Zielinski Siegfried: differenze tra le versioni

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Negli anni 80 fu assistente al Department for Media Sudies, alla Technical University Berlin.  
 
Negli anni 80 fu assistente al Department for Media Sudies, alla Technical University Berlin.  
1990-1993 Fu docente per studi sugli audiovisivi all’Università di Salisburgo, Austria, fondando il dipartimento di ?.  
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1990-1993 Fu docente per studi sugli audiovisivi all’Università di Salisburgo, Austria, fondando il dipartimento di “Audivisions�?.  
Dal 1993, divenne Direttore di “Communication and Audiovisual ? all’Academy of Media Arts, Cologne, Germany; dal 1994 al 2000 fu Founding Director e Rettore in questa accademia.
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Dal 1993, divenne Direttore di “Communication and Audiovisual Studies�? all’Academy of Media Arts, Cologne, Germany; dal 1994 al 2000 fu Founding Director e Rettore in questa accademia.
  
 
Siegfried Zielinski insegna e ricerca su storia, teoria, e prassi degli audiovisivi; il suo campo di speciale interesse è l’archeologia dei media. Egli ha presentato seminari e conferenze in 25 differenti paesi nel mondo.
 
Siegfried Zielinski insegna e ricerca su storia, teoria, e prassi degli audiovisivi; il suo campo di speciale interesse è l’archeologia dei media. Egli ha presentato seminari e conferenze in 25 differenti paesi nel mondo.
  
 
Dal 1979 ha realizzato numerosi film, Video e progetti di esibizioni, incluso “Responses to HOLOCAUST in Western Germany", "Channel Four — Fernsehen zwischen Kultur und Kommerz", "Einhundert — Kurzfilme zur Archäologie der Audiovision", "Museum Hermeticum", "Wie man sieht — ".  
 
Dal 1979 ha realizzato numerosi film, Video e progetti di esibizioni, incluso “Responses to HOLOCAUST in Western Germany", "Channel Four — Fernsehen zwischen Kultur und Kommerz", "Einhundert — Kurzfilme zur Archäologie der Audiovision", "Museum Hermeticum", "Wie man sieht — ".  
E’ stato direttore del Cologne based festival ? (1995-2000). Assieme al musicista e compositore Anthony Moore ha sviluppato un nuovo formato acustico chiamato “expanded ?. Ha prodotto numerosi CD-Rom tra i quali con il Centre Pompidou a Parigi, Amsterdam located deBalie ("Permanent Flux") e il  Budapest Kunsthalle (Mucsarnok), "The Butterfly Effect".
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E’ stato direttore del Cologne based festival “Digitale�? (1995-2000). Assieme al musicista e compositore [[Moore Anthony|Anthony Moore]] ha sviluppato un nuovo formato acustico chiamato “expanded lectures�?. Ha prodotto numerosi CD-Rom tra i quali con il Centre Pompidou a Parigi, Amsterdam located deBalie ("Permanent Flux") e il  Budapest Kunsthalle (Mucsarnok), "The Butterfly Effect".
  
 
Siegfried Zielinski è membro dell’European Film Academy (EFA), l’Academy of Arts di Berlino, la Faculty of the European  Graduate School, Saas Fee, il Budapes Center for Culture and Communication (C3) e il Magic Lantern Society of Great Britain.
 
Siegfried Zielinski è membro dell’European Film Academy (EFA), l’Academy of Arts di Berlino, la Faculty of the European  Graduate School, Saas Fee, il Budapes Center for Culture and Communication (C3) e il Magic Lantern Society of Great Britain.
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Siegfried Zielinski è internazionalmente riconosciuto come teorico ed educatore dei media il cui ultimo lavoro, Deep Time of Media: Toward an  
 
Siegfried Zielinski è internazionalmente riconosciuto come teorico ed educatore dei media il cui ultimo lavoro, Deep Time of Media: Toward an  
Archaeology of Hearing and Seeing by Technical Means, è appena stato tradotto in inglese ed è stato pubblicato dalla M.I.T. Press. L’approccio di Zielinskis alla storia dei media fornisce un metodo che si irradia con una vita e un dinamismo che rende omaggio alle figure ed alle forme che egli traccia dal passato. Scrivendo su temi divergenti quanto la musica elettronica del ''Mouse on Mars'' o ''17th century polymath Giovanni Battista della Porta'', il lavoro di Zielinskis conferma la sperimentazione di nuove forme e la scienza di miscelare, la quale può collegare tempo e spazio, corpi apparentemente separati di pensiero e pratica dei media. Grazie alle sue ricerche, è inoltre fondante e direttore dell'Accademia delle arti dei media a Colonia.  
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Archaeology of Hearing and Seeing by Technical Means, è appena stato tradotto in inglese ed è stato pubblicato dalla M.I.T. Press. L’approccio di Zielinski alla storia dei media fornisce un metodo che si irradia con una vita e un dinamismo che rende omaggio alle figure ed alle forme che egli traccia dal passato. Scrivendo su temi divergenti quanto la musica elettronica del ''Mouse on Mars'' o ''17th century polymath Giovanni Battista della Porta'', il lavoro di Zielinski conferma la sperimentazione di nuove forme e la scienza di miscelare, la quale può collegare tempo e spazio, corpi apparentemente separati di pensiero e pratica dei media. Grazie alle sue ricerche, è inoltre fondante e direttore dell'Accademia delle arti dei media a Colonia.  
  
  
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Stop alle deduzioni, vanno cercate nuove fonti. Sembra essere questo il sano e proficuo spirito che ha animato la preziosa ricerca di Zielinski, capace finalmente di rimettere qui radicalmente in discussione la tanto inflazionata storiografia dei nuovi media. Invece di lasciarsi scivolare sui noti riferimenti dell'archeologia dei media, la studioso tedesco ha contestualizzato una ricerca approfondita, che ha saputo trovare nel passato oscuri e illuminanti riferimenti alle odierne tematiche mediatiche più scottanti. Questa 'atlantide' delle idee fruisce, fra gli altri delle visioni di Della Porta, Kircher, Ritter, Chudy, Purkyne, Lombroso e Gastev in un lasso di tempo che va dal 1500 al 1900, e porta alla luce sistemi ante-litteram di sequencing, sorveglianza, cinematografia, telematica, crittografia e percezione. Le incursioni nell'ermetica e nell'alchimia rivelano inaspettate aspirazioni di conoscenza e descrizioni di sistemi mediali che a volte per caso o per un fatale destino, sembrano attraversare le menti più visionarie. Questa ricerca decreta una re-concettualizzazione dei media studies, che implica nuovi percorsi nelle radici storiche della cultura attraverso un'altrettanto rigorosa ricerca nelle fonti. Le conclusiva concezione di una 'cartografia dei media studies' sembra abbastanza arbitraria, se non nella parte storica, ma di per sé aggiunge un ulteriore tassello alle profonde e ataviche radici umanistiche della mediazione dell'informazione.  
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Stop alle deduzioni, vanno cercate nuove fonti. Sembra essere questo il sano e proficuo spirito che ha animato la preziosa ricerca di Zielinski, capace finalmente di rimettere qui radicalmente in discussione la tanto inflazionata storiografia dei nuovi media. Invece di lasciarsi scivolare sui noti riferimenti dell'archeologia dei media, la studioso tedesco ha contestualizzato una ricerca approfondita, che ha saputo trovare nel passato oscuri e illuminanti riferimenti alle odierne tematiche mediatiche più scottanti. Questa 'atlantide' delle idee fruisce, fra gli altri delle visioni di Della Porta, [[Athanasius Kircher|Kircher]], [[Ritter Johann Wilhelm|Ritter]], [[Chudy Philip|Chudy]], Purkyne, Lombroso e Gastev in un lasso di tempo che va dal 1500 al 1900, e porta alla luce sistemi ante-litteram di sequencing, sorveglianza, cinematografia, telematica, crittografia e percezione. Le incursioni nell'ermetica e nell'alchimia rivelano inaspettate aspirazioni di conoscenza e descrizioni di sistemi mediali che a volte per caso o per un fatale destino, sembrano attraversare le menti più visionarie. Questa ricerca decreta una re-concettualizzazione dei media studies, che implica nuovi percorsi nelle radici storiche della cultura attraverso un'altrettanto rigorosa ricerca nelle fonti. Le conclusiva concezione di una 'cartografia dei media studies' sembra abbastanza arbitraria, se non nella parte storica, ma di per sé aggiunge un ulteriore tassello alle profonde e ataviche radici umanistiche della mediazione dell'informazione.  
  
  
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"Sostengo il tentativo di riconsiderare il potenziale teorico dei media partendo dall’interesse di Benjamin per i frammenti di Johann Wilhelm Ritter, la cui comprensione dell’elettricità come fenomeno centrale e il cui abbozzo di una antropologia delle arti, sono chiamati da Benjamin nel Trauerspielbuch una “virtuelle romantische ?. Anche e proprio tenendo in considerazione i punti di contatto con politica e religione. Un tale tentativo avrebbe presumibilmente meno a che fare con il potenziale utopico che Enzensberger ha associato in maniera interessante ai media elettronici. Egli partirebbe piuttosto dalla critica benjaminiana di una comprensione universalistica (panteistica) della tecnica come religione e dalla critica politica della ragione strumentale assolutizzata e forse metterebbe in campo un concetto di macchina, come la conosciamo in Félix Guattari: penserebbe la rottura e il punto di discontinuità collegato con la macchina locale, sovversiva, positiva, che non si lascia infine controllare, contro il grosso apparato, contro il quale Benjamin si è espresso in vari piccoli testi amaramente e sarcasticamente. In relazione a questo stanno la prassi e lo stile di vita del romantico cavaliere psicofisico."
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"Sostengo il tentativo di riconsiderare il potenziale teorico dei media partendo dall’interesse di [[Benjamin Walter|Benjamin]] per i frammenti di [[Ritter Johann Wilhelm|Johann Wilhelm Ritter]], la cui comprensione dell’elettricità come fenomeno centrale e il cui abbozzo di una antropologia delle arti, sono chiamati da [[Benjamin Walter|Benjamin]] nel Trauerspielbuch una “virtuelle romantische Theorie�?. Anche e proprio tenendo in considerazione i punti di contatto con politica e religione. Un tale tentativo avrebbe presumibilmente meno a che fare con il potenziale utopico che Enzensberger ha associato in maniera interessante ai media elettronici. Egli partirebbe piuttosto dalla critica benjaminiana di una comprensione universalistica (panteistica) della tecnica come religione e dalla critica politica della ragione strumentale assolutizzata e forse metterebbe in campo un concetto di macchina, come la conosciamo in [[Guattari Félix|Félix Guattari]]: penserebbe la rottura e il punto di discontinuità collegato con la macchina locale, sovversiva, positiva, che non si lascia infine controllare, contro il grosso apparato, contro il quale [[Benjamin Walter|Benjamin]] si è espresso in vari piccoli testi amaramente e sarcasticamente. In relazione a questo stanno la prassi e lo stile di vita del romantico cavaliere psicofisico."
  
 
== Bibliografia ==
 
== Bibliografia ==

Revisione 13:43, 23 Mar 2007

Siegfried Zielinski

Siegfried Zielinski, fondatore del nuovo campo della media archeology, è Founding Director dell’Academy of Media Arts in Cologne, dove è Docente di Media and Communication Studies ed è sviluppatore di un workshop per una variantology dei media. Zielinski è il principale esperto tedesco sulla storia, teoria e pratica dei media audiovisivi con enfasi sull'archeologia dei media e sull'ermeneutismo dei media elettronici. Ha pubblicato numerosi libri e saggi sulla storia, sulla teoria e sulla pratica cinematografica, della televisione e del video, compreso “Veit Harlan; Magnetoscopi del DES di Zur Geschichte„ e "Audiovisions - Cinema and Television as Entractes in History".


Biografia

Siegfried Zielinski, nasce nel 1951, studia filosofia, teatro, filologia tedesca, sudio dei media, scienze politiche, e linguistica alla Marburg University, Free and Technical University Berlin. La sua tesi fu sul regista Veit Harlan.

Negli anni 80 fu assistente al Department for Media Sudies, alla Technical University Berlin. 1990-1993 Fu docente per studi sugli audiovisivi all’Università di Salisburgo, Austria, fondando il dipartimento di “Audivisions�?. Dal 1993, divenne Direttore di “Communication and Audiovisual Studies�? all’Academy of Media Arts, Cologne, Germany; dal 1994 al 2000 fu Founding Director e Rettore in questa accademia.

Siegfried Zielinski insegna e ricerca su storia, teoria, e prassi degli audiovisivi; il suo campo di speciale interesse è l’archeologia dei media. Egli ha presentato seminari e conferenze in 25 differenti paesi nel mondo.

Dal 1979 ha realizzato numerosi film, Video e progetti di esibizioni, incluso “Responses to HOLOCAUST in Western Germany", "Channel Four — Fernsehen zwischen Kultur und Kommerz", "Einhundert — Kurzfilme zur Archäologie der Audiovision", "Museum Hermeticum", "Wie man sieht — ". E’ stato direttore del Cologne based festival “Digitale�? (1995-2000). Assieme al musicista e compositore Anthony Moore ha sviluppato un nuovo formato acustico chiamato “expanded lectures�?. Ha prodotto numerosi CD-Rom tra i quali con il Centre Pompidou a Parigi, Amsterdam located deBalie ("Permanent Flux") e il Budapest Kunsthalle (Mucsarnok), "The Butterfly Effect".

Siegfried Zielinski è membro dell’European Film Academy (EFA), l’Academy of Arts di Berlino, la Faculty of the European Graduate School, Saas Fee, il Budapes Center for Culture and Communication (C3) e il Magic Lantern Society of Great Britain.

Sito web

http://www.egs.edu/faculty/zielinski.html

Poetica

Siegfried Zielinski è internazionalmente riconosciuto come teorico ed educatore dei media il cui ultimo lavoro, Deep Time of Media: Toward an Archaeology of Hearing and Seeing by Technical Means, è appena stato tradotto in inglese ed è stato pubblicato dalla M.I.T. Press. L’approccio di Zielinski alla storia dei media fornisce un metodo che si irradia con una vita e un dinamismo che rende omaggio alle figure ed alle forme che egli traccia dal passato. Scrivendo su temi divergenti quanto la musica elettronica del Mouse on Mars o 17th century polymath Giovanni Battista della Porta, il lavoro di Zielinski conferma la sperimentazione di nuove forme e la scienza di miscelare, la quale può collegare tempo e spazio, corpi apparentemente separati di pensiero e pratica dei media. Grazie alle sue ricerche, è inoltre fondante e direttore dell'Accademia delle arti dei media a Colonia.


Opere

Deep Time of the Media: Toward an Archaeology of Hearing and Seeing by Technical Means


Stop alle deduzioni, vanno cercate nuove fonti. Sembra essere questo il sano e proficuo spirito che ha animato la preziosa ricerca di Zielinski, capace finalmente di rimettere qui radicalmente in discussione la tanto inflazionata storiografia dei nuovi media. Invece di lasciarsi scivolare sui noti riferimenti dell'archeologia dei media, la studioso tedesco ha contestualizzato una ricerca approfondita, che ha saputo trovare nel passato oscuri e illuminanti riferimenti alle odierne tematiche mediatiche più scottanti. Questa 'atlantide' delle idee fruisce, fra gli altri delle visioni di Della Porta, Kircher, Ritter, Chudy, Purkyne, Lombroso e Gastev in un lasso di tempo che va dal 1500 al 1900, e porta alla luce sistemi ante-litteram di sequencing, sorveglianza, cinematografia, telematica, crittografia e percezione. Le incursioni nell'ermetica e nell'alchimia rivelano inaspettate aspirazioni di conoscenza e descrizioni di sistemi mediali che a volte per caso o per un fatale destino, sembrano attraversare le menti più visionarie. Questa ricerca decreta una re-concettualizzazione dei media studies, che implica nuovi percorsi nelle radici storiche della cultura attraverso un'altrettanto rigorosa ricerca nelle fonti. Le conclusiva concezione di una 'cartografia dei media studies' sembra abbastanza arbitraria, se non nella parte storica, ma di per sé aggiunge un ulteriore tassello alle profonde e ataviche radici umanistiche della mediazione dell'informazione.


