Sonnier Keith: differenze tra le versioni

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Keith Sonnier è nato a Momou in Luisiana nel 1941, attualmente vive e lavora a New York dove si è stabilito nel 1966 dopo aver vissuto molti anni a Parigi. Esponente della corrente minimalista, fin dagli anni ’60 la sua arte si è distinta per l’uso di materiali poveri quali vetroresina, lattice, fili di ferro, cavi elettrici, luci al neon, che fino ad allora non avevano trovato un grande utilizzo nella pratica artistica, distinguendosi, tra l’altro agli inizi degli anni ’70 come pioniere della video-arte, che Sonnier ha valorizzato e reso originale grazie ad un sapiente uso delle luci, dei colori e dei giochi cromatici ottenuti sfruttando raggi riflessi su fogli di acetato, avvalendosi in ciò anche della precedente esperienza maturata durante la realizzazione di opere scultoree non convenzionali. A differenza di altri artisti Sonnier si avvicina al video come ad un laboratorio in cui la televisione vive a contatto con l’arte. Un senso di improvvisazione caratterizza la sua ricerca del linguaggio visivo che si presenta come un collage di immagini e di suoni stabilendo un binomio sinergico tra arte e tecnologia. Sonnier è diventato internazionalmente celebre come autore di installazioni in spazi pubblici che utilizzano luce al neon colorata e come già avvenuto nel rapporto tra arte e tecnologia, riesce a stabilire un connubio artisticamente innovativo e funzionale tra arte e architettura. Lo stesso artista ha dichiarato che la produzione di installazioni di grandi dimensioni e
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Keith Sonnier è nato a Momou in Luisiana nel 1941, attualmente vive e lavora a New York dove si è stabilito nel 1966 dopo aver vissuto molti anni a Parigi. Esponente della corrente minimalista, fin dagli anni ’60 la sua arte si è distinta per l’uso di materiali poveri quali vetroresina, lattice, fili di ferro, cavi elettrici, luci al neon, che fino ad allora non avevano trovato un grande utilizzo nella pratica artistica, distinguendosi, tra l’altro agli inizi degli anni ’70 come pioniere della video-arte, che Sonnier ha valorizzato e reso originale grazie ad un sapiente uso delle luci, dei colori e dei giochi cromatici ottenuti sfruttando raggi riflessi su fogli di acetato, avvalendosi in ciò anche della precedente esperienza maturata durante la realizzazione di opere scultoree non convenzionali. A differenza di altri artisti Sonnier si avvicina al video come ad un laboratorio in cui la televisione vive a contatto con l’arte. Un senso di improvvisazione caratterizza la sua ricerca del linguaggio visivo che si presenta come un collage di immagini e di suoni, stabilendo un binomio sinergico tra arte e tecnologia. Sonnier è diventato internazionalmente celebre come autore di installazioni in spazi pubblici che utilizzano luce al neon colorata e come già avvenuto nel rapporto tra arte e tecnologia, riesce a stabilire un connubio artisticamente innovativo e funzionale tra arte e architettura. Lo stesso artista ha dichiarato che la produzione di installazioni di grandi dimensioni
  
  
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161x233x243 Galleria Rolf Ricke
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161cmx233cmx243cm Galleria Rolf Ricke
  
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51cmx109cmx109cm Svizzera
Si tratta di sculture-installazione realizzate assemblando vari materiali tra cui svolgono un ruolo d’elezione i tubi al neon che creano effetti cromatici particolermente intensi mentre le sculture acquistano leggerezza e sembrano sospese nel vuoto.
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Si tratta di sculture-installazione realizzate assemblando vari materiali tra cui svolgono un ruolo d’elezione i tubi al neon che creano effetti cromatici particolermente intensi, grazie ai quali le sculture acquistano leggerezza e sembrano sospese nel vuoto.
  
Opera molto suggestiva per gli effetti cromatici che la caratterizzano e che coinvolgono lo spettatore in un percorso visivo mutevole e dinamico grazie alla luce colorata e agli effetti di riflessione che si creano per mezzo degli specchi. Date le dimensioni e la modalità di fruizione, oltre che per l’uso della luce, l’opera anticipa le successive commissioni pubbliche grazie alle quali l’artista ha ottenuto una visibilità internazionale.
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Opera molto suggestiva per gli effetti cromatici che la caratterizzano coinvolgendo lo spettatore in un percorso visivo mutevole e dinamico grazie alla luce colorata e agli effetti di riflessione che si creano per mezzo degli specchi. Date le dimensioni e la modalità di fruizione, oltre che per l’uso della luce, l’opera anticipa le successive commissioni pubbliche grazie alle quali l’artista ha ottenuto una visibilità internazionale.
  
