Rumore cognitivo e visivo

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Argomento:

Rumore cognitivo e visivo

Descrizione:

Il concetto di rumore è molto importante per comprendere quali e quanti devono essere gli elementi che compongono un'interfaccia. Esistono due tipi di rumore, quello cognitivo e quello visivo. Il primo è prodotto da tutto ciò che varia senza significato. Perché una pagina web sia più comprensibile possibile deve essere graficamente coerente, ad esempio, per ogni elemento di aspetto simile dovrà corrispondere la stessa funzione, la disposizione dei testi, delle immagini e di tutti gli altri componenti dovrà essere ordinata ed allineata, ecc.

Se ci troviamo di fronte ad una pagina web ricca di segni e simboli che non conosciamo, questo creerà in noi un senso di disorientamento e ci allontanerà dal nostro obbiettivo (es. cercare informazioni o iscriversi ad un servizio). La gente comune è in grado di muoversi nel web, come nella vita reale, anche grazie alle convenzioni (per fare un banale esempio:la segnaletica stradale), se improvvisamente ci troviamo in un ambiente dove ciò che ci circonda non ricorda minimamente i simboli o i comportamenti che noi conosciamo, si creerà in noi una sensazione di confusione.

Il rumore visivo, invece, è costituito da tutte le presenze non necessarie che distraggono l’utente dal compito. Una buona interfaccia rende evidenti le informazioni fondamentali per raggiungere l’obbiettivo, e lascia in secondo piano altre informazioni di carattere generale o di utilizzo sporadico.

Questo tipo di rumore può essere suddiviso a sua volta in due generi:

  • sovraffollamento, ovvero quando gli elementi di una pagina web sono tutti in primo piano: scritte lampeggianti, inviti all'acquisto, colori brillanti. In questi casi, quando tutto richiama la nostra attenzione, finiremo per non soffermarci su niente, perdendo di vista ciò che stavamo cercando.
  • Rumore di fondo, cioè quando nessun elemento cerca di attirare con prepotenza la nostra attenzione, ma la pagina è talmente ricca di contenuti e segni inutili che non sappiamo dove soffermare la nostra attenzione.

Bibliografia:

Sofia Postai, Web design in pratica, Edizioni Tecniche nuove, Milano 2006

Steve Krug, Don't make me think, Edizioni Tecniche nuove, Milano 2006