Qui e Ora (hic et nunc)

Tratto da EduEDA
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Genere o movimento artistico:

Qui e Ora (hic et nunc)

Personaggi o Gruppi:

Walter Benjiamin

Luogo:

Storia:

Nel caso di una riproduzione altamente perfezionata manca un elemento: l’hic et nunc dell’opera d’arte, ovvero qui e or, in poche parole la sua esistenza irripetibile nel luogo in cui si trova. L’hic et nunc dell’originale costituisce il concetto della sua autenticità. L’intero ambito dell’autenticità si sottrae alla riproducibilità tecnica e non solo. Mentre l’autentico mantiene la sua piena autorità di fronte alla riproduzione manuale che di regola viene da esso bollata come un falso, ciò non accade nel caso della riproducibilità tecnica. Essa può per esempio mediante la fotografia rilevare aspetti dell’originale che sono accessibili soltanto all’obiettivo, che è spostabile e in grado di scegliere a piacimento il suo punto di vista, ma non all’occhio umano, oppure, con l’aiuto di certi procedimenti, come l’ingrandimento o la ripresa a rallentatore, può cogliere immagini che si sottraggono completamente all’ottica naturale. L’ autenticità di una cosa è la quintessenza di tutto ciò che, fin dall’ origine di essa, può venir tramandato, dalla sua durata materiale alla sua virtù di testimonianza storica. Poiché quest’ ultima è fondata sulla prima, nella riproduzione, in cui la prima è sottratta all’uomo, vacilla anche la seconda, la virtù di testimonianza della cosa. Certo soltanto questa; ma ciò che così prende a vacillare è precisamente l’autorità della cosa. Ciò che vien meno è quanto può essere riassunto con la nozione di "aura"; e si può dire: ciò che vien meno nell’epoca della riproducibilità tecnica è l’ “aura “ dell’ opera d’arte. Nel giro di lunghi periodi storici, insieme con i modi complessivi dell’esistenza delle collettività umane, si modificano anche i modi e i generi della loro percezione sensoriale. Il modo secondo il quale si organizza la percezione sensoriale umana – il medium in cui essa ha luogo- non è condizionato soltanto in senso naturale, ma anche storico. Rendere le cose spazialmente e umanamente più vicine è per le masse attuali un’esigenza vivissima, quanto la tendenza al superamento dell’unicità di qualunque dato mediante la ricezione della sua riproduzione. Ogni giorno si fa valere in modo sempre più incontestabile , l’esigenza a impossessarsi dell’oggetto da una distanza il più possibile ravvicinata nell’immagine, o meglio nell’effige, nella riproduzione. L’adeguazione della realtà alle masse e delle masse alla realtà è un processo di portata illimitata sia per il pensiero sia per l’intuizione.

Bibliografia:

  • L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica

Webliografia: