Tattarini Mirko

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Tattarini Mirko Designer, fondatore e direttore di Lagos Design Studios a Firenze, Italia.
Nel 2005 apre una filiale Lagos a Sofia,Bulgaria, dove segue prevalentemente progetti di design, lavorando con diverse aziende attraverso un approccio progettuale strategico: dal marchio di design al prodotto.

Mirko Tattarini

Cognome Nome / Pseudonimo / Denominazione:

Tattarini Mirko

Biografia:

Mirko Tattarini è nato e cresciuto in Toscana nei pressi del Monte Amiata.
Frequenta il Minneapolis College of Art and Design, a cui seguono alcuni corsi di specializzazione al Hoschschule der Bildende Kunst a Saarbrücken.
Nel 1995 consegue la Laurea all’ISIA.
Inizia a dare il proprio contributo nel campo del design e delle nuove tecnologie lavorando per diverse riviste, Professione Architetto, Domus, Modo, Experimenta, Pluriverso.
Nel 1996 fonda Lagos Design, il quale si propone di applicare la metodologia del design italiano al nuovo dominio digitale.
Nel 1998 insegna all'ISIA di Firenze, ottenendo pochi anni dopo la cattedra di Design della Comunicazione. È direttore artistico delle Celebrazioni del Millennio "Monnalisa Overdrive" di Firenze. Nel 2001 e 2002 è fondatore e direttore della Conferenza Internazionale X –Media. Nel 2005 pubblica il libro "Digital Medina", dove tra gli altri è compreso il contributo di Arthur Kroker , Derrick de Kerckhove , Giuseppe Furlanis .
Lavora anche come esperto per la Commissione europea in diversi settori (Malta, Siria,Grecia e Balcani).
Nel 2006 vince il concorso per il progetto di un grattacielo da costruire a Burgas, in Bulgaria.
Nel 2009 ha avviato il progetto Design Apparat.
Dal 2010 al 2013 è stato Direttore Artistico della Creative Space Serbia.
Nel 2011 crea il nuovo marchio di mobili denominato Wildcrafts.
Attualmente lavora all’ISIA e al Politecnico di Varna (BG). [1]

Sito web:

Lagos Design Studios

Poetica:

Una delle principali opere di Mirko Tattarini è l'ideazione ed organizzazione del X Media Festival, “Digital Medina” ed in tale lavoro esprime alcuni tra gli aspetti principali del suo pensiero.
X Media Festival, “Digital Medina”, è una conferenza internazionale sul Design della comunicazione, concepito prevalentemente come un momento d’incontro e di riflessione tra pubblico e interpreti sulla comunicazione e le nuove tecnologie, in particolare, sull'influenza che esse hanno sia sulle persone che sulle relazioni che fra loro intercorrono.
Ciò che distingue X-Media da altri eventi che si occupano sempre di tecnologia a livello europeo, è di essere strutturato su un livello teorico e uno creativo/applicativo.
X-Media nasce precisamente nel dicembre 2001, come scrive Mirko Tattarini nel libro “Digital Medina”, quando si trovò a riflettere, con diversi amici e laureandi dell’ISIA di Firenze, sulle condizioni del Design italiano nell’ambito della comunicazione. Qui vengono individuati i diversi aspetti della comunicazione contemporanea, in seguito a queste riflessioni, venne contemplata la possibilità di organizzare, intorno a questa problematica, un vero e proprio evento.
Nella primavera dello stesso anno, si tenne la conferenza X-Media2, e nell’aprile 2002, con l’obiettivo di proseguire questo progetto, X-Media3 (realizzata con il nome “Digital Medina”) con il coinvolgimento di progettisti e teorici provenienti da varie parti del mondo.
Le relazioni che ne derivarono portarono ad una riflessione continua e mutevole, coinvolgendo i relatori ad una partecipazione attiva con il loro pensiero o con le loro opere, contribuendo così ad un arricchimento sempre crescente; da qui la scelta di instaurare una conferenza, al fine di attuare un reale scambio fra relatori e fruitori, cosa che non molto spesso accade, proprio perché di solito finiscono per essere delle conversazioni a senso unico, senza nessun’tipo di risposta dal pubblico.
Qui di seguito si riassumono i temi caldi su cui si fondarono principalmente le conversazioni, ripresi dal libro “Digital Medina” p. 15-16:

Comunicazione Urbana: Nuove tecnologie e identità locale In questo ambito la tecnologia agisce direttamente sull’architettura, costringendo a riflettere sulla percezione dell’ambiente urbano, e di come esso sia in continua mutazione; basti pensare ai cambiamenti delle periferie, allo svuotamento dei centri storici, fino ad arrivare a una concezione dell’architettura, specialmente da parte del mercato immobiliare, come mero supporto pubblicitario, reso mutevole dal continuo flusso di dati.
Pertanto, le finalità, gli obbiettivi che il processo si pone, sono di risolvere questo spaesamento percettivo, e ricostruire una matrice identitaria coerente.

Conoscenza contro Informazione: la merce tra dialogo e creazione del valore La nostra conoscenza, viene aspirata dalla rete che la ridistribuisce come informazione.
Questa “merce” informazione, scardina i paradigmi del marketing e predispone nuove forme di rapporto tra utenti e progettisti dando origine ad una serie di dinamiche di aggregazione basate sulle merci.

Identità e coscienza globale: forme ed etica per un nuovo design La possibilità di conferire al singolo un punto di vista globale, deriva proprio da questo scambio di esperienze ed intuizioni tra esperti nel settore, reso possibile dallo sviluppo delle reti. Questo genere di conoscenza globale porta ad un rinnovato senso dell’azione locale e dell’identità individuale, come presupposto per la definizione dell’etica e dei due metodi di un nuovo design.

Cenerentola nel paese delle fate: contenuti e barocco digitale Come commenterebbe un Adolf Loos dell’era digitale la produzione web contemporanea? Il tema conferma che, quale che sia il punto di vista, ci si occupa di una disciplina nella sua fase pionieristica, caratterizzata dall’abuso di letture, di analisi definitive e molto altro. [2]

Naturalmente, questi sono solo i punti di partenza, per giungere a un confronto diretto con il progetto; conversazioni tra appassionati di queste tematiche, strutturate da un tentativo di lettura della contemporaneità. Si tratterebbe perciò di molte verità, tante quante ne saranno le conversazioni.

MEDINA-DIGITALE: Con il titolo Medina Digitale, si voleva evidenziare l’anima del progetto:
Medina: Con questo termine si intende il centro reale della città araba, nella quale è presente un forte convivenza fra l’aspetto della pratica religiosa e quella del bazaar e delle merci. In questo scenario sono presenti molteplici punti di incontro, dati dagli scambi culturali a da un rapporto narrativo tra mercanti, viaggiatori, clienti. Il riferimento alla Medina più saliente, è quell’aspetto di grande modernità proprio del mondo arabo dal quale molto abbiamo appreso nel corso dei secoli.
Digitale: si fa riferimento al medium che si occupa di configurare, concretizzare, Medina (e in special modo il suo concetto), rendendola una sorta di oggetto-soggetto progettuale.
Si tratta di un luogo dove si crea una sedimentazione, una stratificazione di diverse culture e lingue. Accedendovi si percepisce un senso di connettività fra noi e il ciclo vitale del mondo.
La corrispondenza che questo ha con il design italiano, basato su una tradizione di tipo artigianale, è il fondarsi su un dialogo estremamente costruttivo fra i suoi componenti, (progettisti, imprenditori), tenendo conto che la lingua del Design, se così si può definire, è lo scambio fondato sull’esaltazione e il rispetto dell’identità, cosa molto importante dato che la “Medina Digitale” è un luogo proiettato verso il virtuale.[3]

Opere:

Memory Box per Creative Space Serbia
  • Memory Box per Creative Space Serbia, aprile 2013

Creative Space Serbia
Promosso dall’agenzia governativa SIEPA, (Serbia Investment and Export Promotion Agency), il Creative Space Serbia, è un progetto che si occupa di scoprire nuovi talenti nel campo del Design, e di creare successivamente unioni feconde fra i concorrenti e le aziende. I temi delle passate edizioni sono stati assegnati all’art direction di Mirko Tattarini – Lagos Design Studio. La tematica dell’edizione 2013 è “Yurope – The 3rd domestic landscape”. L’argomento focale della riflessione di questo progetto, è la memoria, l’insieme di storia e cultura della Serbia vista come possibilità di arricchimento dell’identità europea, in previsione di un suo prossimo ingresso nell’UE. Altro spunto di cui tener conto è la definizione di spazio “libero”, incolto, che ne da il paesaggista e scrittore francese Gilles Clément. Successivamente ogni designer ha esaltato quest’idea in una sorta di “memory box”, producendo una sorta di “mobili contenitori” dove gli spazi hanno un ruolo di rilievo.


Design Apparat
  • Design Apparat, maggio 2009

Design Apparat
Design Apparat è il frutto della collaborazione tra Italia e Bulgaria che coinvolge i campi che si occupano della progettazione e della produzione nel settore del mobile. Mirko Tattarini, docente all’ISIA di Firenze, fondatore di Lagos Design Studios, ha progettato il design della collezione e la sua azienda ha sviluppato il concept e brand management di Design Apparat.












Showroom Nido
  • Showroom Nido, dicembre 2013

Showroom Nido
Progettato da Mirko Tattarini, il design di arredamento per lo showroom Nido - uno dei più grandi negozi di arredamento aperti a Sofia, rivenditore ufficiale di grandi marchi della tradizione del design italiano - opera attraverso il contrasto con lo spazio e la moltiplicazione dei punti di vista, ricercando il recupero delle forme di un’architettura spontanea. Per la progettazione degli interni, Lagos Design Studios, si è basata sulla rievocazione di un villaggio archetipico, spontaneo, rinforzato nel contempo nelle forme dell’architettura vernacolare.







Elenco esposizioni (anno, titolo, curatela, luogo, città):

Mostre ed Eventi

  • 1998 Novembre Relatore presso il convegno "XMedia", Firenze
  • 1998 Aprile "Vinitaly 1998", Verona
  • 1998 Marzo "Mediartech 1998", Firenze
  • 1996 "Protesi per la cura e il disegno del corpo", Internet
  • 1996 "La Vetrina di Babele", Firenze
  • 1995 "Minneapolis/Firenze:Esperienze e progetti artistici a confronto" Firenze
  • 1995 "ISIA Documenti: Antipasto", Firenze
  • 1995 "Design: Cultura e Istruzione", Rovereto
  • 1994 "Casaidea" Roma
  • 1993 "Futuro Remoto: Il Corpo", Napoli
  • 1993 "Itineraires du Design Italien", Parigi
  • 1993 "Activity" Milano
  • 1992 "Tra Protesi e Rito" Firenze [4]

File multimediali:

Video: Intervista a Mirko Tattarini

Audio:

Altro:

Augmented reality:

Latitudine:

Longitudine:

Link verso portali di augmented reality

Bibliografia:

  • "Digital Medina, conversazioni sul progetto 2002-2005”, a cura di Mirko Tattarini, Roma, Giangemini Editore, 2005

altre pubblicazioni

  • 1999 "Computer & Internet"
  • 1998 "Vino e città" Settembre
  • 1998 "Interni" Aprile
  • 1997 "Domus" Dicembre
  • 1997 "Pluriverso" Dicembre (Copertina)
  • 1996 "La Vetrina di Babele" Catalogo
  • 1995 "SET"
  • 1995 "La Rivista dell'Arredamento"
  • 1995 "Design: Cultura, Istruzione" Catalogo
  • 1994 "P.A. Professione Architetto"
  • 1994 "MODO Design Magazine"
  • 1994 "Casaidea" Catalogo
  • 1994 "MODO Design Magazine"
  • 1994 "La Nazione"
  • 1993 "GAP Casa"
  • 1993 "FotoPro" [5]

Webliografia:

Note:

  1. Design Apparat:
  2. “Digital Medina, conversazioni sul progetto 2002-2005”, a cura di Mirko Tattarini, Roma, Giangemini Editore, 2005
  3. “Digital Medina, conversazioni sul progetto 2002-2005”, a cura di Mirko Tattarini, Roma, Giangemini Editore, 2005
  4. ISIA:
  5. ISIA:

Tipo di scheda:

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Designer della comunicazione


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Voci correlate: