EduEDA -Quarzo di Scaloni

Tratto da EduEDA
Jump to: navigation, search

Fra le varie modificazioni che può presentare la silice (SiO2), il quarzo è la più abbondante e diffusa, sia come componente di molte rocce, sia in cristallizzazioni che tappezzano cavità, o in cristalli isolati. La bellezza che talora presentano aggruppamenti di cristalli di quarzo, ora limpidi e incolori, ora dotati di colori, assai variabili da un giacimento all'altro, era già stata notata nell'antichità. La parola "cristallo", con la quale oggi si designa un determinato stato fisico della materia in generale, fu un tempo limitata a indicare i cristalli di quarzo. Oggi è rimasta l'espressione "cristallo di rocca" per la varietà di quarzo in cristalli limpidi e incolori.[1]

Le dimensioni dei cristalli sono molto variabili; da piccolissimi e microscopici, si hanno, passando per i gradi intermedî, cristalli di parecchi centimetri e talvolta perfino di oltre un metro cubo.


Il quarzo di Scaloni (Carrara) è un reperto della collezione della Galleria dei Minerali del Museo di Calci (Pisa).


Caratteristiche chimico-fisiche

Quarzo incolore

Note

  1. Trecani