Arte Egizia: differenze tra le versioni

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Culla di un antica, meravigliosa civiltà l'Egitto nata sulle rive del suo fiume Nilo non cessa di affascinare con un arte che ha origini antichissime, precedenti al III millenio a.C., testimonianze di un'arte assolutamente originale perché il territorio in cui si sviluppa, chiuso fra deserti e mare, impedì per lungo tempo i contatti con le altre civiltà. Costruttori di grandiose costruzioni funerarie (Piramidi) e monumentali templi, caratterizzati dall'uso di altissime colonne, con capitelli dalle forme assai varie, spesso ispirate ad elementi naturali. L'arte egiziana è l'espressione di uno Stato organizzato assai rigidamente dove a capo si ha una figura che fa la funzione di sovrano e sommo sacerdote, il Faraone. Accanto a lui, la casta sacerdotale è la più privilegiata e potente. L'arte egiziana  deve glorificare attraverso imponenti edifici la divinità e il faraone per incutere nel popolo rispetto sacro e venerazione per una classe politica forte e immutabile nel tempo. L'artista è un artigiano anonimo, spesso uno schiavo che non può esprimersi liberamente, ma obbedisce a precise disposizioni imposte dall'alto. Se il popolo può ammirare le grandi costruzioni, simbolo di potere sul territorio, pittura e scultura si trovano soprattutto in ambienti destinati alle classi che detengono questo potere.
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Culla di un antica, meravigliosa civiltà l'Egitto nata sulle rive del suo fiume Nilo non cessa di affascinare con un arte che ha origini antichissime, precedenti al III millenio a.C., testimonianze di un'arte assolutamente originale perché il territorio in cui si sviluppa, chiuso fra deserti e mare, impedì per lungo tempo i contatti con le altre civiltà. Costruttori di grandiose costruzioni funerarie (Piramidi) e monumentali templi, caratterizzati dall'uso di altissime colonne, con capitelli dalle forme assai varie, spesso ispirate ad elementi naturali. L'arte egiziana è l'espressione di uno Stato organizzato assai rigidamente dove a capo si ha una figura che fa la funzione di sovrano e sommo sacerdote, il Faraone. Accanto a lui, la casta sacerdotale è la più privilegiata e potente. L'arte egiziana  deve glorificare attraverso imponenti edifici la divinità e il faraone per incutere nel popolo rispetto sacro e venerazione per una classe politica forte e immutabile nel tempo. L'artista è un artigiano anonimo, spesso uno schiavo che non può esprimersi liberamente, ma obbedisce a precise disposizioni imposte dall'alto. Se il popolo può ammirare le grandi costruzioni, simbolo di potere sul territorio, pittura e scultura si trovano soprattutto in ambienti destinati alle classi che detengono questo potere.<br>
 
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Revisione 01:52, 11 Gen 2011

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Culla di un antica, meravigliosa civiltà l'Egitto nata sulle rive del suo fiume Nilo non cessa di affascinare con un arte che ha origini antichissime, precedenti al III millenio a.C., testimonianze di un'arte assolutamente originale perché il territorio in cui si sviluppa, chiuso fra deserti e mare, impedì per lungo tempo i contatti con le altre civiltà. Costruttori di grandiose costruzioni funerarie (Piramidi) e monumentali templi, caratterizzati dall'uso di altissime colonne, con capitelli dalle forme assai varie, spesso ispirate ad elementi naturali. L'arte egiziana è l'espressione di uno Stato organizzato assai rigidamente dove a capo si ha una figura che fa la funzione di sovrano e sommo sacerdote, il Faraone. Accanto a lui, la casta sacerdotale è la più privilegiata e potente. L'arte egiziana deve glorificare attraverso imponenti edifici la divinità e il faraone per incutere nel popolo rispetto sacro e venerazione per una classe politica forte e immutabile nel tempo. L'artista è un artigiano anonimo, spesso uno schiavo che non può esprimersi liberamente, ma obbedisce a precise disposizioni imposte dall'alto. Se il popolo può ammirare le grandi costruzioni, simbolo di potere sul territorio, pittura e scultura si trovano soprattutto in ambienti destinati alle classi che detengono questo potere.

Storia:

Sito Web:

Opere:

Bibliografia:

  • Guida de Agostini-Baedeker, titolo originario dell'opera Agypten testi di Monika l. Baumergarten,Hans-Dieter Haas (economia), Wolfgang Hassenpflug ,prima stampa 1998

Webliografia: