Rossellini Roberto: differenze tra le versioni

Tratto da EduEDA
Jump to: navigation, search
 
(17 versioni intermedie di 4 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
 +
== Personaggio o gruppo ==
 
Rossellini Roberto
 
Rossellini Roberto
  
 
== Biografia ==
 
== Biografia ==
 +
Roberto Rossellini nasce a Roma nel 1906.
 +
Il suo impegno nel cinema inizia verso la metà degli anni '30, nel ruolo sia di montatore che di regista per alcuni cortometraggi dell'Istituto Luce. E qui le opere "Daphne" (1936), "Fantasia sottomarina" (1939), ed infine "Il ruscello di Ripasottile" (1941).
 +
Ma il suo vero e proprio esordio dietro la macchina da presa avviene nel 1938 con "La nave bianca", primo segmento di una "trilogia della guerra" più tardi completata da "Un pilota ritorna" (1942) e da "L'uomo dalla croce" (1943).
 +
Ma è nel 1945 che mette in piedi l'indimenticabile "Roma città aperta", grande capolavoro e al tempo stesso apripista della corrente cinematografica del Neorealismo italiano.
 +
Tempo dopo, con "Stromboli terra di Dio" (1949), egli dà inizio al suo sodalizio artistico con Ingrid Bergman, in cui trovano spazio tematiche legate alla solitudine dell'individuo. E in più descritte da un linguaggio cinematografico innovatore: "Europa '51" (1951) e "Viaggio in Italia" (1954) saranno le tappe successive di questo affascinante percorso.
 +
Dopo un periodo di crisi artistica e personale, in cui c'è anche un lungo viaggio in India, che gli produrrà materiale per l'omonimo film documentario del '58, egli dirigerà opere impeccabili nella forma quali "Il generale Della Rovere" (1959), "Era notte a Roma" (1960) e "Viva l'Italia" (1961). Dopodichè si impegnerà interamente per una regia di lavori a carattere divulgativo e didattico, pensati per la televisione: ma i prodotti di questo tipo risulteranno tutti di modesto interesse artistico.
 +
Torna cisì al cinema con "Anno uno" (1974) ed "Il Messia" (1976), due opere che affrontano tematiche già visitate in passato, ma certamente con ben altra forza e convinzione.
 +
Si spegnerà a Roma il 3 giugno 1977.
  
Roberto Rossellini nasce a Roma l’8 maggio 1906 e sempre a Roma morirà il 3 giugno del 1977.                                                                                                               Primogenito, dopo di lui nasceranno la sorella Marcella e il fratello Renzo (quest’ultimo comporrà molte musiche dei film del fratello). Cresciuto in un ambiente borghese e di raffinata cultura, riceve un educazione tradizionale ma sin da piccolo respira atmosfere artistiche grazie al padre, Angiolo Giuseppe Rossellini, che appassionato di musica classica, ed amico di vari artisti e scrittori, accoglie nella sua casa molta gente “interessante”. Fra l’altro Angiolo Giuseppe è uno dei più importanti costruttori romani e fra le grandi opere urbanistiche che mette in piedi, ci sono anche due sale cinematografiche, ovvero il cinema Corso (che adesso si chiama Etoile) ed il Barberini. E in questi luoghi Roberto si appassionerà alla cinematografia, assistendo ad una gran quantità di film e prediligendo quelli Buster Keaton e quelli di Jhon Ford.                                                                                      I vari stimoli ricevuti nell’infanzia ed una certa innata irrequietezza lo devieranno dall’istruzione abituale della borghesia. Ragazzo non eccellente a scuola, conlude gli studi liceali al Nobile Collegio Nazareno, dove ha come compagni di classe Marcello Pagliero, ovvero l’ingegner Manfredi nel film Roma città aperta, e Giorgio Amendola, che diventerà uno dei più importanti esponenti del PCI e gli sarà amico per tutta la vita.  Dopodiché si interesserà di meccanica e questioni tecniche, abbandonando gli studi regolari per andare dietro alle proprie attitudini.                                                                                                Amico di vari rampolli di nobili famiglie, si permette ogni costoso lusso grazie ad una cospicua somma lasciatagli in eredità dal nonno. Ma comunque tutta la famiglia vive nel lusso, fino alla morte del padre, dopodiché nessuno sarà più in grado di amministrare le finanze e molte proprietà verranno vendute. Fra quelle rimaste Roberto troverà alloggio nella villa di caccia di Ladispoli e qui conoscerà quella che sarà la prima moglie , Marcella De Marchis, dal quale matrimonio nasceranno i figli Marco Romano e Renzo.                                        Nei primi anni di matrimonio Roberto lavora come sceneggiatore grazie all’aiuto del suo testimone di nozze, il commediografo Cesare Vico Ludovici ed inoltre gira quattro cortometraggi: Fantasia sottomarina, Il tacchino prepotente, La vispa Teresa, Il ruscello di Ripasottile.                                                                                                                                    Il primo, data la buona realizzazione, gli procura un contratto con la Scalera Film che lo ingaggia come co-regista di Francesco de Robertis, per il primo lungometraggio di guerra La nave bianca. Il supervisore che si cela sotto pseudonimo, non è altri che Vittorio Mussolini, figlio del duce, il quale ha la facoltà di far lavorare anche dei non tesserati fascisti per i film a carattere bellico. E a Roberto, che si dichiara apolitico ma che di nascosto è un convinto antifascista, viene assegnata la regia di Un pilota ritorna e L’uomo dalla croce. E grazie alla realizzazione di questo trittico bellico, che non ha nulla di propagandistico ma anzi, a volte si mostra attento alle sorti del nemico, ottiene un grande successo fra il pubblico e la critica e così Rossellini viene lanciato nella schiera dei registi più promettenti.                            Intanto, la seconda guerra mondiale sta arrivando al suo epilogo ed ogni attività ne risente negativamente e anche se il nostro aveva tentato di girare Scalo merci, ma nel luglio del 1943 lo scalo di San Lorenzo viene pesantemente bombardato, deve abbandonare le riprese  e lasciare la capitale per trasferirsi con la famiglia a Verrecchie. Per i Rossellini, ma come per milioni di italiani, è un periodo di stenti, fame e paura.                                                      Putroppo la guerra rasenterà anche il rifugio abruzzese e così Roberto riporterà tutta la famiglia a Roma, che in teoria sarebbe stata dichiarata “Città aperta”, quindi non più soggetta a bombardamenti, al fine di rifugiarsi nel convento di San Sebastianello.                                È un periodo cruciale per Rossellini. In casa dello sceneggiatore Sergio Amidi, fervente comunista, partecipa a numerosi incontri organizzativi della Resistenza romana, mentre gli occupanti tedeschi, avendo imposto il coprifuoco con rastrellamenti, esecuzioni sommarie, dure rappresaglie e torture indiscriminate, sottopongono la popolazione romana ad uno dei periodi più atroci ed umilianti. E Rossellini restituirà pari pari sulla pellicola quell’angosciante atmosfera e il suo capolavoro del 1945, Roma città aperta, cambierà per sempre la storia del cinema.
+
== Sito Web ==
Sito web
+
www.robertorossellini.it
  
== Poetica ==  
+
== Poetica ==
 
+
Il suo primo lungometraggio, fra l'altro interpretato da attori non professionisti, quindi in linea con il futuro stile neorealista, è "La nave bianca".
Roberto Rossellini rappresenta la personalità di maggior spicco del movimento neorealista. La qualifica neorealista può essere attribuita ad opere che per la maggior parte avevano poco in comune, dati il rivolgimento generale degli spiriti e lo slancio di entusiasmo collettivo a cui personalità più disparate mostrano di voler partecipare, salvo l’impegno a riconsiderare, alla luce dell’esperienza antifascista, il rapporto fra l’individuo e la società che si realizza in maniera drammatica nella vita attuale del paese. Rossellini opera la più decisa rottura nel linguaggio cinematografico, aprendolo ad una percezione immediata del reale e nello stesso tempo si ispira ad una sorta di antintelletualismo destinato a svolgersi col tempo in un coerente rifiuto delle ideologie politiche. Ma intanto con i primi film del dopoguerra, Rossellini esprime, con la più grande originalità, l’aspirazione comune ad un rinnovamento dell’uomo che sia un tutt’uno con il rinnovamento della collettività.
+
Dopo un paio di film di scarso successo realizza, mentre l'Italia è ancora divisa dal fronte che avanza verso nord, "Roma città aperta", film che segna l'inizio della corrente cinematografica del neorealismo.
Per il regista il realismo si definisce in un’attenta curiosità verso gli individui, visti nella loro umiltà di uomini quali sono, e un bisogno dell’uomo moderno di rendersi conto della realtà in modo concreto, senza ignorarla, qualunque essa sia e dire le cose come sono. Allo scopo bisogna raggiungere “l’intelligenza” delle cose, dando loro il valore che hanno, cosa per la quale è necessario comprenderne il senso autentico ed universale. Il realismo è per il regista la forma artistica della realtà e l’oggetto di un film realistico è il mondo: non la storia e neppure il racconto.
+
Il film fu accolto piuttosto freddamente dal pubblico e anche da gran parte della critica, ma in seguito arrivò a significare una via nuova per l'arte cinematografica, sia per il profondo contenuto umano del tema trattato, sia per il "nuovo stile" rosselliniano, che riusciva a trasformare in elementi di tragedia le immagini spoglie di una realtà colta all'improvviso. Su questo stile anche i film "Paisà" (1947), dedicato alle condizioni dell'Italia martoriata dall'avanzare della guerra, e "Germania, anno zero" (1948), sulla crisi dei valori umani nella Germania del dopoguerra.  
Le caratteristiche essenziali dello stile rosselliniano sono due: da un lato una sorta di vocazione al dover essere testimone, cosa che lo porta ad infrangere le convenzioni dello spettacolo per ricostruire avvenimentoi reali nei luoghi e nei modi stessi in cui si sono verificati, dall’altra il dinamismo di un metodo che procede per lampeggiamenti, scorci, ellissi, conferendo il massimo significato ai singoli segmenti narrativi.
+
In seguito, con il mutare della realtà umana e sociale dell'Italia che si avvia verso la ricostruzione, anche i temi della poetica di Rossellini cambiano, tra contraddizioni e cedimenti, e il regista sembra avere difficoltà a trovare una nuova strada e la sua attività creativa si orienta verso i settori più disparati. Ma nonostante la sempre presente passione per il cinema, il nuovo stile appare spesso disordinato, superficiale, contrastante ed a volte deludente.
Queste sono le ragioni per cui nell’opera del regista troviamo una costante tensione emozionale, alle quali si aggiunge uno stile che vuole una serie rigorosamente preordinata degli effetti e dei colpi di scena, cosa che convalida la volontà di fare presa sul pubblico incatenandone l’attenzione.  
+
Un lungo viaggio in India nel 1957, dal quale tornerà con molto materiale documentario e una moglie indiana, non contribuisce certo alla chiarificazione dei vari problemi che pare agitino il mondo morale e spirituale del regista.  
Di Rossellini abbiamo anche un secondo momento, un momento di realismo interiore, nel quale il regista cerca di addentrarsi nella dimensione intimistica. Ma quando questa sua seconda fase comincia ad ottenere riconoscimenti Rossellini cambia rotta un’altra volta e torna alle grandi aperture sull’orizzonte storico politico, riaffrontando la tematica della guerra e della Resistenza.
+
L'esperienza indiana dà origine ad un film strano, mezzo documentaristico e mezzo drammatico, "India" (1960), e a una serie di trasmissioni televisive.
 +
Nel 1959 esce "Il generale Della Rovere", che si richiama ai temi della Resistenza cari al primo Rossellini e sembra voler iniziare una nuova fase della sua carriera artistica; ma al contrario segna il suo definitivo ingresso nel sistema commerciale, nel quale comunque trovano spazio un sicuro mestiere ed un innato estro creativo.
 +
E' un regista complesso, a volte contraddittorio, autore di alcuni dei film piú importanti del cinema contemporaneo, maestro riconosciuto di gran parte dei giovani registi degli anni '60. E' di sicuro una delle maggiori figure del cinema italiano del dopoguerra, sopratutto per la sua lezione di stile, dalla quali hanno continuato ad attingere intere generazioni di registi.  
  
