Software Art

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==Autore:== Cramer Florian

==Titolo:== Software Art

==Anno:== 2001 d.c.

==Luogo:== Berlino

==Descrizione:== L'arte del software, considerato come termine euristico, nella più vasta accezione descrive le attività che usano il software o il codice come materiale artistico. Perché il software o il codice sono considerabili assolutamente un materiale interessante per la produzione artistica? Quindi perché il software? Il software è diventato ubiquo, il che significa che anche senza conoscerlo nessuno può più evitarlo oggigiorno. Il software al giorno d'oggi può essere trovato non soltanto nei computer ma in quasi tutto, dai dispositivi di comunicazione, ai telefoni, a tutte le specie di macchinari di massa, persino nelle lavatrici e in altri dispositivi familiari. Ma l’ubiquità in questo caso significa non soltanto che il software è dappertutto, che domina tutto, ma significa anche che la maggior parte del tempo esso rimane invisibile. Questa invisibilità generale del software si applica a due livelli differenti. Il primo, nella maggior parte dei casi detto "software grezzo", in cui il codice è coperto da superfici lucide in cui non state maneggiando direttamente il codice ma in cui lavorate con un'interfaccia grafica. Il secondo livello di invisibilità del software si applica all'interfaccia in se. È ciò che gli informatici denominano "la trasparenza dell'interfaccia". Nel linguaggio di tutti i giorni significa normalmente la visibilità o la chiarezza, o la controllabilità con visibilità. La trasparenza nel caso dell'informatica piuttosto corrisponde alle informazioni che vengono nascoste, il che significa che l'utente non nota il lavoro di sfondo del software.