Audiovisions: Cinema and Television as Entr'actes in History


La produzione, la distribuzione e la percezione delle immagini in movimento stanno subendo una trasformazione radicale. Computer più veloci, tecnologia digitale e microelettronica stanno unendo le forze per produrre audiovisivi avanzati - i media del ventesimo secolo stanno scomparendo. Pochissimo rimarrà identico.

Le istituzioni classiche per la trasmissione dei film - cinematografo e televisione - si sono rivelate essere nient'altro che degli intervalli nella più vasta storia dei mezzi audiovisivi. Zielinski interpreta non semplicemente questi cambiamenti come perdita culturale ma anche come sfida: i nuovi audiovisivi dovranno essere confrontati per permettere possibili strategici interventi.

Gli audiovisivi forniscono un sostegno storico per questo metodo attivo. Misurando 100 anni, dalla fine del 19 secolo alla conclusione del 20 secolo, si ricostruisce storicamente la genesi complessa del cinematografo e della televisione come storica parentela, mettendo a fuoco le dinamiche e le tensioni nell'interazione fra l'apparecchio ed i suoi usi. Zielinski lancia inoltre una richiesta affinché rimanga alta l’attenzione negli studi sulla tecnologia culturale e nella cultura tecnologica della pellicola.


Teologia dell'elettrico'


"Sostengo il tentativo di riconsiderare il potenziale teorico dei media partendo dall’interesse di Benjamin per i frammenti di Johann Wilhelm Ritter, la cui comprensione dell’elettricità come fenomeno centrale e il cui abbozzo di una antropologia delle arti, sono chiamati da Benjamin nel Trauerspielbuch una “virtuelle romantische Theorie�?. Anche e proprio tenendo in considerazione i punti di contatto con politica e religione. Un tale tentativo avrebbe presumibilmente meno a che fare con il potenziale utopico che Enzensberger ha associato in maniera interessante ai media elettronici. Egli partirebbe piuttosto dalla critica benjaminiana di una comprensione universalistica (panteistica) della tecnica come religione e dalla critica politica della ragione strumentale assolutizzata e forse metterebbe in campo un concetto di macchina, come la conosciamo in Félix Guattari: penserebbe la rottura e il punto di discontinuità collegato con la macchina locale, sovversiva, positiva, che non si lascia infine controllare, contro il grosso apparato, contro il quale Benjamin si è espresso in vari piccoli testi amaramente e sarcasticamente. In relazione a questo stanno la prassi e lo stile di vita del romantico cavaliere psicofisico."

Bibliografia

Variantology I. On Deep Time Relations Between the Arts, Sciences and Media, ed. with Silvia Wagnermaier. Köln: Walther König 2005 (September).

Deep Time of the Media. Toward an Archaeology of Hearing and Seeing by Technical Means. Cambridge/London: MIT Press, autumn 2005.

Zielinski, Siegfried. Audiovisionen: Kino und Fernsehen als Zwischenspiele in der Geschichte. Rowohlts Enzyklopädie. Reinbek bei Hamburg, 1989/1994.

Interfacing Realities. With Knowbotic Research, William Mitchell, Stephen Perrella und Stacey, developed in the Internet as a book project on concepts of interfaces. Initiated by V2, Rotterdam. Rotterdam 1997.

KEITH GRIFFITHS - The Presence. Vol. 2 Filmemacher in der Residenz. Edition Blimp (Graz) and University of Salzburg, 1993. Ed. with Angela Huemer (bilingual: German English).

Zielinski, Siegfried Archäologie der Medien. Zur Tiefenzeit des technischen Hörens und Sehens. Reinbek: rowohlts enzyklopädie, 2002 (english edition 2005 at MIT Press Cambridge). Interfacing Realities. With Knowbotic Research, William Mitchell, Stephen Perrella und Stacey, developed in the Internet as a book project on concepts of interfaces. Initiated by V2, Rotterdam. Rotterdam 1997.

KEITH GRIFFITHS - The Presence. Vol. 2 Filmemacher in der Residenz. Edition Blimp (Graz) and University of Salzburg, 1993. Ed. with Angela Huemer (bilingual: German English).