  
 
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Positivo e negativo: bianco e nero 12 minuti: Video girato in uno studio medico a San Diego in California e proiettato durante una performance nel dipartimento d’arte. La realizzazione è stata possibile grazie all’uso di due telecamere mantenute in movimento relativo circolare attorno al soggetto mentre riprendevano la testa di una modella le cui immagini sono state successivamente mixate in modo le vedute complementari siano visibili contemporaneamente su ciascuna metà in cui lo schermo risulta suddiviso.  
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Positivo e negativo: bianco e nero 12 minuti: Video girato in uno studio medico a San Diego in California e proiettato durante una performance nel dipartimento d’arte. La realizzazione è stata possibile grazie all’uso di due telecamere mantenute contemporaneamente in movimento circolare attorno al soggetto mentre riprendevano la testa di una modella le cui immagini sono state successivamente mixate in modo che le vedute complementari siano visibili contemporaneamente su ciascuna metà in cui lo schermo risulta suddiviso.  
 
Altri titoli:
 
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Color Wipe 1973, 30 minuti, suono
 
Color Wipe 1973, 30 minuti, suono

Revisione 23:53, 16 Giu 2006

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Sonnier Keith

Biografia:

Sito web:

www.keithsonnierstudio.com

Poetica:

Opere:

Commissioni pubbliche:


1998 Ronald Reagan Building and International Trade Center, Wahington DC 1997 Bureau of the Census, Bowie, Maryland 1996 Miami International Airport, Miami Florida 1994 Stazione Joffre-Mutualité, Francia Le altre opere sopra citate non vengono analizzate in quanto sono anch’esse installazioni realizzate mediante luci al neon, per le quali, data l’analogia con le due opere precedentemente descritte, sia riguardo ai materiali utilizzati sia in relazione all’aspetto progettuale, valgono, mutatis mutandis, le stesse considerazioni. Mostre monografiche:

2000 Marlbourgh Gallery, New York 1999 Kunstraus Bregenz, Austria 1997 Leo Castelli Gallery, New York 1994 Kunstverein Museum, Hannover, Kunsthalle Nurnberg, Germania

Opere scultoree di piccole dimensioni selezionate:



Si tratta di sculture-installazione realizzate assemblando vari materiali tra cui svolgono un ruolo d’elezione i tubi al neon che creano effetti cromatici particolermente intensi, grazie ai quali le sculture acquistano leggerezza e sembrano sospese nel vuoto.

Opera molto suggestiva per gli effetti cromatici che la caratterizzano coinvolgendo lo spettatore in un percorso visivo mutevole e dinamico grazie alla luce colorata e agli effetti di riflessione che si creano per mezzo degli specchi. Date le dimensioni e la modalità di fruizione, oltre che per l’uso della luce, l’opera anticipa le successive commissioni pubbliche grazie alle quali l’artista ha ottenuto una visibilità internazionale.


Video arte


Positivo e negativo: bianco e nero 12 minuti: Video girato in uno studio medico a San Diego in California e proiettato durante una performance nel dipartimento d’arte. La realizzazione è stata possibile grazie all’uso di due telecamere mantenute contemporaneamente in movimento circolare attorno al soggetto mentre riprendevano la testa di una modella le cui immagini sono state successivamente mixate in modo che le vedute complementari siano visibili contemporaneamente su ciascuna metà in cui lo schermo risulta suddiviso. Altri titoli: Color Wipe 1973, 30 minuti, suono Channel Mix 1973, colore e bianco e nero, 21 minuti suono Dis-Play 1969, bianco e nero, 11 minuti, suono Tv e Tv out, 1972, colore, 10 minuti, suono 1-200, 1972 bianco e nero, 30 minuti, suono Rubdown, 1970, bianco e nero, 11 minuti, suono

Bibliografia:

K. Sonnier et al.: Keith Sonnier: Public Commission 1990-1994 ,. Hatje Cantz edition, 2000 K. Sonnier et al.: Keith Sonnier: ligth space Cantz edition 2003 K. Sonnier: Neon Sculpture, Crhysler Museum library 1988 K. Sonnier et al.: Keith Sonnier:Werke/Works Cantz edition 1994 L. Benglis:Keith Sonnier: A ten year retrospective, 1977-1987, Carter Ratcliff, Andrey Hannil Editor W. Hopps: USA; XXXVI International Biennal Exhibition of Art/Venice, June11-October 1, 1972.


Webliografia:

www.artenet.com www.aedo-to.com www.artcyclopedia.com www.asci.org www.haeusler-contemporany.com www.keithsonnier.com