 
== Opere ==
 
== Opere ==
 +
1936 - Prélude à l'après midi d'un faune
 +
1936 - Daphné
 +
1939 - La vispa Teresa
 +
1939 - Il tacchino prepotente
 +
1939 - Fantasia sottomarina
 +
1941 - Il ruscello di Ripasottile
 +
1941 - [[La nave bianca]]
 +
1942 - Un pilota ritorna
 +
1943 - Desiderio
 +
1943 - L'uomo dalla croce
 +
1945 - [[Roma, città aperta]]
 +
1946 - Desiderio (in collaborazione, prodotto nel 1943)
 +
1947 - [[Paisa']]
 +
1948 - Amore
 +
1948 - [[Germania, anno zero]]
 +
1950 - [[Francesco, giullare di dio]]
 +
1951 - [[Stromboli, terra di dio]]
 +
1952 - I sette peccati capitali (episodio L'invidia)
 +
1952 - [[Europa '51]]
 +
1952 - La macchina ammazzacattivi
 +
1953 - Siamo donne (un episodio)
 +
1954 - Dov è la libertà?
 +
1954 - Viaggio in Italia
 +
1954 - Amori di mezzo secolo (un episodio)
 +
1954 - Giovanna d'Arco al rogo
 +
1954 - La paura (Non credo piú all'amore)
 +
1959 - [[Il generale Della Rovere]]
 +
1960 - India (prodotto nel 1957)
 +
1960 - Era notte a Roma
 +
1961 - Viva l'Italia
 +
1961 - Vanina Vanini
 +
1962 - Anima nera
 +
1963 - Rogopag (Laviamoci il cervello) (episodio Illibatezza)
 +
1967 - La presa del potere di Luigi XIV
 +
1967 - Idea di un'isola. Sicilia
 +
1968 - Atti degli apostoli
 +
1970 - Socrate
 +
1971 - La forza e la ragione: intervista con Salvador Allende
 +
1971 - Rice University
 +
1971 - Blaise Pascal
 +
1972 - Agostino d'Ippona
 +
1973 - Cartesius
 +
1973 - L'età di Cosimo de' Medici
 +
1974 - Concerto per Michelangelo
 +
1974 - The World Population
 +
1974 - Anno uno
 +
1976 - Il messia
 +
1977 - Beaburg
  
Daphne (Italia 1936) cortometraggio
+
== Bibliografia ==
 +
Anile Alberto, Giannice M. Gabriella. La guerra dei vulcani. Storia di cinema e d'amore - Le Mani, Recco (Ge) 2000
  
Preluce à l’après-midi d’un faune (Francia 1938) cortometraggio
+
Aprà Adriano.Il Mio Metodo: Scritti e interviste - Marsilio Editori, Venezia 1987
  
Fantasia Sottomarina (Italia 1939) cortometraggio
+
Aprà Adriano, Carabba Claudio. Rosselliniana: Bibliografia internazionale Dossier "Paisà" - Di Giacomo, Roma 1987
+
Il tacchino prepotente (Italia 1939) cortometraggio
+
  
La vispa Teresa (Italia 1939) cortometraggio
+
Aprà Adriano. Roberto Rossellini: India - Cinecittà estero, s.l.1991
  
Il ruscello di Ripasottile (Italia 1941) cortometraggio
+
Aristarco Guido. Miti e realtà nel cinema italiano - Il Saggiatore, Milano1961
  
La nave bianca (Italia 1941)
+
Aristarco Guido ed., Ferrero Adelio, Oldrini Guido. Da Roma, città aperta alla Ragazza di Bube. Il cinema italiano dal ’45 a oggi - Edizioni di Cinema Nuovo, libro quinto, Milano 1965
+
Un pilota ritorna (Italia 1942)
+
  
L' uomo dalla croce (Italia 1943)
+
Aristarco Guido. Neorealismo e nuova critica cinematografica: cinematografia e vita nazionale negli anni quaranta e cinquanta tra rotture e tradizioni - Nuova Guaraldi, Firenze 1980
  
Desiderio (Italia 1943)
+
Armes Roy. Pattern of Realism. A study of Italian Neo-realist Cinema - Tantivy Press, London 1971
  
Roma città aperta (Roma 1945)
+
Baldelli Pio. Roberto Rossellini - La nuova sinistra / Edizioni Samonà e Savelli, Roma 1972
Il film non ebbe all’inizio degli adeguati riconoscimenti critici, ma in compenso si appoggiò a vasti consensi fra gli spettatori: la novità del film era talmente straordinaria da produrre sia entusiasmo che sconcerto. A presentarsi sugli schermo una vicenda che aveva ben poco in comune con il panorama cinematografico novecentesco.                                                    Rossellini si trovò in piena sintonia con l’epoca storica del primo dopoguerra e seppe coglierne in pieno la contraddizione essenziale fra fascismo ed antifascismo che calò in un episodio particolare di cronaca ed eresse i protagonisti non tanto a rappresentanti di una lotta della civiltà contro le barbarie, quanto ad una lotta dell’umano contro il non umano, del bene contro il male ed infine della vita contro la morte. In questi contrasti una folta serie di rapporti fra personaggi in un allargamento prospettico che oppone l’intera popolazione di Roma agli occupanti nazisti.                                                                                                                        La vicenda conserva il ritmo disarticolato ed imprevedibile del documento di vita vissuta e Rossellini non teme di accentuarne le tinte: da un lato fa dei tedeschi dei veri mostri e crea invece attorno ai personaggi popolari un clima di calda e distesa affettuosità.                          La politicità del film rimanda ad un cattolicesimo inteso non come mortificazione dell’esistenza ma come esaltazione delle risorse coscienziali dell’uomo nella lotta solidale contro tutto ciò che opprime la dignità. Rossellini non fa altro che rianimare la religiosità tradizionale del popolo italiano infondendole un senso democratico che la apre ad una rinnovata pienezza di intervento sulla realtà e l’episodio di vita reale si innalza a rappresentazione emblematica della totalità dell’universo umano, senza perdere la concretezza dei dati che lo compongono: il flusso dell’esistenza rivela il suo significato religioso in quanto i singoli aspetti, nel loro momento irripetibile, vengono spostati dalla dimensione del divenire a quella dell’essere.
+
Paisà (Italia 1946)
+
Il film si articola in sei episodi, diversamente impostati ed ambientati secondo un itinerario geografico che va dalla Sicilia alle foci del Po, componendo un quadro sui disastri della guerra in Italia. Quello che interessa il regista è il destino delol’individuo e gli intrecci romanticamente costruiti si appoggiano ad una straordinaria messa a fuoco della condizione collettiva. Le componenti del destino comune vengono illuminate in termini di racconto puro: un realismo che rifiuta gli strumenti dell’indagine psicologica a favore di una sintesi di avvenimenti concreti. L’episodio conclusivo è il più alto del film. E’ l’esaltazione della lotta partigiana come guerra di popolo e il nemico contro cui combattono i taciturni partigiani alle foci del Po è l’avversario dell’uomo. Il film non è un’opera di rievocazione della guerra appena trascorsa, ma piuttosto un intervento sullo spirito pubblico.
+
  
Germania anno zero (Italia/Germania 1947)
+
Barbaro Umberto. Neorealismo e realismo - Editori Riuniti, 1976
In questo film è affrontato il tema della fede ma in luce negativa. Il nazismo, cioè il male, è rappresentato nel suo aspetto di falsa verità ed incarnato in un maestro di scuola che incita un ragazzino berlinese ad uccidere il padre, invalido e quindi socialmente inutile. Il maestro si spaventerà delle conseguenze della sua predicazione e abbandona a sé stesso il ragazzino che smarrito si uccide.                                                                                                                                Ma con questo film il rapporto fra Rossellini ed il pubblico si interrompe: ciò che preme al regista è eliminare i rischi di pateticità facendo campeggiare la storia di un’anima innocente su uno sfondo nedo, crudo ed antispettacolare. L’audacia della storia di un patricidio ed un suicidio, resi ancora più forti data l’età del protagonista, mira ad attingere al tragico senza abbandonare il piano della cronaca contemporanea. Il Neorealismo non poteva trovare espressione più avanzata ma lo spettatore veniva sottoposto ad una tensione che non era in grado di sopportare.
+
  
L’amore (Italia/ Germania 1948)
+
Bazin André. Che cos'è il cinema - Garzanti, 1973
+
La macchina ammazzacattivi (Italia 1948)
+
+
Stromboli, Terra di Dio (Italia 1949)
+
  
Francesco, Giullare di Dio (Italia 1950)
+
Bergman Ingrid, Burgess Alan. Ingrid Bergman: My story - Sphere books, London 1980 / (trad. it., Ingrid Bergman, La mia storia - A. Mondadori, Milano 1993)
  
L’invidia (Episodio di Sette Peccati Capitali) (Italia 1952)
+
Bondanella Peter. The Films of Roberto Rossellini - Cambridge University Press, New York 1993
  
Europa 51 (Italia 1952)
+
Bondanella Peter. Italian Cinema: From Neorealism to the Present - The Continuum Publishing Company, New York 2001
Il film è un importante documento di un disagio diffuso fra i ceti di borghesia colta nei duri anni della guerra fredda. L’antistoricismo di Rossellini è la posizione di un intellettuale che rifiuta le scelte totalizzanti alle quali il suo tempo lo invita ed intraprende una ricerca d’assoluto, quasi come fosse un profeta. Ma con il volere addentrarsi in una sorta di dimensione intimistica Rossellini perse ogni capacità di presa sulle platee.
+
Dov’è la libertà (Italia 1953)
+
  
Viaggio in Italia (Italia 1953)
+
Borde Raymond, Buissy André. Le néo-réalisme italien - Cinématèque Suisse, Lausanne 1960
  
Ingrid Bergman (Episodio di Siamo Donne) (Italia 1953)
+
Brunetta Gian Piero. Cent’anni di cinema italiano: 2. Dal 1945 ai giorni nostri - Laterza & Figli Editori, Bari 1995
  
Napoli ’43 (Episodio di amori di mezzo secolo) (Italia 1954)
+
Brunetta Gian Piero. Storia del cinema italiano: volume secondo - Editori Riuniti, Roma 1993
  
Giovanna d’arco al rogo (Italia 1954)
+
Brunetta Gian Piero. Storia del cinema italiano: volume terzo - Editori Riuniti, Roma 1993
  
La paura (Italia 1954
+
Bruno Edoardo. R.R. Roberto Rossellini - Quaderni di Filmcritica 7/Bulzoni Editore, Roma 1979
+
L’India vista da Rossellini (Italia 1958)
+
  
India (Italia 1958)
+
Bruno Edoardo, Giacci Vittorio (a cura) Francesco giullare di Dio di Roberto Rossellini: Un capolavoro adottato - Roma 1997
  
Il generale della Rovere (Italia 1959)
+
Canziani Alfonso.Gli anni del neorealismo - La Nuova Italia, 1978
Il regista rappresenta una realtà oggettivamente drammatica e prende posizione nell’interno di essa. Ma la figura più robusta del film è proprio quella che rappresenta il polo negativo. Il cinema italiano non aveva mai concesso ad un hitleriano la dignità del personaggio: si era limitato a farne un simbolo del male, spesso negandogli un nome e persino un volto. Rossellini approfondisce invece la ragione della demoniaca umanità nazista. E nella descrizione dello stato interiore di Bertone della Rovere passa in secondo piano la cronaca dei fatti che avvengono attorno a lui.
+
  
Era notte a Roma (Italia 1960)
+
De Marchis Rossellini Marcella.Un matrimonio riuscito. Autobiografia-Editrice Il Castoro, Milano1996
  
Viva l’Italia (Italia 1960)
+
De Marchis Rossellini Marcella.Una piccola donna fra due millenni (1916 - 200?)-Graus&Boniello Editori, 2005
  
Vanina Vanini (Italia 1961)
+
De Santis Giuseppe. Verso Il Neorealismo - Bulzoni Editore, Roma 1982
  
Torino ha cent’anni (Italia 1961)
+
Farassino Alberto. Neorealismo. Cinema italiano 1945-1949 - EDIT, Torino 1989
  
Anima nera (Italia 1962)
+
Forgacs David. Roberto Rossellini: Magician of the Real - Paperback, 2001
  
Illibatezza (Episodio di Rogopag) (Italia 1962)
+
Giammusso Maurizio. Vita di Rossellini - Elleu, 2004
  
L’età del ferro (Italia 1964) documentario televisivo in 5 puntate
+
Guarner Jose Luis. Roberto Rossellini - Studio Vista, 1970
.
+
La prise de pouvoir par Louis XIV (Francia 1966)
+
  
Idea di un’isola (USA 1967) documentario per la televisione americana
+
Lizzani Carlo. Il cinema italiano - Editori Riuniti, Roma 1992
+
La lotta dell’uomo per la sua sopravvivenza (Italia 1967) documentario televisivo in 12 episodi
+
  
Atti degli apostoli (Italia 1961)
+
Maraini Dacia. E tu chi eri? - Bompiani, Milano 1973 - ripubblicato da Rizzoli, Milano 1998
+
Socrate (Italia 1970)
+
  
Pascal (Italia 1971)
+
Masi Stefano, Lancia Enrico. I film di Roberto Rossellini - Gremese Editore, Roma 1987
   
+
Agostino d’Ippona (Italia 1972)
+
  
L’età di Cosimo (Italia 1973)
+
Menon Gianni (a cura). Dibattito su Rossellini - Partisan, 1972
  
Cartesius (Italia 1974)
+
Miccichè Lino (a cura). Il neorealismo cinematografico italiano - Marsilio, 1975
  
Anno uno (Italia 1974)
+
Michelone Guido. Invito al cinema di Rossellini - Gruppo Ugo Mursia Editore S.p.A., Milano 1996
+
Il messia (Italia 1975)
+
  
 +
Mida Massimo. Roberto Rossellini - Guanda, 1961
  
 +
Pirro Ugo. Celluloide - Rizzoli Editore, Milano 1983
  
== Bibliografia ==
+
Rondolino Gianni. Roberto Rossellini - La Nuova Italia Editrice, Firenze 1974
  
Vittorio Spinazzola, Cinema e pubblico. Lo spettacolo filmico in Italia. 1945-1965, Bompiani, Milano, 1974
+
Rossellini Isabella. Qualcosa di me (autobiografia) - Mondadori Editore S.p.A., Milano 1997
  
Andrè Bazin, Che cos’è il cinema, Garzanti, 1973
+
Rossellini Renzo, Contenti Osvaldo.  Chat room Roberto Rossellini  - Luca Sossella editore, Roma  2002
  
Mario Verdone, Roberto Rossellini, Segher, 1963
+
Rossellini Roberto. L’intelligenza del presente - prefazione al volume "La trilogia della guerra" a cura di Stefano Roncoroni, ed. Cappelli, Bologna 1972
  
Adriano Aprà, Il mio metodo: scritti e interviste, Marsilio editori, Venezia, 1978
+
Rossellini Roberto. Utopia Autopsia Dieci alla Decima - ed. Armando, 1974
  
Guido Aristarco, Neorealismo e Nuova critica cinematografica. Cinematografia e vita nazionale negli anni ’40 e ’50 tra rottura e tradizioni, Nuova Guaraldi, Firenze, 1980
+
Rossellini Roberto. Un esprit libre ne doit rien apprendre en esclave - Fayard, Paris 1977
  
 +
Trasatti Sergio. Rossellini e la televisione - La Rassegna, Roma 1978
  
== Webliografia ==
+
Verdone Mario. Roberto Rossellini - Seghers, 1963
  
  
www.robertorossellini.it
+
== Webliografia ==
 
www.italica.rai.it
 
www.italica.rai.it
 
www.cine-tv.it
 
www.cine-tv.it
 +
www.mymovies.it
 +
www.kataweb.it
 
www.premiorossellini.com
 
www.premiorossellini.com
www.archivio.raiuno.rai.it
+
www.wikipedia.org
 
+
 
+
  
  
 
[[Categoria: scheda]]
 
[[Categoria: scheda]]
 
[[Categoria: Rossellini Roberto]]
 
[[Categoria: Rossellini Roberto]]
[[Categoria: 1906 d.C.]]
+
[[Categoria: 1906 d.c.]]
[[Categoria: 1977 d.C.]]
+
[[Categoria: 1977 d.c.]]
 
[[Categoria: Roma]]
 
[[Categoria: Roma]]
 
[[Categoria: Italia]]
 
[[Categoria: Italia]]
 
[[Categoria: Europa]]
 
[[Categoria: Europa]]
[[Categoria: Precursori]]
+
[[Categoria: Arte e scienza]]
 +
[[CAtegoria: Cinema]]
 
[[Categoria: Neorealismo]]
 
[[Categoria: Neorealismo]]

Versione attuale delle 12:09, 12 Nov 2012

Personaggio o gruppo

Rossellini Roberto

Biografia

Roberto Rossellini nasce a Roma nel 1906. Il suo impegno nel cinema inizia verso la metà degli anni '30, nel ruolo sia di montatore che di regista per alcuni cortometraggi dell'Istituto Luce. E qui le opere "Daphne" (1936), "Fantasia sottomarina" (1939), ed infine "Il ruscello di Ripasottile" (1941). Ma il suo vero e proprio esordio dietro la macchina da presa avviene nel 1938 con "La nave bianca", primo segmento di una "trilogia della guerra" più tardi completata da "Un pilota ritorna" (1942) e da "L'uomo dalla croce" (1943). Ma è nel 1945 che mette in piedi l'indimenticabile "Roma città aperta", grande capolavoro e al tempo stesso apripista della corrente cinematografica del Neorealismo italiano. Tempo dopo, con "Stromboli terra di Dio" (1949), egli dà inizio al suo sodalizio artistico con Ingrid Bergman, in cui trovano spazio tematiche legate alla solitudine dell'individuo. E in più descritte da un linguaggio cinematografico innovatore: "Europa '51" (1951) e "Viaggio in Italia" (1954) saranno le tappe successive di questo affascinante percorso. Dopo un periodo di crisi artistica e personale, in cui c'è anche un lungo viaggio in India, che gli produrrà materiale per l'omonimo film documentario del '58, egli dirigerà opere impeccabili nella forma quali "Il generale Della Rovere" (1959), "Era notte a Roma" (1960) e "Viva l'Italia" (1961). Dopodichè si impegnerà interamente per una regia di lavori a carattere divulgativo e didattico, pensati per la televisione: ma i prodotti di questo tipo risulteranno tutti di modesto interesse artistico. Torna cisì al cinema con "Anno uno" (1974) ed "Il Messia" (1976), due opere che affrontano tematiche già visitate in passato, ma certamente con ben altra forza e convinzione. Si spegnerà a Roma il 3 giugno 1977.