Zielinski, Siegfried Archäologie der Medien. Zur Tiefenzeit des technischen Hörens und Sehens. Reinbek: rowohlts enzyklopädie, 2002 (english edition 2005 at MIT Press Cambridge).

Zielinski, Siegfried LAB — Jahrbuch für Künste und Apparate. Konzeptuell und redaktionell erarbeitet sowie herausgegeben in unterschiedlichen Kombinationen mit Hans Ulrich Reck, Nils Röller, Wolfgang Ernst und Thomas Hensel für die Kunsthochschule für Medien Köln. Bisher erschienen die Jahrbücher 1995/96, 1996/97, 1997/98, 1999, 2000 und 2002 bei Walther König in Köln.

Zielinski, Siegfried Fiktion als Fakt. "Metaphysik" der neuen Medien. Bern, Berlin u. a.: Lang, 2000. Hg. zus. mit Reiner Matzker (Medienwissenschaft, Jahrbuch für Internationale Germanistik, Reihe C, Bd. 4/5).

Zielinski, Siegfried Medien/Kultur. Schnittstellen zwischen Medienwissenschaft, Medien-praxis und gesellschaftlicher Kommunikation. Berlin: Wissenschafts-verlag Volker Spiess, 1991. Hg. zus. mit Knut Hicke-thier.

Zielinski, Siegfried Audiovisionen — Kino und Fernsehen als Zwischenspiele in der Geschichte. rowohlts enzyklopädie, Reihe Kulturen und Ideen. Reinbek: Rowohlt, 1989; 2. Auflage 1994 (ungarische Fassung 2004).

Zielinski, Siegfried Totale Bild-schirmherrschaft? Zusammen mit sechs weiteren Autoren erarbeitetes Buch zum Thema Neue Medien in russischer Sprache. Moskau: Progress Verlag, 1987.

Zielinski, Siegfried Zur Geschichte des Videorecorders. Berlin: Wissenschaftsverlag Volker Spiess, 1985.

Zielinski, Siegfried Tele-Visionen — Medienzeiten. Beiträge zur Diskussion um die Zukunft der Kommunikation. Berlin: ExPress Edition, 1983 (Hrsg. und Verf. mehrerer Beiträge).

Zielinski, Siegfried "Jud Süß". Filmprotokoll, Programmheft und Einzelanalysen. Berlin: Spiess, 1983 (zus. mit Friedrich Knilli, Thomas Maurer und Thomas Radevagen).

Zielinski, Siegfried Betrifft: "Holocaust". Zuschauer schreiben an den WDR. Projektbericht im Auftrag des WDR, unter Mitarbeit von E. Gundelsheimer, F. Ostermann und H. Mass. Berlin: Spiess, 1983 (zusammen mit F. Knilli).

Zielinski, Siegfried Fiktion als Fakt. "Metaphysik" der neuen Medien. Bern, Berlin u. a.: Lang, 2000. Hg. zus. mit Reiner Matzker (Medienwissenschaft, Jahrbuch für Internationale Germanistik, Reihe C, Bd. 4/5).

Zielinski, Siegfried, Reiner Matzker (eds). Medienwissenschaft. Peter Lang. Bern, New York, 2000.

Zielinski, Siegfried, Thomas Hensel, Hans U. Reck. Lab, Jahrbuch für Künste und Apparate 2000. W. König Verlag. Cologne, 2000, Hardcover.

Zielinski, Siegfried, Jorge La Ferla (ed), Eva Bar et al (Translation). Medios audiovisuales: ontologia, historia y praxis: cine, TV, video, instalaciones, multimedia. Editorial Universitaria de Buenos Aires. Buenos Aires, 1999.

Zielinski, Siegfried, Gloria Custance (Translation). Audiovisions: cinema and television as entr'actes in history. Amsterdam University Press. Amsterdam, 1999.

Zielinski, Siegfried Interfacing Realities. Zusammen mit Knowbotic Research, William Mitchell, Stephen Perrella und Stacey Spiegel im Internet entwickeltes Buchprojekt zur Schnittstelle. Initiiert von V2, Rotterdam. Rotterdam 1997.

