Lyotard Jean-Francois

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Jean-François Lyotard è morto nell'aprile del 1998 all'ospedale Necker di Parigi. Aveva 73 anni e, secondo quanto riportato dall'Università di Emory (Atlanta) dove insegnava dal 1991, era malato di leucemia. Professore emerito presso l'Università di Parigi dal 1984, aveva insegnato alla Sorbona. [1]

JEAN FRANCOIS LYOTARD

BIOGRAFIA

J.F.Lyotard nasce nel 1926 e muore nell'aprile del 1998, all'età di 73 anni, presso l'ospedale Necker di Parigi (era malato di leucemia). Aveva insegnato alla Sorbona e professore emerito presso l'Università di Parigi dal 1984. Dal 1991 insegnava presso l'Università di Emory (Atlanta). La sua formazione è stata fenomenologico-marxista ed ha svolto per dodici anni anche un lavoro politico. E' stato uno dei redattori della rivista "Socialisme ou barbarie" (gruppo di minoranza della sinistra francese). Ha anche partecipato ai più importanti movimenti di contestazione e all'esperienza delle avanguardie artistiche. Durante la sua carriera ha scritto più di 40 testi.

OPERE

Lyotard J.F. - 1954 La phenomenologie Lyotard J.F. - 1971. Discours, figure. Lyotard J.F. - 1973a. Dérive à partir de Marx et Freud. Lyotard J.F. - 1973b. Des dispositifs pulsionnels. Lyotard J.F. - 1974. Adorno as the Devil. Lyotard J.F. - 1974. Economie libidinale. Lyotard J.F. - 1977. Instructions paiennes. Lyotard J.F. - 1979. Au juste. Lyotard J.F. - 1982 Essai sur le secret dans l'oeuvre de Baruchello Lyotard J.F. - 1989. La condition Postmoderne. Lyotard J.F. - 1984 Le differend Lyotard J.F. - 1985. Just Gaming (convrersation with Jean-Loup Thébaud). Lyotard J.F. - 1986. L'enthousiasme. La critique kantienne de l'histoire. Lyotard J.F. - 1987.Que peindre? Lyotard J.F. - 1988a. Heidegger et les juif Lyotard J.F. - 1988b. An interview with Jean-Francois Lyotard Lyotard J.F. - 1988c. Peregrinations: Law, form, event. Lyotard J.F. - 1989 La guerre des Algeriens, Ecrits 1956-1963 Lyotard J.F. - 1989 The Lyotard reader. Lyotard J.F. - 1991 The Inhuman: reflections on time. Lyotard J.F. - 1991 Leçons sur l'Analytique du sublime Lyotard J.F. - 1991 Lectures d'enfance Lyotard J.F. - 1992 The Postmodern explained to children. Lyotard J.F. - 1993a. Political writings. Lyotard J.F. - 1993b. Lessons of darkness. Lyotard J.F. - 1993d. A svelte appendix to the postmodern question. Lyotard J.F. - 1994b Nietzsche and the Inhuman. Lyotard J.F. - 1996 Signé Malraux

MUSEI

BIBLIOGRAFIA

Come abbiamo già messo in evidenza, Lyotard ha scritto più di 40 testi. Il più celebre rimane "La condizione postmoderna" (1979), che è il risultato di una ricerca commissionatagli dal governo canadese. Una volta divenuto libro, questo testo è finito per essere un fondamentale punto di riferimento nel dibattito culturale e filosofico degli ultimi anni del Novecento. Con questo testo introduce una categoria interpretativa della società postmoderna (la società che vede la fine dell'era industriale e la nascita dell'età della comunicazione, dell'informazione), che ha come caratteristica dominante la fine delle "grandi narrazioni" metafisiche (ci si riferisce all'idealismo, al marxismo, all'illuminismo), che in passato hanno svolto la funzione di collante ideologico nella società ispirando, nella modernità, le utopie rivoluzionarie. Lyotard mette in evidenza il crollo del pensiero totalizzante e vede la nascita del problema di reperire criteri di giudizio e di legittimazione che abbiano un valore locale e non più universale.

SITO WEB

POETICA

Gran parte del pensiero di Lyotard lo troviamo all'interno del testo "La condizione postmoderna" (1979), nel quale l'autore ci presenta la tesi secondo la quale la modernità è giunta a compimento e ci troviamo ormai all'interno del Postmoderno. La modernità aveva come caratteristica principale il tentativo di conferire un senso unitario e globale alla realtà, facendo perno su una scienza unitaria e fondandosi su tre grandi meta-racconti: ovvero, l'Illuminismo, l'Idealismo e il Marxismo. Lyotard sostiene però che questi tre meta-racconti si siano oramai dissolti e dalla loro frantumazione sono emerse la pluralità e le differenze e si sono moltiplicate le forme del sapere. Il filosofo, però, non nutre una nostalgia per il tentativo di unità e totalità tipicamente moderno, ma riconosce e vede la positività di ciò che è molteplice, frammentato, polimorfo e anche instabile; egli arriva a sostenere che bisogna contribuire all'affermazione di questo processo, regionalizzando i campi del sapere. Una domanda interessante che si pone il filosofo francese è se la scrittura, la pittura, il cinema - insomma l'arte - sono prodotti dal sistema, alla stregua delle automobili. Lyotard sostiene che il carattere invasivo dello sviluppo e della logica della produzione penetra ovunque. La crisi delle avanguardie deriva dal fatto che il sistema impone questo ordine; ovvero il sistema esige una merce che possa essere messa in circolazione sul mercato culturale (industria culturale). Ecco che il concetto di Postmoderno indica il bisogno di una politica capce di favorire l'adattamento dell'umanità allo sviluppo tencologico, che altrimenti risulterebbe insopportabile. Lyotard evidenzia la presenza di una necessaria resistenza al sistema, all'industria culturale e questo specialmente nell'arte; questo è anche il compito delle avanguardie, sintomo eclatante della crisi dell'Occidente. Lìessenza della condizione postmoderna si fonda sul disconoscimento della validità di valori ultimi, in grado di chiarire e giustificare l'ordinamento della società, di motivare e orientare i comportamenti, di conferire un senso unitario alla vita umana e alla società. Ecco che il rapporto dell'individuo con la propria tradizione culturale cessa di configurarsi come un processo di interiorizzazione. Le società occidentali presentano allora una gamma di sintomi di impoverimento esistenziale. Come diceva lo stesso Lyotard nell'intervista "Il post moderno e la nozione di resistenza" (Parigi, Istituto Italiano di Cultura, lunedì 9 maggio 1994): "Il sistema non è mai soddisfatto dei nostri scambi comunicativi con gli altri: probabilmente non ci domanda niente, ma verso di esso ci sentiamo in debito. In realtà dovremmo tentare, non direi di esprimere, ma almeno di dare forma a ciò che esso rifiuta. E' un atto di resistenza: e solo questo atto può essere all'origine delle opere culturali, comprese le opere inutili".

WEBLIOGRAFIA

http://www.emsf.rai.it/biografie/anagrafico.asp

http://www.filosofico.net/lyotard.htm

http://www.emsf.rai.it/interviste/interviste.asp

http://www.emsf.rai.it/aforismi/aforismi.asp

http://sun3.lib.uci.edu/indiv/scctr/Wellek/lyotard

http://lgxserver.uniba.it/lei/lyotard/lyotard.htm

http://www.kainos.it/Visages%20web/pagine/Lyotard.htm