Scuola di Nuove Tecnologie dell'Arte- Accademia di Belle Arti di Carrara

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La Scuola di Nuove Tecnologie dell'Arte, attiva presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara è un percorso formativo che prevede un corso Triennale per il conseguimento del Diploma Accademico di primo livello in Arti Multimediali, e un Biennio di secondo livello indirizzato in Net Art e Culture Digitali.

Logo relativo alla Scuola di Nuove tecnologie dell'Arte

Denominazione/sigla (acronimo):

La Scuola di Nuove Tecnologie dell'Arte (NTA), è attiva presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara (ABAC).

Anno di Fondazione/costituzione:

1999.

Sede:

Nel 1999, la prima sede della Scuola di Nuove Tecnologie dell'Arte si trova all'interno degli edifici dell'Accademia di Belle Arti di Carrara, situata all'interno del Palazzo Malaspina in via Roma 1 a Carrara. L'edificio si compone di una rocca risalente al 1187 che fu ampliata diverse volte verso la fine del XIV sec, fino a diventare anche dimora di Guglielmo Malaspina, principe di Fosdinovo, oltre che un sistema difensivo della valle che comprendeva il castello di Moneta e la rocca di Avensa.[1]. Dal 2007 la sede viene spostata in Via Michelangelo Buonarroti 1 e dal 2010 si trova in via Pietro Tacca 32, la sede attuale.

Organi (struttura, organico, esponenti e collaboratori):

Gli organi che si occupano della gestione dell'accademia sono:

  • Presidente dell'Accademia dott. Simone Caffaz
  • Direttore: prof.ssa Lucilla Meloni
  • Consiglio di amministrazione: Simone Caffaz (presidente), Lucilla Meloni ( direttore), Giovanna Bernardini, Carlo Carli, Franco Mauro Franchi, Lucia Odiffredi.
  • Consiglio accademico: prof. Baudinelli Marco, prof. Cannilla Giuseppe, prof. Cervetti Sergio, prof.chiappello Giovanni, prof. Ciampolini Marco, prof. Cremonini Francesco, prof. Di marco Stefania, prof. Michelotti Monica, prof. Piccotti Vittorio, prof semeraro Alberto.
  • Collegio revisori dei conti: dott.ssa Boschi, dott. Egidio Ostani.
  • Nucleo di valutazione: prof. Vittorio Piccotti, sig. Giuliano Parenti, dott. Gianfranco Minisola.
  • Uffici amministrativi: Dott. Raffaele Guido ( direttore amministrativo), rag. Giuseppina Recetano (direttore di ragioneria), Giovanni falorni ( segreteria didattica), Roberta Guazzelli (segreteria amministrativa e di direzione), Cristiana Mannocci ( uff.pensioni e stipendi), Alessandro Milanta ( segreteria didattica), Valentina Renesto ( protocollo e acquisti).
  • Presidente della scuola di Nuove Tecnologie dell'Arte: Massimo Cittadini

Spazi utilizzati:

La sede della Scuola presenta diverse aule multimediali destinate alla didattica in laboratorio e per la ricerca teorica, sono attrezzate con computer Macintosh di ultima generazione, PC con windows, linux, software privati e liberi per indicare le possibili alternative nella creazione di prodotti multimediali. Alcune aule sono rivolte allo studio dell'editing video, audio, alla creazione di prodotti per il web e di installazioni multimediali e di realtà artificiale. Altre aule sono dedicate alla programmazione e allo sviluppo di database e sistemi di gestione dei contenuti. Nella Scuola è stata allestita una Sala di Regia collegata a una Sala di Ripresa, che funge da set televisivo per la produzione di audiovisivi. Dal 2005 al 2010 queste aule sono state lo spazio in cui è stata realizzata "Telestreet", ad essa si affiancò, come spazio virtuale sul web, il sito VTTV (Virtual Town Television)[2], il cui nome è lo stesso di Telestreet. Dal 2004, all'interno della Scuola è stato avviato un centro di ricerca sulle Arti Multimediali, denominato UCAN. UCAN, centro di ricerche e documentazione su l'arte e le culture delle reti, è stato ideato da Tommaso Tozzi e si pone come obiettivo la ricerca, documentazione e promozione delle arti e le culture delle reti telematiche, con lo scopo di divulgare un’attitudine alla cooperazione, alla partecipazione e al dono. Scopo del Centro è quello di fornire informazioni e documentazione del lavoro svolto dai principali artisti, critici, docenti, giornalisti, sociologi, intellettuali, centri culturali e di ricerca, Scuole, Università, Musei, riviste, gruppi, associazioni no-profit nazionali ed internazionali che operano all’interno dell’arte delle reti telematiche. Il Centro promuove inoltre la creazione di un network di scambi di conoscenze ed esperienze tra tali soggetti. Le attività principali del Centro sono:

