle scienze storiche, tradizionalmente escluse dall'analisi neopositivistica.

Opere

  • Logik der Forschung (1943): in quest’opera Popper reagisce all’idea predominante in quel periodo secondo cui la metafisica sarebbe soltanto una collezione di frasi prive di senso, impostando il problema del rapporto tra scienza e metafisica in un’ottica diversa, cioè mostrando come spinsomma...ioesso le teorie metafisiche possono fornire spunti fecondi a quelle metafisiche.
  • Che cos'è la dialettica (1937): Popper sostiene che non è possibile fare scienza rifiutando il principio di contraddizione poichè, per il razionalismo critico popperiano, la contraddizione non è nella natura delle cose ma nel pensiero umano.Il rifiuto della dialettica basata sulla contraddizione insita nell'oggetto, porta anche al rifiuto di concezioni che vedono la storia orientata verso una meta prefissata (esp. marxismo).In opposizione a tale pensieo Popper propone la nozione di "previsione tecnologica" che applica alla società un metodo simile a quello scientifico, quindi basato sul procedimento per tentativi e applicabile a fenomeni circoscritti.


Bibliografia

  • Popper,K.R. 1935 Logik der Forschung. Julius Springer Verlag, Vienna.
  • Popper,K.R. 1944 The Poverty of Historicism, Routledge, London.
  • Popper,K.R. 1945 The Open Society and Its Enemies. (2 Vols). Routledge, London.
  • Popper,K.R. 1959 The Logic of Scientific Discovery. (translation of Logik der Forschung). Hutchinson, London.
  • Popper,K.R. 1963 Conjectures and Refutations: The Growth of Scientific Knowledge. Routledge, London.
  • Popper,K.R. 1961 The Poverty of Historicism (2nd. ed). Routledge, London.
  • Popper,K.R. 1972 Objective Knowledge: An Evolutionary Approach. Clarendon Press, Oxford.
  • Popper,K.R. 1976 Unended Quest; An Intellectual Autobiography. Fontana, London.
  • Popper,K.R. 1976 ‘A Note on Verisimilitude’, The British Journal for the Philosophy of Science 27.
  • Popper,K.R. 1977 The Self and Its Brain: An Argument for Interactionism (with J.C. Eccles). Springer International, London.
  • Popper,K.R. 1982 The Open Universe: An Argument for Indeterminism. (ed. W.W. Bartley 111). Hutchinson, London.
  • Popper,K.R. 1983 Realism and the Aim of Science. (ed. W.W. Bartley III). London, Hutchinson.
  • Popper,K.R. 1994 The Myth of the Framework: In Defence of Science and Rationality. Routledge, London.
  • Popper,K.R. 1994 Knowledge and the Mind-Body Problem: In Defence of Interactionism. (ed. M.A. Notturno). Routledge, London.



Webliografia