Monteverdi Anna Maria: differenze tra le versioni

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(Anna Maria Monteverdi)
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Anna Maria Monteverdi, critico e studioso di teatro contemporaneo e in particolare di Digital Performance, è nata a Cagliari nel 1966 e vive attualmente alla Spezia con il figlio, Tommaso Verde. Ha conseguito la laurea con lode all'Università di Pisa, in "Lettere moderne" con una tesi in Storia del Teatro sulle regie inglesi di Edward Gordon Craig, lavorando ai copioni e ai cahier du mise en scéne inediti conservati presso la Biblioteca dell'Arsenal di Parigi pubblicandola in forma di saggi in riviste specializzate e all'interno del volume da lei stessa curato "La maschera volubile. Frammenti di Teatro e Video" (Titivillus, 2001). Dopo la laurea ha continuato a collaborare all'insegnamento di "Storia del Teatro" del prof. Fernando Mastropasqua con seminari ed esercitazioni per laureandi e a seguire lezioni, conferenze e presentazioni sulla videoarte della prof.ssa Sandra Lischi. Dà vita a numerosissime iniziative dedicate al teatro contemporaneo invitando alla Spezia studiosi e artisti tra cui Judith Malina e Hanon Reznikov del Living Theatre e il Tam Teatromusica; collabora attivamente con il Nuovo Teatro delle Commedie di Livorno presentando incontri sul teatro di Strehler, di Ronconi, del Living Theatre, di Peter Sellars. Appassionatasi alla questione videoartistica promuove alla Spezia in collaborazione con Simonetta Cargioli, studiosa di videoarte e il giornalista Fabio Nardini, una manifestazione annuale in collaborazione con Ondavideo di Pisa, durata 5 edizioni dal titolo "Visioni elettroniche" presentando Studio Azzurro, Giacomo Verde, Alessandro Amaducci, Jem Cohen, Patrick De Geetere e proiettando video selezionati in rassegne nazionali e internazionali. Tiene un seminario monografico sul Frankenstein del Living Theatre all'Accademia di Carrara per la cattedra di Scenografia; approfondisce l'argomento grazie allo studio diretto del copione e delle testimonianze in video direttamente consegnate alla studiosa dalla compagnia e pubblica il volume: "Frankenstein del Living Theatre" (BFS, Pisa)con una nota introduttiva di Judith Malina.
[[Categoria:Scheda]]
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Consegue il dottorato con borsa in "Forme, codici e stili della rappresentazione teatrale, cinematografica e audiovisiva". Per la ricerca affronta la questione videoteatrale e tecnoteatrale studiando il lavoro del regista canadese Robert Lepage trasferendosi a Québec city per un viaggio di studio presso il quartier generale della compagnia di Lepage, Ex Machina. E' accompagnata in questo viaggio da Giacomo Verde e i due sono gli unici esterni ammessi alle prove, alla messa a punto e all'allestimento finale dello spettacolo "La face cachée de la lune" presso il Festival dei Teatri delle Americhe a Montréal. Vengono effettuate numerose riprese video nel backstage e un'intervista allo scenografo Carl Fillon e al regista stesso presso la sede della casa di produzione cinematografica "In extremis image" a Montréal. La ricerca confluisce nel volume "Il Teatro di Robert Lepage" (Pisa, Biblioteca Franco Serantini), primo volume dedicato allo studio del regista, e nel video "La faccia nascosta del Teatro" con riprese e montaggio di Giacomo Verde e intervista a Lepage di Anna Monteverdi. Il video viene proiettato al Riccione TTV.
[[Categoria:Italia]]
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L'attività di studio del teatro contemporaneo che fa uso di vecchi e nuovi media va di pari passo con la volontà di diffondere in tempo reale i risultati di tale ricerca; con Oliviero Ponte di Pino, giornalista del Manifesto e di Radio Rai, fonda nel 2000 il webmagazine di teatro www.ateatro.it e firma la sezione tnm Teatro e Nuovi media.In "Il meglio di ateatro" scritto con Ponte di Pino (ed Il principe costante) sono pubblicati alcuni degli articoli più significativi.
[[Categoria:Europa]]
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Si tratta di un'esperienza pionieristica attualmente in corso che ha portato alla definizione di un data base on line enorme sulla produzione teatrale e tecnoteatrale internazionale con interviste, recensioni e saggi a firma dei fondatori del sito e in seguito anche dei numerosi collaboratori (tra cui Andrea Balzola, Fernando Mastropasqua, Erica Magris)consultabili per autore e per filone tematico attraverso l'ateatropedia. Nonostante una grafica old school, ateatro.it rimane un punto di riferimento per studenti, appassionati e curiosi di teatro. Monteverdi collabora anche sin dai primissimi numeri al mag di www.digicult.it di Marco Mancuso per la sezione digital performance, e alla versione cartacea e on line di Cut up-magazine dell'immaginario diretto da Andrea Campanella.