DOCUMENTAZIONE

  • Un archivio on-line di materiali multimediali selezionati comprendenti sia documentazione storica e teorica che progetti ed opere artistiche.
  • Un’enciclopedia on-line delle arti e le culture delle reti telematiche;
  • Un archivio di libri, abbonamenti a riviste cartacee e non, vhs, cd-rom, dvd e altri supporti multimediali;
  • Una mappa on-line di percorsi orientati a favorire la comprensione delle teorie e delle pratiche artistiche e culturali delle reti telematiche;

PRODUZIONE

  • Pubblicazioni (web, libri, rivista, vhs, cd-rom, dvd e altri supporti multimediali) a carattere documentario, storico e critico sul tema delle arti e le culture delle reti telematiche.

FLUSSI

  • Una zona on-line di contributi inseriti dagli utenti sul web;
  • Forum e spazi liberi di dibattito on-line;

DIVULGAZIONE

  • Conferenze, seminari, laboratori, mostre, happening e eventi nazionali ed internazionali sul tema delle arti e le culture delle reti telematiche
  • Una Telestreet a carattere locale;
  • Una Web TV in network con altre realtà nazionali ed internazionali;
  • Distribuzione gratuita di una copia di ogni produzione del Centro alle principali istituzioni nazionali ed internazionali che si occupano del medesimo settore di ricerca.

NETWORK

  • Attività, collaborazioni, scambi, promozione con e di altri centri nazionali ed internazionali di ricerca e documentazione sui nuovi media, le arti e le culture delle reti telematiche, sia all’interno di progetti già esistenti (Erasmus, …) sia proponendone e creandone nuovi.
  • Network on-line con altri centri nazionali ed internazionali di ricerca e documentazione sui nuovi media, le arti e le culture delle reti telematiche

Il Centro vive in simbiosi con la didattica del Corso di Laurea Triennale in Arti Multimediali e del Corso di Laurea Specialistica Biennale in Arte delle Reti e Culture Digitali dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, così come di altre istituzioni didattiche o spazi culturali all’interno delle quali si sviluppano le forme di conoscenza diretta attraverso laboratori ed altre forme della trasmissione culturale. Il Centro indaga sui nuovi linguaggi delle arti delle reti, per riflettere intorno alle trasformazioni dell’estetica contemporanea e dei sui riflessi sul piano della conoscenza individuale e sociale. Le aree privilegiate della ricerca sono:

STORIA, CULTURA, ESTETICA ED ETICA

* Storia e cultura dei nuovi media, Storia delle utopie planetarie, Storia e filosofia dei movimenti planetari, Estetica dei nuovi media, Net art, Hacker art, cyberpunk, jamming culture;

LUOGHI E RELAZIONI'

  • Museo on-line, Web TV, Arte delle comunità virtuali, BBS, arte del Blog, Realtà virtuali on-line, Arte e telepresenza, share art, arte interattiva on-line, Mud e MOO, Database art, Psicologia e sociologia dei nuovi media;

LINGUAGGI E PRATICHE

  • Linguaggi multimediali, Audiovisivi on-line, Arte e telematica, Net.art, web art, browser art, ascii art, software art, virus art, cypherpunk, defacement, digital hijack, fake on-line, flash mob, form art, info war, phreaking, semiotic art on-line, Media activism, arte dei media tattici on-line, Hacktivism, hacking sociale, Happening on-line, Videogame art on-line, Arte telematica e biotecnologie.

Il Centro partecipa e collabora con ogni istituzione, associazione, gruppo o individuo che si riconosca e diffonda le culture ed i valori della libertà, dell’uguaglianza, della fratellanza, così come la difesa del diritto individuale all’accesso ai saperi universali, alla comunicazione ed alla conoscenza. Il centro uCAN ha appoggiato fin da subito il progetto di enciclopedia on-line sulle arti delle reti e le culture digitali. Questo sito venne chiamato da principio WikiArtpedia, e dal 2012 EduEDA. L’enciclopedia Wikiartpedia è uno strumento aperto. Chiunque può parteciparvi, scrivendo una nuova voce o modificandone una già esistente. Il risultato va oltre la somma dei singoli saperi dei partecipanti, poiché a questi aggiunge la negoziazione implicita di un accordo comunitario sul significato di ogni singola voce. Wikiartpedia ha radici non solo nel modello dell’Encyclopedia di Diderot e D’Alambert, e la sua applicazione alle reti telematiche ha precedenti illustri, ad esempio, il progetto Xanadu degli anni settanta di Ted Nelson e il concetto di “Cosmopedia” degli anni Ottanta e Novanta di Pierre Lèvy. Parallelamente questo tipo di strumenti possono esistere solo grazie alle pratiche e alle ricerche sul software libero sviluppatesi intorno ai principi dell’etica hacker fin dagli anni Settanta al Massachussets Institute of Technology (MIT) di Boston. Una potenzialità del sistema è quella di conservare la cronologia delle modifiche fatte su ogni voce. Questo permette un accordo collettivo finale sul significato della singola voce. A fianco di ogni singola voce dell’enciclopedia è a disposizione un forum che permette agli utenti di discutere intorno alla sua progressiva elaborazione per agevolare un accordo tra la molteplicità di punti di vista possibili. Wikiartpedia è un modello pluralista del fare informazione, allo stesso tempo fluido e rinegoziabile. Una forma di conoscenza che coincide con le teorie Fluxus, per le quali non esiste una verità unica, ma un’insieme di molteplicità delle verità possibili affermate. Per garantire scientificità al progetto, wikiartpedia vanta una rete di collaboratori esperti nel settore. Insieme a questi il Comitato Scientifico e la redazione di uCAN supervisionano ogni singola voce. Wikiartpedia è l’evoluzione dell’Archivio on-line Hacker Art, già da alcuni anni strumento didattico utilizzato nel dipartimento di Arti Multimediali, e con esso prosegue l’esperienza avviata nel 1990 con la BBS Hacker art e l’attività di studio sulla comunicazione del gruppo fiorentino Strano Network. Fin dalla sua nascita wikiartpedia collabora con il più famoso Wikipedia italiano, aprendo un progetto sulla Media Art con l’intenzione di “donare” a tale enciclopedia i saperi prodotti all’interno di wikiartpedia. A differenza di Wikipedia, WikiARTpedia si concentra esclusivamente sull’arte e le culture delle reti. Entrambi i progetti hanno alla base le tematiche comunitarie che sono radicate anche nel sistema wiki di cui fa uso l’enciclopedia stessa. Nelle intenzioni di wikiartpedia vi è la volontà di attivare un network di collaborazioni con altre realtà nazionali ed internazionali impegnate nella ricerca e produzione di contenuti analoghi. All'interno del Dipartimento delle Arti Multimediali è stata inserita una biblioteca in cui gli studenti hanno la possibilità di leggere libri specifici sulle arti multimediali, utilizzando questo spazio anche come luogo di incontro e di scambio reciproco. All'interno della Biblioteca del Dipartimento delle Arti Multimediali è possibile trovare le seguenti letture:

