Licklider Joseph Carl Robnett: differenze tra le versioni

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Personaggio o Gruppo: Joseph Carl Robnett Licklider

Biografia:

Sito web:

Poetica: Il ramo dell’industria militare che Vannevar Bush contribuì a costruire fu dedicato, attraverso una pionieristica ricerca di frontiera, ad un utilizzo più efficace dei computer. Questo progetto venne denominato Advanced Research Projects Agency (ARPA, o, come oggi viene chiamato, DARPA, cioè Defence Advanced Research Projects Agency). Esso venne organizzato allo scopo di guidare il programma militare spaziale. Dopo aver lasciato la vicepresidenza della Bolt Beranek and Newman (BBN), fu Joseph Carl Robnett Licklider, meglio conosciuto come Lick, ad assumere la leadership dell’agenzia. Lick proveniva da un curriculum professionale alquanto insolito, essendo egli un ingegnere, ma anche uno studioso di scienze del comportamento. Diventò ben presto un sostenitore dell’utilizzo pedagogico e didattico del computer, dei sistemi di time-sharing, dell’interattività e della necessità di creare sistemi informatici di rete, ed anche di altri audaci utilizzi del computer come nuovo media. Facendo rifluire i finanziamenti dell’ARPA dalle aziende alle accademie, egli contribuì a realizzare il triangolo di ferro fra industria, esercito ed università, così come lo vediamo ancora oggi. Gli investimenti di ARPA e il personale sostegno di Licklieder fecero si che cattedre d’informatica venissero istituite al Massachussets Institute of Technology (MIT), a Berkeley, alla Mellon tanto quanto alla Stanford University. (Fino all’avvento di Licklieder all’ARPA, non si erano ancora viste nelle università delle cattedre di computer science). Lick fu anche esortato ad investire parte dei denari dell’ARPA in progetti umanitari, piuttosto che in quelli esclusivamente dedicati alla ricerca militare. Nel 1962, Lick spedì un promemoria ad un gruppo chiamato ‘Membri e Affiliati del Computer Network Intergalattico’. In quel documento, così come in altri all’inizio degli anni ‘60, Licklider spronava le università a collegare insieme i loro computer, in modo da beneficiare degli sviluppi e degli strumenti software che erano già stati realizzati negli altri campus. Sebbene Lick lasciò la guida di ARPA nel 1964, il network da lui auspicato prese forma con il nome di ARPAnet e sotto la guida di Lawrence Roberts. Nell’ottobre del ’69, il secondo nodo ARPAnet fu messo in connessione dal gruppo di Doug Engelbart al SRI, portando online il network che da li a poco si sarebbe trasformato in internet. La visione rivoluzionaria di Lick della coesistenza fra uomo e computer che appare di seguito, fu la prima influente pubblicazione di questo radicale fomentatore di sogni. Scrivendo a Robert Taylor nel 1968, egli iniziò un nuovo importante articolo, ‘Il computer come strumento di comunicazione’, con una coraggiosa affermazione: ‘Nel giro di pochi anni, gli uomini riusciranno a comunicare molto più efficacemente tramite computer che non faccia a faccia’. In seguito i due si preoccuparono di fornirne la prova. Nel corso di un dialogo tecnologico realizzato attraverso computer, portarono a compimento in un paio di giorni ciò che normalmente aveva bisogno di una settimana per essere condotto a termine. (Difatti, collaborarono alla stesura di quell’articolo lavorando in due città diverse). L’articolo si batteva contro un’idea di comunicazione come un processo unidirezionale dalla fonte al destinatario. L’articolo trattava inoltre della possibilità di un cyber-romanzo. Licklider e Taylor avanzarono anche l’idea di un agente di rete personale- un ‘Oliver’, ovvero un ‘personaggio vicario che svolgesse le veci del mittente e del destinatario’. A differenza di alcuni commentatori politici pro-computer degli anni ’90, essi non credevano nella possibilità che un network informatico globale avrebbe incrementato le disuguaglianze sociali: ‘Accedere alla rete costituirà un diritto o un privilegio? Se soltanto un segmento privilegiato della popolazione potrà godere di questa espansione dell’intelligenza, allora la rete potrebbe rendere più drastiche le differenze nell’ottenimento dei vantaggi intellettuali’. Fra i dettagli che seguiranno nell’articolo ([Man-Computer Symbiosis] n.d.t.), qualcuno potrebbe osservare come Licklieder abbia descritto un progetto per un sistema di riconoscimento del linguaggio simile a quello che Bush aveva immaginato. Licklider aveva anche chiarito la necessità di un sistema per il riconoscimento dei segni grafici e della scrittura manuale. Sebbene la sua previsione che i dirigenti d’azienda non avrebbero più avuto bisogno di battere a macchina non si sia rivelata vera, tuttavia Licklieder, in generale, seppe prevedere l’esigenza- inizialmente nel mondo militare- di un rapido accesso al computer al fine di diffondere rapidamente decisioni, ordini e comandi. (tratto da Noah Wardrip-Fruin, Nick Montfort (a cura di), (2003), The New Media Reader, The MIT Press, Cambridge, Massachussets) (traduzione di Camozzi Andrea)

Opere:

Bibliografia:

Webliografia: