Arte Egizia: differenze tra le versioni

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(Pilastri e colonne:)
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'''L’ANTICO REGNO'''
 
'''L’ANTICO REGNO'''
Soltanto all'inizio dell'antico regno con la costruzione delle tombe dei regnanti delle prime dinastie, imitavano la struttura dei palazzi o dei templi; il gran numero di ceramiche e oggetti in pietra, in avorio e in osso intagliato che vi sono stati rinvenuti attestano l'elevato livello di sviluppo artistico e artigianale dell'Egitto dell'Antico Regno fece la sua comparsa l'architettura litica, ma l'uso dei mattoni rimase sempre predominante. Durante la III dinastia,fu costruito un intero complesso funerario composto da un gruppo di templi ed edifici annessi, e dalla grande piramide a gradoni nella quale fu deposto il corpo del re .Gli Egizi furono capaci di edificare monumenti che sono ancora oggi considerati fra le meraviglie del mondo, le piramidi di Giza testimoniano la perizia ingegneristica degli architetti egizi ed  intorno a queste si sviluppò una necropoli formata da numerose mastabe (termine antico che significa "panche in mattoni d'argilla"), cioè tombe a tronco di piramide, con tetto piatto e pareti a scarpata.  
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soltanto all'inizio dell'antico regno con la costruzione delle tombe dei regnanti delle prime dinastie, imitavano la struttura dei palazzi o dei templi; il gran numero di ceramiche e oggetti in pietra, in avorio e in osso intagliato che vi sono stati rinvenuti attestano l'elevato livello di sviluppo artistico e artigianale dell'Egitto dell'Antico Regno fece la sua comparsa l'architettura litica, ma l'uso dei mattoni rimase sempre predominante. Durante la III dinastia,fu costruito un intero complesso funerario composto da un gruppo di templi ed edifici annessi, e dalla grande piramide a gradoni nella quale fu deposto il corpo del re .Gli Egizi furono capaci di edificare monumenti che sono ancora oggi considerati fra le meraviglie del mondo, le piramidi di Giza testimoniano la perizia ingegneristica degli architetti egizi ed  intorno a queste si sviluppò una necropoli formata da numerose mastabe (termine antico che significa "panche in mattoni d'argilla"), cioè tombe a tronco di piramide, con tetto piatto e pareti a scarpata.  
  
 
'''IL MEDIO REGNO'''
 
'''IL MEDIO REGNO'''
Ancora meno che i templi dell'antico ci è giunto a noi delle testimonianze dei santuari del Medio Regno , probabilmente decaddero tutti nei tempi inquieti della dominazione degli Hyksos e durante la XVIII dinastia furono reimpiegati materiali dei vecchi edifici per farne nuovi. Notevole è solo un piccolo edificio, risalente al periodo di Sesostri I venuto alla luce fra i templi di Karnak. Si tratta di una sorta di cappella, corrispondente a una stazione della processione del battello sacro: la sua struttura cubica, realizzata con un sistema complesso di pilastri e architravi, è caratterizzata da purezza di linee e proporzioni armoniose.  
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ancora meno che i templi dell'antico ci è giunto a noi delle testimonianze dei santuari del Medio Regno , probabilmente decaddero tutti nei tempi inquieti della dominazione degli Hyksos e durante la XVIII dinastia furono reimpiegati materiali dei vecchi edifici per farne nuovi. Notevole è solo un piccolo edificio, risalente al periodo di Sesostri I venuto alla luce fra i templi di Karnak. Si tratta di una sorta di cappella, corrispondente a una stazione della processione del battello sacro: la sua struttura cubica, realizzata con un sistema complesso di pilastri e architravi, è caratterizzata da purezza di linee e proporzioni armoniose.  
  
  
 
'''NUOVO REGNO'''
 
'''NUOVO REGNO'''
Quasi tutti i faraoni del Nuovo Regno del XVIII, XIX e XX  commissionarono nuovi templi e costruzioni a Karnak, centro del culto di Ammone, dove vennero deposte le spoglie dei faraoni scavate nella roccia della Valle dei Re contribuendo così a creare uno dei più imponenti complessi religiosi della storia. I lunghi e ripidi corridoi, le scale e le camere funerarie erano decorati con bassorilievi e affrescati con scene ispirate a testi religiosi I reperti conservati rivelano che le case aristocratiche si articolavano in più stanze, con pavimenti, mura e soffitti dipinti. Gli esponenti dei ceti benestanti abitavano in piccole tenute, con edifici residenziali e altri di servizio, circondate da un recinto.  
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quasi tutti i faraoni del Nuovo Regno del XVIII, XIX e XX  commissionarono nuovi templi e costruzioni a Karnak, centro del culto di Ammone, dove vennero deposte le spoglie dei faraoni scavate nella roccia della Valle dei Re contribuendo così a creare uno dei più imponenti complessi religiosi della storia. I lunghi e ripidi corridoi, le scale e le camere funerarie erano decorati con bassorilievi e affrescati con scene ispirate a testi religiosi I reperti conservati rivelano che le case aristocratiche si articolavano in più stanze, con pavimenti, mura e soffitti dipinti. Gli esponenti dei ceti benestanti abitavano in piccole tenute, con edifici residenziali e altri di servizio, circondate da un recinto.  
  
  

Revisione 05:04, 11 Gen 2011

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Culla di un antica, meravigliosa civiltà l'Egitto nata sulle rive del suo fiume Nilo non cessa di affascinare con un arte che ha origini antichissime, precedenti al III millenio a.C., testimonianze di un'arte assolutamente originale perché il territorio in cui si sviluppa, chiuso fra deserti e mare, impedì per lungo tempo i contatti con le altre civiltà. Costruttori di grandiose costruzioni funerarie (Piramidi) e monumentali templi, caratterizzati dall'uso di altissime colonne, con capitelli dalle forme assai varie, spesso ispirate ad elementi naturali. L'arte egiziana è l'espressione di uno Stato organizzato assai rigidamente dove a capo si ha una figura che fa la funzione di sovrano e sommo sacerdote, il Faraone. Accanto a lui, la casta sacerdotale è la più privilegiata e potente. L'arte egiziana deve glorificare attraverso imponenti edifici la divinità e il faraone per incutere nel popolo rispetto sacro e venerazione per una classe politica forte e immutabile nel tempo. L'artista è un artigiano anonimo, spesso uno schiavo che non può esprimersi liberamente, ma obbedisce a precise disposizioni imposte dall'alto. Se il popolo può ammirare le grandi costruzioni, simbolo di potere sul territorio, pittura e scultura si trovano soprattutto in ambienti destinati alle classi che detengono questo potere.

Storia:

La civiltà egiziana si sviluppò in un ampio periodo storico, dal IV millennio al VI secolo a.C. Verso il 2850 a.C. il territorio dell'Egitto, inizialmente diviso in due grandi Regni, venne unificato da re Menes, che stabilì la capitale a Tinis, nel Medio Egitto. A partire da questo momento, la storia della civiltà egiziana si suole dividere in quattro periodi:
- Regno Antico (2850-2050 a.C.): la capitale, da Tinis, viene spostata a Menfi, nel Basso Egitto;
- Regno Medio (2050-1580 a.C.): durante il quale la capitale è Tebe, nell'Alto Egitto;
- Regno Nuovo (1580-663 a.C.): detto anche «secondo periodo tebano» perché la capitale è ancora Tebe. Durante questo periodo, lungo circa nove secoli, la civiltà egiziana raggiunse il massimo del suo splendore ed entrò in contatto con i popoli dell'Oriente.
- Bassa epoca (663-525 a.C.): detta anche «periodo saitico» perché la capitale è Sais, sul delta del Nilo.
Nel 525 a.C. il re persiano Cambise invase l'Egitto. Nonostante la conquista straniera, la cultura egiziana continuò a manifestare, ancora per lungo tempo, i suoi modi espressivi tradizionali.

Architettura:

Ben poco c'è rimasto dell' epoca preistorica o delle prime dinastie delle opere architettoniche egizie, infatti sono arrivate a noi perlopiù tombe semplici di argilla o mattoni di fango del Nilo, materiale usato anche per la costruzioni di case e templi. I tronchi di palme servivano a reggere i soffitti e per la copertura dei vani, spesso chiusi con volte a botte.

L’ANTICO REGNO soltanto all'inizio dell'antico regno con la costruzione delle tombe dei regnanti delle prime dinastie, imitavano la struttura dei palazzi o dei templi; il gran numero di ceramiche e oggetti in pietra, in avorio e in osso intagliato che vi sono stati rinvenuti attestano l'elevato livello di sviluppo artistico e artigianale dell'Egitto dell'Antico Regno fece la sua comparsa l'architettura litica, ma l'uso dei mattoni rimase sempre predominante. Durante la III dinastia,fu costruito un intero complesso funerario composto da un gruppo di templi ed edifici annessi, e dalla grande piramide a gradoni nella quale fu deposto il corpo del re .Gli Egizi furono capaci di edificare monumenti che sono ancora oggi considerati fra le meraviglie del mondo, le piramidi di Giza testimoniano la perizia ingegneristica degli architetti egizi ed intorno a queste si sviluppò una necropoli formata da numerose mastabe (termine antico che significa "panche in mattoni d'argilla"), cioè tombe a tronco di piramide, con tetto piatto e pareti a scarpata.

IL MEDIO REGNO ancora meno che i templi dell'antico ci è giunto a noi delle testimonianze dei santuari del Medio Regno , probabilmente decaddero tutti nei tempi inquieti della dominazione degli Hyksos e durante la XVIII dinastia furono reimpiegati materiali dei vecchi edifici per farne nuovi. Notevole è solo un piccolo edificio, risalente al periodo di Sesostri I venuto alla luce fra i templi di Karnak. Si tratta di una sorta di cappella, corrispondente a una stazione della processione del battello sacro: la sua struttura cubica, realizzata con un sistema complesso di pilastri e architravi, è caratterizzata da purezza di linee e proporzioni armoniose.