 
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Dal 2000 ad oggi ha pubblicato più di duecento articoli. Collabora anche a "The Scenographer", "Predella", "Critica d'arte"; tra gli artisti maggiormente presenti nelle sue osservazioni critiche oltre a Robert Lepage: Peter Sellars, Giacomo Verde, Motus, Konic thtr, Klaus Obermaier, Critical Art Ensemble, Marianne Weems, Mark Coniglio, Jaromil, Studio Azzurro, William Kentridge. Ha partecipato a convegni internazionali di Teatro e Media ed è stata membro di giuria di numerosi Festival e rassegne video; dal 2000 fino al 2007 ha insegnato "Teatro multimediale" presso l'Università di Pisa- Corso di Laurea in Cinema Musica Teatro. Ha insegnato "Fenomenologia del teatro" all'Accademia di Macerata e  "Drammaturgia del media" al Dams di Bologna. Attualmente insegna Forme dello spettacolo multimediale al Dams di Genova e Digital Video all'Accademia di Brera, Nuova Scuola di Tecnologie per l'Arte. Collabora per docenze alla Naba di Milano (Master in Digital Environment Design diretto da Paolo Atzori).
[[Categoria:Arte delle reti]]
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Ha seguito sin dal 1999 come membro dell'associazione Zonegemma, l'allestimento del pionieristico spettacolo interattivo "Storie mandaliche" (Balzola, Cittadini, Verde, Lupone) realizzando con Balzola il volume sulla lunga esperienza tecnoteatrale.
[[Categoria:Net art]]
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L'attività editoriale è continuata in collaborazione con Andrea Balzola con il quale dà alle stampe il fortunato volume Garzanti "Le arti Multimediali Digitali", e con Oliviero Ponte di Pino, con il quale sta ultimando il volume "Nuovi media, nuovo teatro", approfondimento dell'omonimo saggio scritto dalla Monteverdi per "Il castello di Elsinore" (2008). Collabora all'Encyclomedia di Umberto Eco per il quale cura la voce "Teatro Multimediale".
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Con Balzola, Mauro Lupone ed Elisa Nicolaci fonda Xlabfactory e lavora alla realizzazione dell'opera crossmediale "La fattoria degli anormali" e dei progetti teatrali interattivi "I Racconti del mandala" con Francesca Della Monica e "Le voci del Vulcano".
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Collabora con Andrea Liberovici al Digifestival di Genova ed è art director con Francesca Valeria Sommovigo di "Genius loci events", eventi elettronici estivi per l'Isola Palmaria (Portovenere-SP).

Revisione 23:33, 28 Giu 2008

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Anna Maria Monteverdi, critico e studioso di teatro contemporaneo e in particolare di Digital Performance, è nata a Cagliari nel 1966 e vive attualmente alla Spezia con il figlio, Tommaso Verde. Ha conseguito la laurea con lode all'Università di Pisa, in "Lettere moderne" con una tesi in Storia del Teatro sulle regie inglesi di Edward Gordon Craig, lavorando ai copioni e ai cahier du mise en scéne inediti conservati presso la Biblioteca dell'Arsenal di Parigi pubblicandola in forma di saggi in riviste specializzate e all'interno del volume da lei stessa curato "La maschera volubile. Frammenti di Teatro e Video" (Titivillus, 2001). Dopo la laurea ha continuato a collaborare all'insegnamento di "Storia del Teatro" del prof. Fernando Mastropasqua con seminari ed esercitazioni per laureandi e a seguire lezioni, conferenze e presentazioni sulla videoarte della prof.ssa Sandra Lischi. Dà vita a numerosissime iniziative dedicate al teatro contemporaneo invitando alla Spezia studiosi e artisti tra cui Judith Malina e Hanon Reznikov del Living Theatre e il Tam Teatromusica; collabora attivamente con il Nuovo Teatro delle Commedie di Livorno presentando incontri sul teatro di Strehler, di Ronconi, del Living Theatre, di Peter Sellars. Appassionatasi alla questione videoartistica promuove alla Spezia in collaborazione con Simonetta Cargioli, studiosa di videoarte e il giornalista Fabio Nardini, una manifestazione annuale in collaborazione con Ondavideo di Pisa, durata 5 edizioni dal titolo "Visioni elettroniche" presentando Studio Azzurro, Giacomo Verde, Alessandro Amaducci, Jem Cohen, Patrick De Geetere e proiettando video selezionati in rassegne nazionali e internazionali. Tiene un seminario monografico sul Frankenstein del Living Theatre all'Accademia di Carrara per la cattedra di Scenografia; approfondisce l'argomento grazie allo studio diretto del copione e delle testimonianze in video direttamente consegnate alla studiosa dalla compagnia e pubblica il volume: "Frankenstein del Living Theatre" (BFS, Pisa)con una nota introduttiva di Judith Malina. Consegue il dottorato con borsa in "Forme, codici e stili della rappresentazione teatrale, cinematografica e audiovisiva". Per la ricerca affronta la questione videoteatrale e tecnoteatrale studiando il lavoro del regista canadese Robert Lepage trasferendosi a Québec city per un viaggio di studio presso il quartier generale della compagnia di Lepage, Ex Machina. E' accompagnata in questo viaggio da Giacomo Verde e i due sono gli unici esterni ammessi alle prove, alla messa a punto e all'allestimento finale dello spettacolo "La face cachée de la lune" presso il Festival dei Teatri delle Americhe a Montréal. Vengono effettuate numerose riprese video nel backstage e un'intervista allo scenografo Carl Fillon e al regista stesso presso la sede della casa di produzione cinematografica "In extremis image" a Montréal. La ricerca confluisce nel volume "Il Teatro di Robert Lepage" (Pisa, Biblioteca Franco Serantini), primo volume dedicato allo studio del regista, e nel video "La faccia nascosta del Teatro" con riprese e montaggio di Giacomo Verde e intervista a Lepage di Anna Monteverdi. Il video viene proiettato al Riccione TTV. L'attività di studio del teatro contemporaneo che fa uso di vecchi e nuovi media va di pari passo con la volontà di diffondere in tempo reale i risultati di tale ricerca; con Oliviero Ponte di Pino, giornalista del Manifesto e di Radio Rai, fonda nel 2000 il webmagazine di teatro www.ateatro.it e firma la sezione tnm Teatro e Nuovi media.In "Il meglio di ateatro" scritto con Ponte di Pino (ed Il principe costante) sono pubblicati alcuni degli articoli più significativi. Si tratta di un'esperienza pionieristica attualmente in corso che ha portato alla definizione di un data base on line enorme sulla produzione teatrale e tecnoteatrale internazionale con interviste, recensioni e saggi a firma dei fondatori del sito e in seguito anche dei numerosi collaboratori (tra cui Andrea Balzola, Fernando Mastropasqua, Erica Magris)consultabili per autore e per filone tematico attraverso l'ateatropedia. Nonostante una grafica old school, ateatro.it rimane un punto di riferimento per studenti, appassionati e curiosi di teatro. Monteverdi collabora anche sin dai primissimi numeri al mag di www.digicult.it di Marco Mancuso per la sezione digital performance, e alla versione cartacea e on line di Cut up-magazine dell'immaginario diretto da Andrea Campanella. Dal 2000 ad oggi ha pubblicato più di duecento articoli. Collabora anche a "The Scenographer", "Predella", "Critica d'arte"; tra gli artisti maggiormente presenti nelle sue osservazioni critiche oltre a Robert Lepage: Peter Sellars, Giacomo Verde, Motus, Konic thtr, Klaus Obermaier, Critical Art Ensemble, Marianne Weems, Mark Coniglio, Jaromil, Studio Azzurro, William Kentridge. Ha partecipato a convegni internazionali di Teatro e Media ed è stata membro di giuria di numerosi Festival e rassegne video; dal 2000 fino al 2007 ha insegnato "Teatro multimediale" presso l'Università di Pisa- Corso di Laurea in Cinema Musica Teatro. Ha insegnato "Fenomenologia del teatro" all'Accademia di Macerata e "Drammaturgia del media" al Dams di Bologna. Attualmente insegna Forme dello spettacolo multimediale al Dams di Genova e Digital Video all'Accademia di Brera, Nuova Scuola di Tecnologie per l'Arte. Collabora per docenze alla Naba di Milano (Master in Digital Environment Design diretto da Paolo Atzori). Ha seguito sin dal 1999 come membro dell'associazione Zonegemma, l'allestimento del pionieristico spettacolo interattivo "Storie mandaliche" (Balzola, Cittadini, Verde, Lupone) realizzando con Balzola il volume sulla lunga esperienza tecnoteatrale. L'attività editoriale è continuata in collaborazione con Andrea Balzola con il quale dà alle stampe il fortunato volume Garzanti "Le arti Multimediali Digitali", e con Oliviero Ponte di Pino, con il quale sta ultimando il volume "Nuovi media, nuovo teatro", approfondimento dell'omonimo saggio scritto dalla Monteverdi per "Il castello di Elsinore" (2008). Collabora all'Encyclomedia di Umberto Eco per il quale cura la voce "Teatro Multimediale". Con Balzola, Mauro Lupone ed Elisa Nicolaci fonda Xlabfactory e lavora alla realizzazione dell'opera crossmediale "La fattoria degli anormali" e dei progetti teatrali interattivi "I Racconti del mandala" con Francesca Della Monica e "Le voci del Vulcano". Collabora con Andrea Liberovici al Digifestival di Genova ed è art director con Francesca Valeria Sommovigo di "Genius loci events", eventi elettronici estivi per l'Isola Palmaria (Portovenere-SP).