Zielinski, Siegfried, Daniel Ammann and Christian Doelker (eds). Tatort Brutalo: Gewaltdarstellungen und ihr Publikum. Pestalozzianum-Verlag. Zürich, 1995.

Zielinski, Siegfried, Angela Huemer (eds). Keith Griffiths The Presence. Edition Blimp. Graz, 1994.

Zielinski, Siegfried Keith Griffiths — The Presence. Bd. 2 von Filmemacher in der Residenz. Edition Blimp (Graz) und Universität Salzburg, 1993. Hg. zus. mit Angela Huemer.

Zielinski, Siegfried (ed). Video: Apparat/Medium, Kunst, Kultur. Ein internationaler Reader. Lang. Bern, New York, 1992.

Zielinski, Siegfried Europäische Audiovisionen. Film und Fernsehen im Umbruch. Hg. zus. mit Kurt Luger. Bd. 7 der Reihe Neue Aspekte in Kultur — und Kommunikationswissenschaft. Wien: Österreichischer Kunst — und Kulturverlag, 1993

Zielinski, Siegfried Grenzüberschreitungen — Eine Reise durch die internationale Filmlandschaft. Berlin: Wissen-schaftsverlag Volker Spiess, 1992. Hg. zus. mit Erwin Reiss.

Zielinski, Siegfried, Erwin Reiss. Grenzüberschreitungen. Wissenschaftsverlag Spiess. Berlin, 1992, Paperback.

Zielinski, Siegfried, Knut Hickethier (eds). Medien/Kultur : Schnittstellen zwischen Medienwissenschaft, Medienpraxis und gesellschaftlicher Kommunikation: Knilli zum Sechzigsten. Wissenschaftsverlag V. Spiess. Berlin, 1991.

Zielinski, Siegfried Comicforschung in der Bundesrepublik Deutschland 1945 — 1984. Jahrbuch für Internationale Germanistik. Reihe C: Forschungsberichte Germanistische Medienwissenschaft. Teil 3. Bern, Frankfurt, New York, Paris: Peter Lang, 1989 Hrsg. zus. mit Rei-ner Matzker.

Zielinski, Siegfried. Zur Geschichte des Videorecorders. Wissenschaftsverlag Spiess. Berlin, 1986/1997.

Radewagen, Thomas, Siegfried Zielinski, Heinz Glässgen (ed). Videokassettenmarkt: medienpädagog. Seminar über 3 Arbeitseinheiten. Fachstelle für Medienarbeit, Diözese Rottenburg-Stuttgart. Stuttgart, 1985.

Zielinski, Siegfried (ed). Tele-visionen--Medienzeiten : Beitrage zur Diskussion um die Zukunst der Kommunikation. Projekt Technik und Massenmedien. Express Edition. Berlin, 1983.

Zielinski, Siegfried, Friedrich Knilli (eds). Betrifft, "Holocaust": Zuschauer schreiben an den WDR: ein Projektbericht. Preprints zur Medienwissenschaft 4. V. Spiess. Berlin, 1983.

Zielinski, Siegfried, Friedrich Knilli (eds). Holocaust zur Unterhaltung: Anatomie eines internationalen Bestsellers: Fakten, Fotos, Forschungsreportagen. Verlag fur Ausbildung und Studium. Berlin, 1982.

Zielinski, Siegfried. Veit Harlan: Analysen und Materialien zur Auseinandersetzung mit einem Film-Regisseur des deutschen Faschismus. R.G. Fischer. Frankfurt, 1981.

Webliografia

http://www.c3.hu/events/98/zielinski/ziel.html

http://www.rhizome.org/thread.rhiz?thread=20967&page=1

http://www.debalie.nl/persoon.jsp?personid=10156

http://mitpress.mit.edu/catalog/item/default.asp?ttype=2&tid=10601

http://framework.v2.nl/archive/archive/node/actor/default.xslt/nodenr-65463

http://www.goethe.de/ins/it/rom/prj/rup/zie/itindex.htm

http://www.khm.de/people/staff/zieli_d.htm

http://www.ctheory.net/articles.aspx?id=68#bio

http://www.debalie.nl/artikel.jsp?articleid=10116