Schifano

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Mario Schifano (Homs, Libia, 20 settembre 1934 - Roma, 26 gennaio 1998), fu un pittore ed un artista italiano.

Ritenuto da molti l'esponente di spicco della pop art italiana (sebbene lo stesso Schifano preferiva non essere inquadrato in alcuna corrente artistica), venne considerato l'erede di Andy Warhol.

Insieme ai "pittori maledetti" (Angeli, Festa ecc.) rappresentò un punto fondamentale dell'arte contemporanea italiana ed europea; restano memorabili le sue esibizioni tra centinaia di allievi e appassionati con la creazione di dipinti di enormi dimensioni realizzati con smalti e acrilici.

Moltissimi dei suoi lavori presentano solamente uno o due colori, applicati su carta da imballaggio incollata su tela; l’influenza di Jasper Johns si manifestava nell’impiego di numeri o lettere isolate dell’alfabeto, ma nel modo di dipingere di Schifano possono essere rintracciate analogie con il lavoro di Robert Rauschenberg. In un quadro del 1960 si legge la parola "no" dipinta con sgocciolature di colore in grandi lettere maiuscole, come in un graffito murale.

Genio indiscusso della pittura, ancora oggi le opere realizzate negli anni sessanta restano di incredibile attualità. Tra le opere più importanti vanno ricordate le serie dedicate ai marchi pubblicitari (Coca-Cola ed Esso in primis), ai fiori e alla natura in genere (tra le serie più famose troviamo i "Paesaggi anemici", le "Vedute interrotte", "L'albero della vita" e i "Campi di grano").

Appassionato studioso di nuove tecniche pittoriche, riuscì ad elaborare immagini dal computer e riportarle su tele emulsionate. La prolificità dell'autore ha portato alla creazione di un numero impressionante di falsi che hanno inondato i mercati soprattutto dopo la sua scomparsa.

'''Schifano e la POP ART'''

Schifano come tutta una serie di artisti della sua generazaione viene colpito dal fenomeno della POP-ART. Il suo avvicinarsi a questa nuova corrente è costante e originale. Dopo un'esperienza informale che all'inizio lo fa passare attraverso i monocromi (grandi carte oncollate su tele e ricoperte di un solo colore), la sua arte muta radicalmente e il dipinto diventa "Schifano" uno schermo punto di partenza per far affiorare tutto quello che la civiltà consumistica proponeva, celebri rimangono quelli con i marchi Coca-Cola e Esso. Proprio questa scelta fa di Schifano un protagonista in Italia della Pop-Art, egli non si limita nelle sue mostre a descrivere la società consumistica moderna, ma con l'uso delle immagini (Televisive, cinematografiche) riesce a spararle addosso a chi osservava le sue opere.

'''Le Opere di Schifano'''

Schifano con la sua pittura è uno dei maggiori protagonisti degli anni '60. Egli dà la sensazione di essere uno scopritore d'arte, riesce a fermarsi e creare dove altri sono passati convinti che li non ci fosse più nulla da scoprire, pensando magari che un tale filone potesse essere già esaurito. E' così che lui con le sue opere ha studiato, sviscerando e mostrando il grande emporio dell'immaginazione e tutto ciò che di nuovo essa poteva dare all'arte e quindi facendo capire che se una parte di pittoriscismo fosse morto, la "pittura" in se, guradandosi attorno potesse sempre essere viva e attuale.