NUOVO REGNO quasi tutti i faraoni del Nuovo Regno del XVIII, XIX e XX commissionarono nuovi templi e costruzioni a Karnak, centro del culto di Ammone, dove vennero deposte le spoglie dei faraoni scavate nella roccia della Valle dei Re contribuendo così a creare uno dei più imponenti complessi religiosi della storia. I lunghi e ripidi corridoi, le scale e le camere funerarie erano decorati con bassorilievi e affrescati con scene ispirate a testi religiosi I reperti conservati rivelano che le case aristocratiche si articolavano in più stanze, con pavimenti, mura e soffitti dipinti. Gli esponenti dei ceti benestanti abitavano in piccole tenute, con edifici residenziali e altri di servizio, circondate da un recinto.


Pilastri e colonne:

Templio di Luxor, Egitto
pilastro quadrangolare compare per la prima volta nelle tombe dell'Antico Regno. Non ha né stilobate né abaco. Iscrizioni o immagini si fregiano spesso sulle superfici laterali, troviamo decorazioni ornamentali sulle facciate. Con l'aumento degli angoli si poteva rendere il pilastro ottagonale o decaesagonale (pilastri decaesagonale scanalati, chiamate anche colonne protodoriche perché ricordano quelle greche per la stretta scanalatura e la rastremazione del fusto; se ne differenziano invece per la mancanza dell'echino e sopratutto per la presenza di una base, si trovano nei sepolcri del Medio Regno e nei templi dell'epoca Thumtosi III e per ottenere effetti chiaroscurali si scanalava il pilastro. Il tutto poggiava su una base tonda a forma di ciambella e in cima veniva lasciata una sezione quadrangolare come passaggio al soffitto.

L’elemento che da particolare vivacità all’architettura dei templi è la colonna nella varietà delle sue forme. Nell’architettura egizia vari sono i tipi di colonne, ma la trabeazione è sempre la medesima, (in altre parole non esistono “ordini” come nell’architettura greca). Quattro sono gli elementi caratteristici: il piede (della colonna); il fusto ; il capitello e l’architrave. Particolare interessante è che spesso nei templi troviamo colonne di periodo e di tipologia differente, dato che col passare del tempo si assiste all’ampliamento di questi templi ad opera dei vari regnanti. La colonna, quindi, può essere: papiriforme a fiore aperto (o campaniforme; papiriforme a fiore chiuso; palmeiforme (o dattiliforme), con fusto cilindrico rastremato, [da notare a questo punto che i fusti cilindrici non presentano mai l’Entasi, ossia quel rigonfiamento ad una certa altezza, che caratterizza invece le colonne greche]; lotiforme; composita; a fascio; scanalata (o protodorica); a picchetto e, infine, hathorica.
All'inizio del V secolo viene utilizzata la colonna tonda con una forma molto semplice con una a forma a tronco di palma, che per la prima volta ricorre nel tempio funerario di di Sahura' ad Abusir. La forma vegetale delle colonne rivela che gli egizi ebbero un grande amore per quella forma, due le piante predilette nella configurazione delle colonne: il loto bianco(Nymphaea Lotus) e il papiro (Cyperus Papyrus). Numerosi sono gli esempi di Nymphaea Lotus con capitello aperto ricorrono nei bassorilievi dei sepolcri del Antico e Medio Regno. Nelle raffigurazioni compare la colonna semplice papiriforme con capitello chiuso. Molto più frequentemente troviamo la variante fascicolata, che consiste di solito in otto steli legati in alto da nastri, tra cui si inseriscono fasci più piccoli. Nel XVIII quest'ultime cambiano notevolmente levigandole per eliminare tutte le asperità per poter coprire il fusto con iscrizioni e immagini e il capitello viene arrotondato. Le colonne papirifromi con capitello aperto compaiono nella maggior parte dei templi del Nuovo Regno come sostegno delle navate centrali più alte. Oltre le colonne vegetali, la cosiddetta colonna hathoriche o sistrica (sistro simbolo della dea Hator)ha un fusto cilindrico coronato sui quattro lati della testa di Hathor (con orecchie da vacca) sulla quale poggia anche un sistro in forma di tempio particolarmente frequenti nei templi delle divinità femminili, sopratutto in età tolemaica.

Gli edifici civili:

I Templi:

Le Tombe:

Le Piramidi:

Sito Web:

Opere:

Bibliografia:

  • Guida de Agostini-Baedeker, titolo originario dell'opera Agypten testi di Monika l. Baumergarten,Hans-Dieter Haas (economia), Wolfgang Hassenpflug ,prima stampa 1998

Webliografia: