Arte Egizia: differenze tra le versioni

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==Personaggio o Gruppo:==
 
Gutai (o anche Gutaj"avanguardia sotto il cielo") <br><br>
 
Esponenti principali:<br>
 
I maggiori esponenti del Gutai furono [[Yoshihara Jiro|Jiro Yoshihara]] e Shozo Shimamoto (fondatori del gruppo) ai quali si unirono poi
 
successivamente numerosi artisti quali: Kagaku Murakami, Kazuo Shiraga, Atsuko Tanaka, Sadamasa Motonaga, Akira Kanayama, Michio Yoshibara, Toshio Yoshida.<br><br>
 
  
==Biografia==
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== Webliografia:==  
 
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==Personaggio o Gruppo:==
'''Luogo:'''<br>
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Osaka, 1954.
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'''Storia:'''<br>
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La cultura orientale rimase per molto tempo in disparte rispetto alla scena artistica modiale, fino al Dopoguerra, anni in cui la curiosità per il mondo orientale, Giappone in particolar modo, crebbe. Questo interesse aumentò anche grazie alle opere del Gruppo Gutai, o "avanguardia sotto il cielo" in conseguenza della loro abitudine di allestire mostre all'aperto.
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Fortemente ispirato allo spirito zen, con influenze occidentali dell'informale, il gruppo cerca di recuperare quei valori che furono distrutti dalla seconda guerra mondiale. <br>
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La loro arte comprende varie "tecniche" quali pittura, il calligrafismo, ma anche performance e azioni, opere teatrali e improvvisazioni che hanno come requisito necessario un forte coinvolgimento del pubblico, ricercano insomma il superamento dell'arte attaverso lo sperimentalismo. <br>
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Queste loro forme espressive anticipano il Fluxus, l'happening, l'azionismo, l'espressionismo americano e l'action painting.
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Arte che cerca di diventare un modo per scoprire l'Io, in cui spirito e materia si fondono insieme. Nelle loro opere spazio, materia e corpo affermano liberamente la propria identità e esistenza, tramite una forza espressiva e drammaticità uniche ma mai casuali.
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L'arte Gutai usa la materia, non la cambia ma la porta in vita, non la falsifica, ma si fonde con lo spirito umano anch se sono opposte. La materia non viene assorbita dallo spirito, lo spirito non forza alla sottomissione la materia. Lasciando la materia così com'è, presentata semplicemente come materia, essa inizierà a "dire qualcosa e parlare".
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Figura importantissima nel gruppo è quella di Shozo Shimamoto (Giappone, 1928). La sua ricerca di originalità e di autenticità rispetto a tutti i modelli d'arte preesistenti,lo porta a realizzare un numero incredibile di "esperimenti", per ciascuno dei quali ha prodotto dozzine di opere che ha diviso in tre gruppi principali: " le indegne", "le buone", "le preoccupanti" (di cui conserva solo quest'ultime).  Il suo stile prende forma dalla considerazione aperta dell'opera. La pittura è al servizio dei materiali, come l'olio o lo smalto, è la prassi di scoperta e valorizzazione delle loro qualità intrinseche. <br>
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Egli cerca di fare quello che nessuno aveva ancora fatto, produrre un'arte mai esistita e questo lo porterà, insieme agli altri esponenti del gruppo Gutai a dar luogo a delle mostre di pittura informale e sperimentale e a delle esposizioni all'aperto, dove gli artisti realizzano diverse azioni e creano installazioni nello spazio urbano e nei parchi. 
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Altra figura importantissima all'interno del gruppo Gutai è Tanaka Atsuko (Osaka, 1932) la quale inizialmente si unisce al Gruppo Zero. La sua arte è ispirata all'elettricità, elabora e dipinge una sequenza di lampadine e di colori con trama filiforme.
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Il suo lavoro più conosciuto è sicuramente "Electric Dress" del 1956, una specie di burqua fatto con luci al neon e lampadine che indossò in una performance. L'ispirazione le venne guardando l'insegna luminosa di una farmacia. L'opera si accendeva a tratti, dando l'impressione di una figura aliena. Secondo il Gruppo Gutai quest'opera rappresentava la rapida trasformazione e urbanizzazione post guerra in Giappone. Nel 2000 i suoi lavori vennero richieste per numerose esposizioni sia in Giappone (Kyoto, Nagoya, Tokyo..) che all'estero (America, Europa) 
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==Poetica:==
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Yoshihara scrisse il manifesto del gruppo Gutai, che venne pubblicato nel giornale artistico "Geijutsu Shincho" nel 1956. Queste alcune parti del manifesto:
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<br>"Con la nostra presente consapevolezza, le arti che abbiamo conosciuto ci appaiono ora false e colme di tremenda finzione.
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Vogliamo allontanarci da questi oggetti di cui altari, palazzi, saloni e negozi antichi sono pieni.
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Questi oggetti sono sotto mentite spoglie e i loro materiali come la pittura, pezzi di stoffa, metalli, pietra e marmo sono
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ricolmi di falsi significati dati dalle mani umane e invece di presentarsi con i loro materiali, prendono l'apparenza di altro.
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Sotto le spoglie di uno scopo intellettuale, i materiali sono stati completamente uccisi e non possono più comunicarci nulla.
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Chiudete questi resti nelle loro tombe. L'arte Gutai non cambia i materiali ma li porta in vita. L'arte Gutai non falsifica i
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materiali. Nell'arte Gutai lo spirito umano e i materiali si combinano tra di loro anche se sono opposti uno all'altro. I materiali
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non sono assorbiti dallo spirito. Lo spirito non costringe i materiali ad una sottomissione. Se uno lascia i materiali cosi come
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sono, presentandoli come tali, essi riescono a comunicarci qualcosa. Mantenere in vita i materiali significa tenere lo spirito vivo e
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innalzare lo spirito significa portare i materiali all'altezza di quest'ultimo.
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L'arte è la casa dello spirito, ma mai prima d'ora lo spirito ha creato il materiale.  Lo spirito fino ad adesso ha sempre e solo creato
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qualcosa di spirituale. Certamente lo spirito ha sempre riempito l'arte con vita, ma questa vita morirà non appena cambieranno i tempi
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Di tutta la magnifica vita esistita nell'arte Rinascimentale, solo pochi resti archeologici ci sono rimasti.
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Quello che tiene ancora questa vitalità, anche se passiva, è l'arte primitiva o l'arte creata dopo gli Impressionisti. Ma ormai non creano
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più nessun tipo di profonda emozione in noi, appartengono al passato.
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L'arte Gutai dà moltissima importanza a quei passi azzardati che portano verso mondi sconosciuti e inesplorati. Qualche volta, erroneamente
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e a prima vista, ci possono comparare al Dadaismo, e noi stessi riconosciamo interamente le conquiste Dadaiste.
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Ma noi pensiamo differentemente, in contrasto con il Dadaismo, i nostri lavori sono il risultato di una ricerca di possibilità per portare
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il materiale in vita. Speriamo sempre che le nostre esibizioni Gutai abbiano sempre uno spirito fresco e che la scoperta di nuova vita aiuterà
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i materiali a risorgere."<br>
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Revisione 00:32, 11 Gen 2011

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Personaggio o Gruppo: