Futurismo: differenze tra le versioni
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+ | Movimento artistico italiano fondato dallo scrittore e letterato Filippo Tommaso Marinetti, che nel 1909 ne pubblicò il Manifesto sul quotidiano francese “Le Figaro”; programmaticamente rivolto a un pubblico di massa, interessò tutte le discipline artistiche, dalla letteratura alla pittura, dall’architettura alla musica. I futuristi rifiutavano la tradizione e si opponevano a ogni retaggio della cultura del passato, esaltando per contro la modernità nei suoi aspetti più caratteristici: la velocità, le macchine, le metropoli, i complessi industriali. | ||
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+ | La breve vita del movimento si concluse verso il 1914, anche se alcuni critici e storici dell’arte parlano di un secondo futurismo manifestatosi negli anni Trenta. L’esperienza italiana esercitò tuttavia una profonda influenza sulla vicenda creativa di molti artisti europei: ricordiamo in particolare Marcel Duchamp, Fernand Léger e Robert Delaunay in Francia, e in Russia i costruttivisti (come El Lissitskij e Vladimir Tatlin), Kazimir Malevič, Natalja Gončarova. |
Revisione 18:51, 11 Feb 2007
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Movimento artistico italiano fondato dallo scrittore e letterato Filippo Tommaso Marinetti, che nel 1909 ne pubblicò il Manifesto sul quotidiano francese “Le Figaro”; programmaticamente rivolto a un pubblico di massa, interessò tutte le discipline artistiche, dalla letteratura alla pittura, dall’architettura alla musica. I futuristi rifiutavano la tradizione e si opponevano a ogni retaggio della cultura del passato, esaltando per contro la modernità nei suoi aspetti più caratteristici: la velocità, le macchine, le metropoli, i complessi industriali.
La breve vita del movimento si concluse verso il 1914, anche se alcuni critici e storici dell’arte parlano di un secondo futurismo manifestatosi negli anni Trenta. L’esperienza italiana esercitò tuttavia una profonda influenza sulla vicenda creativa di molti artisti europei: ricordiamo in particolare Marcel Duchamp, Fernand Léger e Robert Delaunay in Francia, e in Russia i costruttivisti (come El Lissitskij e Vladimir Tatlin), Kazimir Malevič, Natalja Gončarova.