Whitfield Diffie

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==Personaggio o gruppo:== Whitfield Diffie e la Crittografia a chiave pubblica

==Biografia:== Tutti i sistemi di cifratura visti fino ad oggi sono detti a chiave segreta ed utilizzano la stessa chiave sia per cifrare che per decifrare. Questo costituisce un problema non indifferente se pensiamo all'utilizzo della crittografia per la comunicazione a distanza, infatti le due parti devono riuscire in qualche modo a scambiarsi la chiave con la certezza che nessuno ne venga a conoscenza. La soluzione a questo tipo di problema fu proposta nel 1975 da Whitfield Diffie e Martin Hellman, che ebbero un'intuizione che rivoluzionò il mondo della crittografia. Diffie ed Hellman pensarono ad un sistema asimmetrico, basato su l'uso di due chiavi generate in modo che sia impossibile ricavarne una dall'altra chiamato crittografia a chiave pubblica. Le due chiavi vengono chiamate pubblica e privata: la prima serve per cifrare e la seconda per decifrare. Una persona che deve comunicare con un'altra persona non deve far altro che cifrare il messaggio con la chiave pubblica del destinatario, che una volta ricevuto il messaggio non dovrà fare altro che decifrarlo con la chiave segreta personale. Ogni persona con questo sistema possiede quindi una coppia di chiavi, quella pubblica può essere tranquillamente distribuita e resa di pubblico dominio perché consente solo di cifrare il messaggio, mentre quella privata deve essere conosciuta solo da una persona. In questo modo lo scambio di chiavi è assolutamente sicuro. Grazie alla crittografia a doppia chiave, i messaggi di posta elettronica e qualunque altro documento in grado di transitare su di una rete di computer possono soddisfare tre fondamentali caratteristiche della sicurezza. In primo luogo è possibile spedire messaggi "in busta chiusa", cioè leggibili dal solo destinatario. E inoltre possibile autenticare i messaggi, avere la certezza che un testo elettronico ci viene spedito da una certa persona, oppure certificare la paternità di un messaggio utilizzando una “firma digitale". La terza caratteristica dei sistemi a doppia chiave è quella di garantire l'integrità del messaggio. Possiamo avere la certezza che un messaggio non e stato in alcun modo manipolato durante il suo transito in rete. La nascita della crittografia a chiave pubblica, lungi dall' essere una semplice speculazione matematica, ha come primo effetto quello di minare l'egemonia che la National Security Agency, NSA, aveva esercitato negli Stati Uniti fino alla pubblicazione dell'articolo di Hellman e Diffie. Hellman e Diffie danno il primo colpo di piccone per la conquista della "privacy per le masse". I due sviluppano le loro teorie alla Stanford University, all'interno del laboratorio di intelligenza artificiale guidato da John McCarty.

==Poetica:== Grazie alla crittografia a doppia chiave, i messaggi di posta elettronica e qualunque altro documento in grado di transitare su di una rete di computer possono soddisfare tre fondamentali caratteristiche della sicurezza. In primo luogo è possibile spedire messaggi "in busta chiusa", cioè leggibili dal solo destinatario. E inoltre possibile autenticare i messaggi, avere la certezza che un testo elettronico ci viene spedito da una certa persona, oppure certificare la paternità di un messaggio utilizzando una “firma digitale". La terza caratteristica dei sistemi a doppia chiave è quella di garantire l’integrità del messaggio.

Opere:

  • 1975 Crittografia a chiave pubblica

Bibliografia:

  • Bruce Schneier: Applied Cryptography, 2nd edition. John Wiley & Sons, 1995.
  • Charlie Kaufman, Radia Perlman, and Mike Speciner: Network Security - PRIVATE Communication in a PUBLIC World. Prentice-Hall, 1995.
  • Jennifer Seberry and Josed Pieprzyk: Cryptography: An Introduction to Computer Security. Prentice-Hall, 1989.
  • Man Young Rhee: Cryptography and Secure Data Communications. McGraw-Hill, 1994.
  • Hans Riesel: Prime Numbers and Computer Methods for Factorization. Birkhauser, 1994.
  • Donald Davies and Wyn Price: Security for Computer Networks, John Wiley, 1989.

Sito web:

http://research.sun.com/people/diffie/

Webliografia:

http://www.wowarea.com/italiano/aiuto/secpubit.htm

http://www.alground.com/sicurezza/articolo.php?page=4

http://www.actalis.it/inside.asp?id=182

http://www.wired.com/wired/archive/2.11/diffie.html?pg=1&topic

http://www.cs.hut.fi/ssh/crypto/algorithms.html

http://theory.lcs.mit.edu/~rivest/crypto-security.html

http://www.semper.org/sirene/outsideworld/security.html

http://www.itas.fzk.de/mahp/weber/diffie.htm