Realismo popolare: differenze tra le versioni

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Versione attuale delle 12:19, 1 Set 2009

Genere o movimento artistico

Realismo popolare

Personaggi o gruppi

Visconti Luchino

Luogo

Italia

Storia e poetica

L'importanza del film Senso di Luchino Visconti, nello svolgimento del cinema italiano, non discende direttamente dal suo valore artistico ma pittosto perchè alla sua apparizione fa prendere coscienza dell'ormai definitivo tramonto dell'era neorealista. Il dibattito si focalizza attorno alla formula che vede nel film il passaggio dal Neorealismo al Realismo: non più cronista, ma storico della vita nazionale, il regista avrebbe portato nel suo lavoro una coscienza critica tale da consentirgli di rintracciare lucidamente le lontane origini e le profonde responsabilità degli eventi patiti dai suoi personaggi. Ai quali fra l'altro la vasta tessitura e la solidità strutturale del romanzo, avrebbero permesso di attingere da una pienezza umnana negata sia ai semplici portaparola delle ideologie di progresso sia ai ritrattini profilati nelle commediole di stampo bozzattistico. Nato da un proposito di reazione al Neorealismo rosa, questo programma di restaurazione realistica trova conforto nelle posizioni letterarie analoghe e che proprio quando Senso appariva sugli schermi, avevano modo di esplicarsi attorno al Metello di Vasco Pratolini: è incontestabile che entrambi partecipano di un'attenzione rinnovata non tanto per i moduli del realismo ottocentesco in genere, quanto per le specifiche forme del romanzo storico, inteso come componimento misto di storia e d'invenzione. A stimolare tale orientamento è il desiderio di prendere le distanze dalla realtà contemporanea, nell'ambito della quale si era per tanti anni circoscritto lo sguardo; ed assieme l'amara volontà di rendersi conto delle ragioni per cui le promesse della resistenzaq non erano state mantenute, ripercorrendo le contraddizioni ed i limiti del processo storico attraverso il quale l'Italia moderna si era formata. L'esaltazione del nesso fra i fcontenuti democratici-borghesi e la prospettiva di umanesimo socialista, sembravano costituire la miglior piattaforma per il rilancio del cinema italiano, dopo la sconfitta neorealista, su basi dichiaratamente critico-conoscitive ed al riparo da ogni tentazione sperimentalistica. In campo cinematografico operavano poui alcune vistose preoccupazioni pratiche. Il ricorso a vicende d'altri tempi doveva consentire di battere, o almeno rendere più difficile, il compito della censura, continuando ad incidere, attraverso le metafore della storia, su situazioni ed accadimenti ben vivi nel presente. Nono solo: la sempre operante suggestione del passato, il fascino di costumi e scenari fatti rivivere sullo schermo, dovevanorendere più agevole l'incontro del film con il pubblico; l'evocazione dei personaggi illustried eventi famosi, avrebbe corroborato la dimensione spettacolare.

Opere

1954 Senso 1952 Processo alla città 1953 Cronache di poveri amanti 1953 La pattuglia sperduta 1948 Il mulino del Po 1952 Il brigante di Tacca del Lupo

Correlazioni

Neorealismo

Bibliografia

VITTORIO SPINAZZOLA, Cinema e pubblico. Lo spettacolo filmico in Italia. 1945-1965. Bompiani, Milano, 1974

Webliografia

it.wikipedia.org www.linguaitaliana.com