Sito Web

www.robertorossellini.it

Poetica

Il suo primo lungometraggio, fra l'altro interpretato da attori non professionisti, quindi in linea con il futuro stile neorealista, è "La nave bianca". Dopo un paio di film di scarso successo realizza, mentre l'Italia è ancora divisa dal fronte che avanza verso nord, "Roma città aperta", film che segna l'inizio della corrente cinematografica del neorealismo. Il film fu accolto piuttosto freddamente dal pubblico e anche da gran parte della critica, ma in seguito arrivò a significare una via nuova per l'arte cinematografica, sia per il profondo contenuto umano del tema trattato, sia per il "nuovo stile" rosselliniano, che riusciva a trasformare in elementi di tragedia le immagini spoglie di una realtà colta all'improvviso. Su questo stile anche i film "Paisà" (1947), dedicato alle condizioni dell'Italia martoriata dall'avanzare della guerra, e "Germania, anno zero" (1948), sulla crisi dei valori umani nella Germania del dopoguerra. In seguito, con il mutare della realtà umana e sociale dell'Italia che si avvia verso la ricostruzione, anche i temi della poetica di Rossellini cambiano, tra contraddizioni e cedimenti, e il regista sembra avere difficoltà a trovare una nuova strada e la sua attività creativa si orienta verso i settori più disparati. Ma nonostante la sempre presente passione per il cinema, il nuovo stile appare spesso disordinato, superficiale, contrastante ed a volte deludente. Un lungo viaggio in India nel 1957, dal quale tornerà con molto materiale documentario e una moglie indiana, non contribuisce certo alla chiarificazione dei vari problemi che pare agitino il mondo morale e spirituale del regista. L'esperienza indiana dà origine ad un film strano, mezzo documentaristico e mezzo drammatico, "India" (1960), e a una serie di trasmissioni televisive. Nel 1959 esce "Il generale Della Rovere", che si richiama ai temi della Resistenza cari al primo Rossellini e sembra voler iniziare una nuova fase della sua carriera artistica; ma al contrario segna il suo definitivo ingresso nel sistema commerciale, nel quale comunque trovano spazio un sicuro mestiere ed un innato estro creativo. E' un regista complesso, a volte contraddittorio, autore di alcuni dei film piú importanti del cinema contemporaneo, maestro riconosciuto di gran parte dei giovani registi degli anni '60. E' di sicuro una delle maggiori figure del cinema italiano del dopoguerra, sopratutto per la sua lezione di stile, dalla quali hanno continuato ad attingere intere generazioni di registi.

Opere

1936 - Prélude à l'après midi d'un faune 1936 - Daphné 1939 - La vispa Teresa 1939 - Il tacchino prepotente 1939 - Fantasia sottomarina 1941 - Il ruscello di Ripasottile 1941 - La nave bianca 1942 - Un pilota ritorna 1943 - Desiderio 1943 - L'uomo dalla croce 1945 - Roma, città aperta 1946 - Desiderio (in collaborazione, prodotto nel 1943) 1947 - Paisa' 1948 - Amore 1948 - Germania, anno zero 1950 - Francesco, giullare di dio 1951 - Stromboli, terra di dio 1952 - I sette peccati capitali (episodio L'invidia) 1952 - Europa '51 1952 - La macchina ammazzacattivi 1953 - Siamo donne (un episodio) 1954 - Dov è la libertà? 1954 - Viaggio in Italia 1954 - Amori di mezzo secolo (un episodio) 1954 - Giovanna d'Arco al rogo 1954 - La paura (Non credo piú all'amore) 1959 - Il generale Della Rovere 1960 - India (prodotto nel 1957) 1960 - Era notte a Roma 1961 - Viva l'Italia 1961 - Vanina Vanini 1962 - Anima nera 1963 - Rogopag (Laviamoci il cervello) (episodio Illibatezza) 1967 - La presa del potere di Luigi XIV 1967 - Idea di un'isola. Sicilia 1968 - Atti degli apostoli 1970 - Socrate 1971 - La forza e la ragione: intervista con Salvador Allende 1971 - Rice University 1971 - Blaise Pascal 1972 - Agostino d'Ippona 1973 - Cartesius 1973 - L'età di Cosimo de' Medici 1974 - Concerto per Michelangelo 1974 - The World Population 1974 - Anno uno 1976 - Il messia 1977 - Beaburg

Bibliografia

Anile Alberto, Giannice M. Gabriella. La guerra dei vulcani. Storia di cinema e d'amore - Le Mani, Recco (Ge) 2000

