L'amargasauro del Museo di Calci

Tratto da EduEDA
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All'interno del Museo di Calci troviamo una delle più ricche collezioni di scheletri di dinosauro d'Italia.

All'interno del museo troviamo una ricostruzioni in resina dell' Amargasauro o Amargasaurus cazaui che, era uno stranissimo dinosauro erbivoro vissuto verso la fine del Cretaceo inferiore (Barremiano, circa 115 milioni di anni fa) in Sudamerica.

L'aspetto di questo dinosauro, imparentato con i notissimi sauropodi Apatosaurus e Diplodocus, era davvero stravagante: si pensi a un Apatosaurus con collo e coda più corti e una sorta di alta vela decorrente dal collo fino alla coda. Questa vela, in realtà, era formata da una serie di altissime spine neurali biforcute.

Si presume che queste strutture sorreggessero una vela molto larga, o forse un accumulo di grasso o di carne. È anche possibile, tuttavia, che le spine biforcute reggessero due sottili vele parallele, o ancora che fossero semplicemente coperte da una guaina cornea e assomigliassero a spuntoni. La funzione di queste straordinarie strutture, ovviamente, non è nota. Forse servivano a regolare la temperatura corporea, oppure come riserva di grasso, o ancora come display intraspecifico. In ogni caso, l' amargasauro era senza dubbio un sauropode appariscente. Sembra inoltre che il collo presentasse una curvatura piuttosto spiccata verso il basso, così da conferire all'animale in vita una sorta di profilo ad arco e da lasciare il cranio quasi a livello del terreno.

Si conosce gran parte dello scheletro di questo animale, a eccezione di parte della coda. L'animale intero era piuttosto piccolo in confronto alla media dei sauropodi, e non doveva superare i nove metri di lunghezza. I resti, scoperti nei primi anni '80 in Argentina, sono stati descritti solo nel 1991 da Salgado e Bonaparte. I suoi parenti più stretti vanno ricercati nella famiglia dei dicreosauridi, che comprende Dicraeosaurus del Giurassico africano e l'altrettanto bizzarro Brachytrachelopan del Giurassico argentino, dotato di un collo molto corto.

Sheletro dell'Amargasauro

STRUTTURA OSSEA

Amargasaurus (chiamato così da l'Amarga, un canyon in Argentina dove il fossile è stato trovato) era un sauropode del primo periodo Cretaceo. Questo erbivoro era lungo 10 m e pesava all'incirca 5000 kg. Aveva 2 file di spine dorsali che crescevano sopra la sua spina dorsale e partivano dal collo, schiena e lungo tutta la coda.

Queste spine dorsali erano coperte di pelle e facevano la funzione di una vela (o due) e in questo caso la vela poteva essere una struttura termoregolatrice ovvero assorbiva e rilasciava calore, oppure usata per gli accoppiamenti o rituali del dominio e/o per ingannare i grandi predatori facendo credere che Amargasaurus era più grande di loro, in poche parole queste vele portavano protezione al dinosauro. Amargasaurus era un quadrupede, aveva una testa piccola un collo lungo e una lunga coda. Le zampe davanti erano più corte delle zampe posteriori e tutte le zampe erano come quelle degli elefanti, con 5 punte sui piedi. Ogni dito del piede aveva un artiglio, probabilmente per protezione. Anche la coda veniva sicuramente usata per protezione come una frusta.

Un tempo si pensava che il sauropode (simili all'Amargasaurus, come il Supersaurus, Brachiosaurus ed Apatosaurus) e Stegosaurus, avessero un secondo cervello. I paleontologi ora hanno capito che quelle che pensavano un secondo cervello era un ingrandimento della corda spinale nella zona del fianco. Questo centro nervoso controllava le zampe e coda ed era più grande del minuscolo cervello dell'animale. Amargasaurus era un sauropode la cui intelligenza (come misurato dalla grandezza del cervello in rapporto al suo corpo gigantesco) era fra le più basse tra i dinosauri.

Amargasaurus è conosciuto per la scoperta di uno scheletro quasi completo (mancava la fronte del cranio e la coda) e il nome è stato dato dai palentologi Salgado e José Bonaparte nel 1991.
Amargasaurus era un grande dinosauro erbivoro, un saurisco (con il bacino a lucertola), un sauropodomorfe ( dal lungo collo, mangiatore di piante e camminava su 4 zampe), un sauropode (grande erbivoro) e un membro della famiglia dei Diplodocidae (sauropodi come Apatosaurus, Supersaurus, Seismosaurus, Diplodocus, ed altri). Amargasaurus è molto simile a Dicraeosaurus.

ALIMENTAZIONE

Amargasaurus era un sauropede, ovvero un dinosauro erbivoro, mangiava solo piante e ne divorava enormi quantità al giorno per vivere.
Ingoiava tutte le piante senza masticarle e ingeriva delle pietre che avevano la funzione di aiutare a distruggere e digerire le parti legnose delle piante che ingoiava. Aveva denti spuntati, utili per spogliare il fogliame. Il suo cibo principale era formato da conifere che in quel periodo, quando il sauropode ha vissuto, erano le piante dominanti. Fonti di cibo secondario potevano essere il ginko, le cicadee, le felci, muschi di alberi, e altre piante. Amargasaurus viaggiava in branchi e si spostava molto per cercare il cibo.

PARENTELE

Si conosce gran parte della struttura ossea dell'Amargasauro ad eccezione di parte della coda, i suoi resti scoperti in Argentina nei primi anni '80, sono stati descritti da Salgado e Bonaparte soltanto nel 1991; i suoi parenti più stretti vanno ricercati nella famiglia dei Dicreosauridi.
La famiglia dei Dicreosauridi comprende, Dicreosaurus del Giurassico africano e il Brachytrachelopan del Giurassico argentino, con un collo molto corto.