Residents (The): differenze tra le versioni

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==Biografia==
 
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I Residents si sono formati grazie a due ragazzi emigrati dalla Louisiana a San Francisco negli anni ’70: “Tychobrahe ?, musicologo, studioso attento del kitsch e dei rumori quotidiani, stabilitosi a San Matteo, piccolo borgo vicino a San Francisco, e “Vanadium ?, polistrumentista autodidatta (i veri nomi dei due sono Homer Flynn e Hardy Fox). I componenti di questo gruppo musicale rock anni ’70 hanno sempre avuto il volto coperto da maschere, si esibivano dal vivo molto raramente e si sono sempre autoesclusi da qualsiasi grande circuito di musica commerciale. Nelle loro esibizioni live, hanno avuto il bisogno di essere supportati dalla Cryptic Corporation.
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I Residents si sono formati grazie a due ragazzi emigrati dalla Louisiana a San Francisco negli anni ’70: “Tychobrahe Samuelsson�?, musicologo, studioso attento del kitsch e dei rumori quotidiani, stabilitosi a San Matteo, piccolo borgo vicino a San Francisco, e “Vanadium Zukofsky�?, polistrumentista autodidatta (i veri nomi dei due sono Homer Flynn e Hardy Fox). I componenti di questo gruppo musicale rock anni ’70 hanno sempre avuto il volto coperto da maschere, si esibivano dal vivo molto raramente e si sono sempre autoesclusi da qualsiasi grande circuito di musica commerciale. Nelle loro esibizioni live, hanno avuto il bisogno di essere supportati dalla Cryptic Corporation.
 
Del 1972 è la loro prima uscita discografica, un 45 giri dal titolo Santa Dog.
 
Del 1972 è la loro prima uscita discografica, un 45 giri dal titolo Santa Dog.
 
Poco dopo entra a fare parte del gruppo anche il chitarrista inglese Philip Lithnam (soprannominato Snakefinger), ed il trio fonda la propria etichetta indipendente, la Ralph Records.
 
Poco dopo entra a fare parte del gruppo anche il chitarrista inglese Philip Lithnam (soprannominato Snakefinger), ed il trio fonda la propria etichetta indipendente, la Ralph Records.
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==Poetica==
 
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La caratteristica principale della loro musica è l'"oscurita`", una qualità di cui il duo fece un'ideologia. Oscuri sono i suoni, oscuri sono i testi, oscuri sono gli show e oscuri sono i musicisti. Quell'"oscurità" non e` altro che un inno all'indipendenza dell'artista, al fatto creativo avulso dalle ragioni economiche, all'arte in quanto ? http://www.scaruffi.com.
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La caratteristica principale della loro musica è l'"oscurita`", una qualità di cui il duo fece un'ideologia. Oscuri sono i suoni, oscuri sono i testi, oscuri sono gli show e oscuri sono i musicisti. Quell'"oscurità" non e` altro che un inno all'indipendenza dell'artista, al fatto creativo avulso dalle ragioni economiche, all'arte in quanto arte�? http://www.scaruffi.com.
 
Negli anni che sono seguiti al tramonto del movimento hippie e dell’acid-rock, il gruppo ha sempre movimentato l’underground di San Francisco, ignorati dalla critica ed isolati dalla propria coerenza. I capolavori dei Residents sono degli anni compresi tra il 1974 ed al 1976, ma la fama per loro arriverà solo nel 1978, quando i dischi prodotti dalla loro etichetta cominceranno a circolare per l’America.
 
Negli anni che sono seguiti al tramonto del movimento hippie e dell’acid-rock, il gruppo ha sempre movimentato l’underground di San Francisco, ignorati dalla critica ed isolati dalla propria coerenza. I capolavori dei Residents sono degli anni compresi tra il 1974 ed al 1976, ma la fama per loro arriverà solo nel 1978, quando i dischi prodotti dalla loro etichetta cominceranno a circolare per l’America.
La filosofia dei Residents si basa sulla parodia della musica di consumo, che si appoggia sulla teoria della “dotta ? del fantomatico guru tedesco Nicolas Senada (che alcune voci suggeriscono essere Captain Beefheart durante alcuni dei suoi travestimenti) e secondo la quale la parte più importante del cervello sarebbe stata atrofizzata dal consumismo, dalla pubblicità e dai media, ed il cervello sarebbe soltanto un insieme di circuiti elettronici che funzionano meglio quanto più è bassa la temperatura (la Terra Promessa della setta sarebbe il Circolo Polare Artico).
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La filosofia dei Residents si basa sulla parodia della musica di consumo, che si appoggia sulla teoria della “dotta oscurità�? del fantomatico guru tedesco Nicolas Senada (che alcune voci suggeriscono essere Captain Beefheart durante alcuni dei suoi travestimenti) e secondo la quale la parte più importante del cervello sarebbe stata atrofizzata dal consumismo, dalla pubblicità e dai media, ed il cervello sarebbe soltanto un insieme di circuiti elettronici che funzionano meglio quanto più è bassa la temperatura (la Terra Promessa della setta sarebbe il Circolo Polare Artico).
 
I Residents, seguendo queste teorie decidono di comparire pochissimo in pubblico e spesso solo in televisione travestiti da frigoriferi (come per evocare, attraverso una specie di danza del gelo, lo stato creativo per eccellenza).
 
I Residents, seguendo queste teorie decidono di comparire pochissimo in pubblico e spesso solo in televisione travestiti da frigoriferi (come per evocare, attraverso una specie di danza del gelo, lo stato creativo per eccellenza).
Il gruppo fa delle cover il suo mezzo artistico/espressivo prediletto, ma la loro musica si occupa dei costumi della civiltà di massa, per questo si basa su uno spirito sociologico ed antropologico, anche se rifiuta i metodi tradizionali di composizione ed esecuzione. Tutti i dischi della band sono caratterizzati da un’incisione approssimativa che diventerà una prerogativa del loro sound, e che si accavallerà ad una copia degradata della fonte catturata su nastro, sottoposta, inoltre, ad un processo che non la ?. Ma ai Residents il pressapochismo tecnico rimane ininfluente. Il loro lavoro preponderante è quello al mixer, che rende il loro studio alche il loro strumento principale: infatti ognuno dei loro pezzi è un diverso montaggio sonoro di frammenti con sovrapposizione di strati. La procedura di composizione/esecuzione dei brani è basata sul non-sense. Anche se il riferimento è al primo Frank Zappa, i Residents vi si distinguono  per un approccio più scientifico e metafisico, ma meno goliardico. La sintesi operata da questo gruppo comprende elementi classici, elementi di prassi indipendenti di produzione ed elementi di musica d’avanguardia, e li obbliga a seguire certi cliché: il timbro vocale psicotico (associato alla ?), la strumentazione da camera, la struttura atonale, aritmica, amelodica delle composizioni, l’uso marginale dell’elettronica, la centralità del montaggio sonoro, il registro tragico, la parodia dei generi popolari ed il clima approssimativo ed amatoriale.
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Il gruppo fa delle cover il suo mezzo artistico/espressivo prediletto, ma la loro musica si occupa dei costumi della civiltà di massa, per questo si basa su uno spirito sociologico ed antropologico, anche se rifiuta i metodi tradizionali di composizione ed esecuzione. Tutti i dischi della band sono caratterizzati da un’incisione approssimativa che diventerà una prerogativa del loro sound, e che si accavallerà ad una copia degradata della fonte catturata su nastro, sottoposta, inoltre, ad un processo che non la “pulisce�?. Ma ai Residents il pressapochismo tecnico rimane ininfluente. Il loro lavoro preponderante è quello al mixer, che rende il loro studio alche il loro strumento principale: infatti ognuno dei loro pezzi è un diverso montaggio sonoro di frammenti con sovrapposizione di strati. La procedura di composizione/esecuzione dei brani è basata sul non-sense. Anche se il riferimento è al primo Frank Zappa, i Residents vi si distinguono  per un approccio più scientifico e metafisico, ma meno goliardico. La sintesi operata da questo gruppo comprende elementi classici, elementi di prassi indipendenti di produzione ed elementi di musica d’avanguardia, e li obbliga a seguire certi cliché: il timbro vocale psicotico (associato alla “devoluzione�?), la strumentazione da camera, la struttura atonale, aritmica, amelodica delle composizioni, l’uso marginale dell’elettronica, la centralità del montaggio sonoro, il registro tragico, la parodia dei generi popolari ed il clima approssimativo ed amatoriale.
 
