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Revisione 21:21, 19 Feb 2015

Hans Jean Arp (Strasburgo 1887 – Basilea 1966) è un scrittore, scultore e pittore francese, riconosciuto come uno dei Fondatori e caposaldo della movimento Dada nata nel 1915, allo scoppio della Prima guerra Mondiale.


Hans Peter Wilhelm Arp

Cognome Nome / Pseudonimo / Denominazione:

Arp Hans

Biografia:

Hans Peter Wilhelm Arp, nacque il 16 settembre del 1886. Figlio di Jürgen Wilhelm Arp, produttore tedesco di sigari e di Maria-Josephine Koeberle, pianista e cantante di Strasburgo, il maggiore di tre figli, il giovane Arp mostrerà sin dall’infanzia una propensione verso il disegno e la poesia. Tanto che dal 1901 al 1903 frequenterà la Kunst-un Gewerbeschule di Strasburgo. La sua passione per la poesia lo porterà nel 1904 a pubblicare la sua prima raccolta durante una sua visita a Parigi, dopo aver lasciato in quello stesso anno l’Ecole des Arts te Métiers di Strasburgo. Durante il suo soggiorno a Weimar tra il 1905 e il 1907 studierà alla Kunstschule, entrando così in contatto con due sostenitori dell’arte moderna : Henry van de Velde e Harry Graf Kessler. In seguito, l’artista si sposterà nuovamente a Parigi, nel 1908, dove studierà presso all’Acadèmie Julian e in quello stesso anno, Van de Velde gli permetterà di esporre le sue opere presso la galleria Bernheim Jeune, affiancato da artisti di calibro di Signac, Van Dongen e Matisse. Negli anni a seguire, fonderà con i pittori svizzeri Walter Helbig e Oscar, il Moderne Bunde, con il preciso obiettivo di diffondere le idee dell’avanguardia in Svizzera, organizzando una prima mostra a Lucerna dove verranno mostrati il già citato Matisse, Klee, Gauguin e Picasso e una seconda alla Kunsthaus di Zurigo dove parteciperà anche Kandinsky. L’artista russo, incoraggerà Hans a partecipare alla corrente delle Blue Reiter, nata nel 1911, e a stilare un alamanacco denominato “Der Blaue Reiter” (“il cavaliere blu” in lingua francese”). Con lo scoppio della guerra nel 1914, l’artista fuggirà inizialmente a Parigi ed infine a Zurigo, rimasta neutrale al conflitto. In questo periodo, con il conseguito scioglimento del gruppo dapprima citato, entrerà in contatto con artista del calibro di Apollinaire, Picasso, Delunay e conoscerà Sophie Taeuber. Questa donna, avrà un ruolo molto importante nella vita dei Arp, innanzitutto collaborerà con lui in diverse opere oltre che a influenzarlo enormemente nel suo percorso artistico, grazie alle sue opere geometriche e, la poesia. Nel 1915, l’artista fonderà insieme ad Hugo Ball, Tristan Tzara e Richard Huelsenbeck la tendenza “Dada”, un movimento “anti-artistico” che aveva come punto di ritrovo il “Cabaret Voltaire”” in risposta allo scoppio della guerra. Il Dada (il cui nome non ha alcun significato) voleva scardinare i fondamenti dell’arte con la sua non-arte e mostrare la sua disapprovazione nei confronti del Primo conflitto mondiale. Questa corrente, era fedele ad una regola ideata da Arp stesso, la cosidetta “ Legge del caso” che recita:

«La legge del caso, che racchiude in sé tutte le leggi e resta a noi incomprensibile come la causa prima onde origina la vita, può essere conosciuta soltanto in un completo abbandono all’inconscio. Io affermo che chi segue questa legge creerà la vita vera e propria» (Legge del caso – Hans Jean Arp)

Durante questo periodo, Hans Arp creerà opere utilizzando materiali alternativi, componendo diversi collage, opere tessili e realizzando diverse numerose sculture, anche in coppia con la moglie con la quale aderirà al movimento “Das Neue Leben (La nuova vita). Le sue opere più famose, oltre ad essere realizzate come sculture, saranno principalmente realizzate in rilievo su legno, dalle forme tondeggianti e con un forte richiamo alla figura e alla morfologia dell’embrione. Tali lavori definiti collage o “tachitstes” risalgono al 1917, momento in cui la tendenza Dada raggiungerà l’apice, diffondendosi anche in Germania e successivamente, con la fine della guerra, in America. Nel 1920, l’artista dada fonda il gruppo Dada di Colonia mentre nel frattempo, aderisce e partecipa alla “variante” politica Dada accanto a Raoul Hausmann e Johannes Bader. Solo grazie alla mediazione del fondatore del movimento Dada, Tristan Tzara e Francis Picabia, questo decide di aderire al gruppo parigino raccolto attorno a Louis Aragon e Paul Elaurd e Andrè Breton. Il 1922 sarà un anno molto importante per l’artista: infatti, esattamente due anni dopo la fine del conflitto, l’artista prende in sposa Sophie Taeuber e insieme, nello stesso anno, prendono in affitto un atelier a Parigi; nello stesso periodo, i due coniugi diventano cittadini francesi a tutti gli effetti. Sempre nello stesso anno, Arp sarà esposto insieme a De Chirico, Ernst, Klee, Man Ray, Mirò e Picasso alla prima mostra dedicata ai surrealisti. Agli inizi dei primi anni trenta, Sophie suggerisce all’artista di collaborare con Theo van Doesburg per rimodernare e l’atelier di Palazzo dell’Aubette e grazie al compenso, realizzeranno la loro dimora a Clamart, nei pressi di Parigi. Qui l’artista realizzerà alcune opere, dall’1930 al 1937, utilizzando pezzi di corda, approcciandosi all’arte della papiers dèchirès (prendendo spunto dallo stracciare carta di poca fattura) e realizzando una serie di sculture completamente in gesso. La maggior parte del suo lavoro sarà esposto presso la Kuntmuseum di Basilea. Verso gli inizi degli anni ’40, la coppia di coniugi acquisirà sempre più successo grazie all’aiuto di Eugène Gallatin che, proporrà le opere di Arp nel Nuovo Mondo, suscitando molto interesse e successo tanto che nello stesso anno, Jean parteciperà a diverse mostre dedicate al cubismo, l’astrattismo, il dada e il surrealismo, presso il “Museum of Modern Art” di New York. I coniugi Arp realizzeranno, prima dello scoppio della guerra, diverse sculture in legno ed entreranno a far parte del gruppo svizzero di Allianz, con lo stesso Gallatin, Morris e Domela e diventando al tempo stesso coordinatori della rivista “Plastique”. Ma l’avvento della guerra, obbligherà Sophie ed Arp a fuggire nel Sud dalla Francia, accolti da amici di questi, ma questo non sfiducerà l’artista che di fatto, in mancanza di materiale idoneo per le sue creazioni, riciclerà scarti di marmo piccole sculture e rilievi, oltre che creare quadri dipinti utilizzando la propria mano in mancanza di pennello e disegnare con la china, su fogli di carta da pacchi. Tuttavia, fino alla fine della guerra, i due coniugi saranno costretti a spostarsi in Francia non potendo permettersi di andare in America. Nel 1943, Sophie morirà improvvisamente e getterà l’artista in una profonda crisi che lo porterà ad una lunga pausa che avrà fine solo nel 1948, quando torna a scolpire e realizza “Il pastore di nuvole”, la sua prima scultura monumentale commissionata dall’Università di Caracas, la stessa che1957, insieme all’UNESCO, gli commissioneranno un rilievo murale in bronzo di grandi dimensioni. Negli ultimi anni della sua vita, dopo aver ricevuto anche un premio per la scultura alla Biennale di Venezia e il Gran Prix National des Arts a Parigi, decide di acquistare una tenuta di Ronco dei Fiori a Locarno-Solduno dove trascorrerà gli ultimi anni di vita. Dopo che le sue opere saranno ospitate a Basilea, Stoccolma, Copenaghen e Londra, l’artista decide di regalare gran parte della sua collezione d’arte privata alla città di Locarno, tutt’ora esposta al Museo d’arte contemporanea. Poco prima di morire, realizzerà nel 1966 una targa commemorativa a forma di ombelico all’ormai ex Cabaret Voltaire per celebrare i 50 anni dell’ormai estinto movimento Dada. Hans Jean Arp si spegnerà il 7 giugno del 1966 a Basilea, a causa di un arresto cardiaco.


Sito web:

Poetica:

Nel corso di tutta la sua vita, l’artista svilupperà radicalmente il suo pensiero, evolvendolo attraverso le diverse fasi dela sua vita. La fase iniziale data dalla creatività spontanea dell’artista e è determinata dal caso, rifiutando così qualsiasi concetto legato alla razionalità facendo così emergere la casualità. Tale pensiero, il mettere in evidenza l’inconscio umano, verrà poi ripreso e utilizzato dai surrealisti e dagli espressionisti astratti, citiamo Jackson Pollock. Il concetto dettato dalla “Legge del caso” esprime appieno la vera espressione del Dada, deducibile anche dal nome stessa della tendenza (Dada, in alcune culture indigene significa “zebra”, in russo vuol dire due volte “sì”, in francese significa “cavallo a dondolo” ed in italiano, sono le prime parole che dice un bambino per indicare una persona o un oggetto). Per molti anni, l’aria vissuta attraverso l’ideologia Dada lo fece vivere tra il progresso, le intemperanze giocose e con dubbi codici etici ed estetici. Col passare del tempo, muterà il suo modo di vedere le cose a causa della morte della moglie che spingerà il francese verso una concezione anti-idealistica dell’arte, rassegnandosi alla condizione umana vedendola così senza uno scopo, cambiando così atteggiamento nei confronti della vita, evidenziandone perciò la fatalità e la negatività della situazione tanto che, nel ’43 strapperà i suoi lavori per poi crearne un collage. Questo si svilupperà un modo diverso di vedere l’arte, adesso con un fine e uno scopo preciso che in questo caso viene usato per onorare l’assenza della sua defunta moglie dando così, in una finalità e un senso all’esistenza. Infatti, all’interno delle opere di Arp troviamo una ricerca del primordiale, di un’armonia dinamica capace di comporre paesaggi stellari e scritture molecolari.

Opere:

Pittura

  • Composizione I, 1907
  • Bouteille et oiseau 1925 rilievo in legno dipinto


Sculture

  • En Songe, 1916-30 marmo bianco - Collezione privata
  • Die Grablegung der Vögel und Schmetterlinge, 1917 rilievo in legno, Kunsthaus Zürich
  • Konfiguration, 1928 Öffentliche Kunstsammlung Basel
  • Testa con oggetti fastidiosi, 1930 bronzo
  • Torso, 1930
  • Frutta mano, 1930 legno
  • Amphora, 1931 Bemaltes Holzrelief, Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf'
  • Konfiguration, 1932
  • Essere sperduti nei boschi, 1932 bronzo
  • Verstümmelt und heimatlos, 1936
  • Scultura di silenzio, Corneille, 1942 GAM - Torino
  • Evocazione di una forma umana lunare spettrale, 1950 bronzo
  • Weiblicher Torso, 1953
  • Berger de nuages, 1953 scultura Skulpturenpark am Kröller-Müller-Museum in Otterlo
  • Tolomeo, 1953 bronzo
  • Face, 1955 Museo Cantonale d'Arte, Lugano
  • Großes Bronzerelief für die, 1957 UNESCO a Parigi
  • Duo-Relief, 1957 Museo Cantonale d'Arte, Lugano
  • Feuille se reposant, 1959 Skulpturenmuseum Glaskasten in Marl
  • Bewegtes Tanzgeschmeide, 1960 Bahnhof Rolandseck
  • Seuil-profil, 1960
  • Idole des Lapins, 1960-65 gesso, Museo Cantonale d'Arte, Lugano
  • Wolkenschale, 1961 Universitätsbibliothek Bonn
  • Schlüssel des Stundenschlägers, 1962 Jockel-Fuchs-Platz in Mainz (1974)
  • S'élévant, 1962 Museo Cantonale d'Arte, Lugano
  • Constellation de sept formes, 1962 Museo Cantonale d'Arte, Lugano
  • Apparat d'une danse, 1962 bronzo
  • Poupée Préadamite, 1964 bronzo, Museo Cantonale d'Arte, Lugano.



Ritratto di Tristan Tzara, 1916
  • Ritratto di Tristan Tzara, 1916

https://allancastria.wordpress.com
Osservando quest'opera possiamo cogliere al meglio il riflesso della corrente Dada.
Di fatto, nell'opera possiamo notare come non vi sia affatto alcuna forma che ricolleghi alla morfologia del volto umano, ma piuttosto un'insieme di forme astratte date semplicemente dalla spontaneità e dal no-sense.
Esente così da un qualsiasi tipo di riferimento alla realtà e che di "ritratto" ha solo il nome, dando perciò all'opera un valore relegato al gesto, al valore estetico dell'artista che,
con quest'opera, sradicata dalla sua funzione principale
ovvero, perdere il suo approccio con la realtà. In questo caso, il volto del fondatore del movimento Dada: Tristan Tzara.








Torse des Pyrénées , 1959
  • Torse des Pyrénées , 1959

http://www.christies.com/
L'idea di Arp di scardinare i principi dell'arte classica lasciando che sia il gesto a parlare, lo possiamo trovare anche attraverso l'arte scultorea,
adesso ridotta ad un'insieme di forme morbide e dolci che vagamente, in quest'opera, ricordano una forma femminile, adesso ridotta all'essenziale,
vittima anche lei del no-sense ma che affascina con le sue forme accattivanti e dall'alto valore estetico.
Lo scopo di Arp, e del Dada stesso, è quello di liberare totalmente l'arte dai preconcetti di ordine, di regole fin'ora seguiti e che lentamente, stavano venendo scardinate dalle correnti nate nello stesso anno.













Configuration, 1932
  • 'Configuration, 1932

http://www.fondationbeyeler.ch/
Chiamato anche "Nach dem Gesetz des Zufalls (According to the law of chance)", questo lavoro realizzato in legno dipinto. Con questa opera l'artista vuole dimostrare che è possibile creare un'opera anche la forma non è reale, ma ha comunque delle qualità organiche,
come il materiale con cui essa è composta.
La scelta bicromatica dell'autore riesce a risaltare la tridimensionalità dell'opera nonostante la sua bidimensionalità dando così un senso naturale a tutta l'opera che dimostrare quindi, di essere viva nonostante il suo non identificarsi in qualcosa di reale.







Elenco esposizioni (anno, titolo, curatela, luogo, città):

  • 1907,Bernheim Jeune, Parigi
  • 1911, Moderne Bund, Lucerna
  • 1914, Deutche Werkbund
  • 1915, Tanner, Zurigo
  • 1932, Kunstmuseum, Basilea
  • 1933, «Cubism and Abstract Art», Museum of Modem Art, New York
  • 1933, «Fantastic Art, Dada, Surrealism», Pierre Loeb, Parigi
  • 1943, Art of this Century, New York.

File multimediali:

Video:

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Altro:

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