Aprà Adriano.Il Mio Metodo: Scritti e interviste - Marsilio Editori, Venezia 1987

Aprà Adriano, Carabba Claudio. Rosselliniana: Bibliografia internazionale Dossier "Paisà" - Di Giacomo, Roma 1987

Aprà Adriano. Roberto Rossellini: India - Cinecittà estero, s.l.1991

Aristarco Guido. Miti e realtà nel cinema italiano - Il Saggiatore, Milano1961

Aristarco Guido ed., Ferrero Adelio, Oldrini Guido. Da Roma, città aperta alla Ragazza di Bube. Il cinema italiano dal ’45 a oggi - Edizioni di Cinema Nuovo, libro quinto, Milano 1965

Aristarco Guido. Neorealismo e nuova critica cinematografica: cinematografia e vita nazionale negli anni quaranta e cinquanta tra rotture e tradizioni - Nuova Guaraldi, Firenze 1980

Armes Roy. Pattern of Realism. A study of Italian Neo-realist Cinema - Tantivy Press, London 1971

Baldelli Pio. Roberto Rossellini - La nuova sinistra / Edizioni Samonà e Savelli, Roma 1972

Barbaro Umberto. Neorealismo e realismo - Editori Riuniti, 1976

Bazin André. Che cos'è il cinema - Garzanti, 1973

Bergman Ingrid, Burgess Alan. Ingrid Bergman: My story - Sphere books, London 1980 / (trad. it., Ingrid Bergman, La mia storia - A. Mondadori, Milano 1993)

Bondanella Peter. The Films of Roberto Rossellini - Cambridge University Press, New York 1993

Bondanella Peter. Italian Cinema: From Neorealism to the Present - The Continuum Publishing Company, New York 2001

Borde Raymond, Buissy André. Le néo-réalisme italien - Cinématèque Suisse, Lausanne 1960

Brunetta Gian Piero. Cent’anni di cinema italiano: 2. Dal 1945 ai giorni nostri - Laterza & Figli Editori, Bari 1995

Brunetta Gian Piero. Storia del cinema italiano: volume secondo - Editori Riuniti, Roma 1993

Brunetta Gian Piero. Storia del cinema italiano: volume terzo - Editori Riuniti, Roma 1993

Bruno Edoardo. R.R. Roberto Rossellini - Quaderni di Filmcritica 7/Bulzoni Editore, Roma 1979

Bruno Edoardo, Giacci Vittorio (a cura) Francesco giullare di Dio di Roberto Rossellini: Un capolavoro adottato - Roma 1997

Canziani Alfonso.Gli anni del neorealismo - La Nuova Italia, 1978

De Marchis Rossellini Marcella.Un matrimonio riuscito. Autobiografia-Editrice Il Castoro, Milano1996

De Marchis Rossellini Marcella.Una piccola donna fra due millenni (1916 - 200?)-Graus&Boniello Editori, 2005

De Santis Giuseppe. Verso Il Neorealismo - Bulzoni Editore, Roma 1982

Farassino Alberto. Neorealismo. Cinema italiano 1945-1949 - EDIT, Torino 1989

Forgacs David. Roberto Rossellini: Magician of the Real - Paperback, 2001

Giammusso Maurizio. Vita di Rossellini - Elleu, 2004

Guarner Jose Luis. Roberto Rossellini - Studio Vista, 1970

Lizzani Carlo. Il cinema italiano - Editori Riuniti, Roma 1992

Maraini Dacia. E tu chi eri? - Bompiani, Milano 1973 - ripubblicato da Rizzoli, Milano 1998

Masi Stefano, Lancia Enrico. I film di Roberto Rossellini - Gremese Editore, Roma 1987

Menon Gianni (a cura). Dibattito su Rossellini - Partisan, 1972

Miccichè Lino (a cura). Il neorealismo cinematografico italiano - Marsilio, 1975

Michelone Guido. Invito al cinema di Rossellini - Gruppo Ugo Mursia Editore S.p.A., Milano 1996

Mida Massimo. Roberto Rossellini - Guanda, 1961

Pirro Ugo. Celluloide - Rizzoli Editore, Milano 1983

Rondolino Gianni. Roberto Rossellini - La Nuova Italia Editrice, Firenze 1974

Rossellini Isabella. Qualcosa di me (autobiografia) - Mondadori Editore S.p.A., Milano 1997

Rossellini Renzo, Contenti Osvaldo. Chat room Roberto Rossellini - Luca Sossella editore, Roma 2002

Rossellini Roberto. L’intelligenza del presente - prefazione al volume "La trilogia della guerra" a cura di Stefano Roncoroni, ed. Cappelli, Bologna 1972

Rossellini Roberto. Utopia Autopsia Dieci alla Decima - ed. Armando, 1974

Rossellini Roberto. Un esprit libre ne doit rien apprendre en esclave - Fayard, Paris 1977

Trasatti Sergio. Rossellini e la televisione - La Rassegna, Roma 1978

Verdone Mario. Roberto Rossellini - Seghers, 1963


Webliografia

www.italica.rai.it www.cine-tv.it www.mymovies.it www.kataweb.it www.premiorossellini.com www.wikipedia.org