Nella seconda metà degli anni '70 i Residents si pongono come obiettivo la creazione di una mitologia da cartone animato per metterla in scena secondo i codici della moralità play medievale.
 
Nella seconda metà degli anni '70 i Residents si pongono come obiettivo la creazione di una mitologia da cartone animato per metterla in scena secondo i codici della moralità play medievale.
Ma nel 1978 si assiste ad una svolta: l’abbandono del flusso dei moduli di coscienza, dell’ipnotico aggrovigliarsi dei suoni, per avvicinarsi maggiormente alla tipica struttura della canzone new-wave. In ogni caso le canzoni dei Residents conservano il fascino del suono ? oltre al lavoro sui timbri e sulla fonetica, agli arrangiamenti strani ed ai testi idioti. Ciò che viene unificato in questi anni dai Residents è: kitsch, musica classica, folk orientale, colonne sonore, commercial televisi, etc…
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Ma nel 1978 si assiste ad una svolta: l’abbandono del flusso dei moduli di coscienza, dell’ipnotico aggrovigliarsi dei suoni, per avvicinarsi maggiormente alla tipica struttura della canzone new-wave. In ogni caso le canzoni dei Residents conservano il fascino del suono “oscuro�? oltre al lavoro sui timbri e sulla fonetica, agli arrangiamenti strani ed ai testi idioti. Ciò che viene unificato in questi anni dai Residents è: kitsch, musica classica, folk orientale, colonne sonore, commercial televisi, etc…
 
In ogni caso in tutti gli anni della sua carriera, questo gruppo è quello che ha sfruttato meglio il formato del concept album ed il sound amatoriale, che è divenuto il suo particolare distintivo, ed è rimasto morbosamente geloso e fedele alla propria identità.
 
In ogni caso in tutti gli anni della sua carriera, questo gruppo è quello che ha sfruttato meglio il formato del concept album ed il sound amatoriale, che è divenuto il suo particolare distintivo, ed è rimasto morbosamente geloso e fedele alla propria identità.
  

Versione attuale delle 13:23, 10 Feb 2009

Biografia

I Residents si sono formati grazie a due ragazzi emigrati dalla Louisiana a San Francisco negli anni ’70: “Tychobrahe Samuelsson�?, musicologo, studioso attento del kitsch e dei rumori quotidiani, stabilitosi a San Matteo, piccolo borgo vicino a San Francisco, e “Vanadium Zukofsky�?, polistrumentista autodidatta (i veri nomi dei due sono Homer Flynn e Hardy Fox). I componenti di questo gruppo musicale rock anni ’70 hanno sempre avuto il volto coperto da maschere, si esibivano dal vivo molto raramente e si sono sempre autoesclusi da qualsiasi grande circuito di musica commerciale. Nelle loro esibizioni live, hanno avuto il bisogno di essere supportati dalla Cryptic Corporation. Del 1972 è la loro prima uscita discografica, un 45 giri dal titolo Santa Dog. Poco dopo entra a fare parte del gruppo anche il chitarrista inglese Philip Lithnam (soprannominato Snakefinger), ed il trio fonda la propria etichetta indipendente, la Ralph Records. E' chiaro, dopo diversi anni di carriera, che i membri dei Residents sono i membri della Cryptic Corporation, un numero variabile di menti molto ferrate nel campo della musica rock. È anche convinzione diffusa che la cellula fondamentale dei Residents sia composta da sole due persone, probabilmente molto famose.

Sito web

http://www.residents.com/

Poetica

La caratteristica principale della loro musica è l'"oscurita`", una qualità di cui il duo fece un'ideologia. Oscuri sono i suoni, oscuri sono i testi, oscuri sono gli show e oscuri sono i musicisti. Quell'"oscurità" non e` altro che un inno all'indipendenza dell'artista, al fatto creativo avulso dalle ragioni economiche, all'arte in quanto arte�? http://www.scaruffi.com. Negli anni che sono seguiti al tramonto del movimento hippie e dell’acid-rock, il gruppo ha sempre movimentato l’underground di San Francisco, ignorati dalla critica ed isolati dalla propria coerenza. I capolavori dei Residents sono degli anni compresi tra il 1974 ed al 1976, ma la fama per loro arriverà solo nel 1978, quando i dischi prodotti dalla loro etichetta cominceranno a circolare per l’America. La filosofia dei Residents si basa sulla parodia della musica di consumo, che si appoggia sulla teoria della “dotta oscurità�? del fantomatico guru tedesco Nicolas Senada (che alcune voci suggeriscono essere Captain Beefheart durante alcuni dei suoi travestimenti) e secondo la quale la parte più importante del cervello sarebbe stata atrofizzata dal consumismo, dalla pubblicità e dai media, ed il cervello sarebbe soltanto un insieme di circuiti elettronici che funzionano meglio quanto più è bassa la temperatura (la Terra Promessa della setta sarebbe il Circolo Polare Artico). I Residents, seguendo queste teorie decidono di comparire pochissimo in pubblico e spesso solo in televisione travestiti da frigoriferi (come per evocare, attraverso una specie di danza del gelo, lo stato creativo per eccellenza). Il gruppo fa delle cover il suo mezzo artistico/espressivo prediletto, ma la loro musica si occupa dei costumi della civiltà di massa, per questo si basa su uno spirito sociologico ed antropologico, anche se rifiuta i metodi tradizionali di composizione ed esecuzione. Tutti i dischi della band sono caratterizzati da un’incisione approssimativa che diventerà una prerogativa del loro sound, e che si accavallerà ad una copia degradata della fonte catturata su nastro, sottoposta, inoltre, ad un processo che non la “pulisce�?. Ma ai Residents il pressapochismo tecnico rimane ininfluente. Il loro lavoro preponderante è quello al mixer, che rende il loro studio alche il loro strumento principale: infatti ognuno dei loro pezzi è un diverso montaggio sonoro di frammenti con sovrapposizione di strati. La procedura di composizione/esecuzione dei brani è basata sul non-sense. Anche se il riferimento è al primo Frank Zappa, i Residents vi si distinguono per un approccio più scientifico e metafisico, ma meno goliardico. La sintesi operata da questo gruppo comprende elementi classici, elementi di prassi indipendenti di produzione ed elementi di musica d’avanguardia, e li obbliga a seguire certi cliché: il timbro vocale psicotico (associato alla “devoluzione�?), la strumentazione da camera, la struttura atonale, aritmica, amelodica delle composizioni, l’uso marginale dell’elettronica, la centralità del montaggio sonoro, il registro tragico, la parodia dei generi popolari ed il clima approssimativo ed amatoriale. Nella seconda metà degli anni '70 i Residents si pongono come obiettivo la creazione di una mitologia da cartone animato per metterla in scena secondo i codici della moralità play medievale. Ma nel 1978 si assiste ad una svolta: l’abbandono del flusso dei moduli di coscienza, dell’ipnotico aggrovigliarsi dei suoni, per avvicinarsi maggiormente alla tipica struttura della canzone new-wave. In ogni caso le canzoni dei Residents conservano il fascino del suono “oscuro�? oltre al lavoro sui timbri e sulla fonetica, agli arrangiamenti strani ed ai testi idioti. Ciò che viene unificato in questi anni dai Residents è: kitsch, musica classica, folk orientale, colonne sonore, commercial televisi, etc… In ogni caso in tutti gli anni della sua carriera, questo gruppo è quello che ha sfruttato meglio il formato del concept album ed il sound amatoriale, che è divenuto il suo particolare distintivo, ed è rimasto morbosamente geloso e fedele alla propria identità.

Opere


Bibliografia

Ludovico Alessandro (2000), Suoni Futuri Digitali, Milano, Apogeo.

Webliografia

http://www.musicboom.it/

http://www.scaruffi.com/

http://it.wikipedia.org/