  • AA:VV., "Adobe Premiere 6.0 - User Guide", Adobe, 2000 (2 copie)
  • AA.VV., "Guida Adobe Premiere 6.0 - dispense in italiano", Adobe, 2000
  • AA.VV., "Macromedia Generator 2 Developer Edition - Using Generator", Macromedia, San Francisco, 2000
  • AA.VV., "Uso di Macromedia Dreamweaver 4", Macromedia, San Francisco, 2000
  • AA.VV., “Comunicazione - guerriglia”, Derive Approdi, Roma, 2001
  • AA.VV., “Revolution OS. Il libro e il film. Voci dal codice libero”, libro + DVD, Apogeo, Milano, 2003
  • Baert Patrick, “La teoria sociale contemporanea”, Il Mulino, Bologna, 2002
  • Berardi Franco (e altri), “Telestreet - macchina immaginativa non omologata”, Baldini & Castoldi, 2003
  • Berners-Lee T., “L’architettura del nuovo web”, 1999, tr. It. in Feltrinelli, Milano, 2001
  • Bettetini G., Garassini S., Gasparini B., Vittadini N., 2001, “I nuovi strumenti del comunicare”, Milano, Strumenti Bompiani
  • Bey H., “TAZ - Zone Temporaneamente Autonome”, Autonomedia, New York, USA, 1991, tr. It. Shake Edizioni
  • Briggs Asa, Burke Peter, “Storia sociale dei media - da Gutenberg a Internet”, Il Mulino, Bologna, 2002
  • Cappellini V., Hemsley J., "Electronic Imaging & the Visual Arts - EVA2004 Florence", Pitagora, Bologna, 2004
  • Carlini F., "Chips & Salsa - Storia e cultura del mondo digitale", Manifestolibri, Roma, 1995
  • Carlini F., “Internet, Pinocchio e il gendarme. Le prospettive della democrazia in rete”, Manifestolibri, Roma, 1996
  • Carlini F., “Lo stile del Web. Parole e immagini nella comunicazione di rete”, Torino, Einaudi, 1999
  • Carlotta L., "La scuola in rete - Utilizzo delle tecniche internet", Artemisia, Ancona, 1998
  • Carola Anna, Leopardi Laura, “Una ragnatela sulla trasformazione”, Edizioni City Lights, Firenze, 1998
  • Caronia A., “Il corpo virtuale”, Muzzio Biblioteca edizioni, padova, 1996
  • Castells Manuel, “La nascita della società in rete”, Università Bocconi Editore, EGEA, Milano, 2002
  • Ciotti Fabio, Roncaglia Gino, “Il mondo digitale. Introduzione ai nuovi media”, Laterza, Bari, 2000
  • Dery M., “Escape velocity: Cyberculture at the end of the century”, 1996, tr. It. “Velocità di fuga”, Feltrinelli, Milano, 1997
  • Deseriis Marco, Marano Giuseppe, 2003, “Net.art. L’arte della connessione”, Shake Edizioni Underground, Milano
  • Gatto R., "Linux - Funzioni e operatività", Apogeo, Milano, 2004
  • Filippi F., (a cura di) "Manuale per la qualità dei siti web pubblici culturali", Progetto Minerva, Roma, 2004
  • Hafner K. e Lyon M., “La storia del futuro”, 1996, tr. It. in Feltrinelli, Milano, 1998
  • Haraway D.J., “Manifesto Cyborg”, 1991, tr. It. Feltrinelli, Milano, 1995
  • Harding Thomas, “Videoattivismo. Istruzioni per l’uso”, Editori Riuniti, Roma, 2003
  • Levy P., “Cybercultura - gli usi sociali delle nuove tecnologie”, Milano, Interzone, Feltrinelli, 1999
  • Levy P., “L’intelligenza collettiva”, 1994, tr. It. in Interzone, Feltrinelli, Milano, 1996
  • Levy S., “Hackers - gli eroi della rivoluzione informatica”, Milano, Shake Edizioni Underground, 1996
  • Manovich Lev, “Il linguaggio dei nuovi media”, Edizioni Olivares, Milano, 2002
  • Mattelart Armand, “Storia dell’utopia planetaria”, Biblioteca Einaudi, Torino, 2003
  • Mattelart Armand, “Storia della società dell’informazione”, Giulio Einaudi Editore, Torino, 2002
  • Mattioli M., "Costruire siti web - Flash", Apogeo, Bologna, 2001
  • Media100, "User Guide" vol.1-2; "Install Guide"; "CG Studio Guide"; "Addendum"; "Tutorial", Media100, USA, 1998
  • Monteverdi A.M. - Voce L., "Residenze Temporanee - Diario", Sestante, Ripatransone(AP), 1998
  • Monteverdi A.M., "Frankestein del Living Theatre - Dal testo alla scena, dalla scena allo schermo", Multiart, La Spezia, 1997
  • Parrini Claudio, Byte Ferry, “Motori di ricerca e visibilità sul web”, Shake Edizioni, Villanovetta di Lenzuolo (CN), 2001
  • Pasquinelli Matteo (a cura di), “Media Activism. Strategie e pratiche della comunicazione indipendente”, Derive Approdi, Roma, 2002
  • Rheingold H.,“Smart Mobs”, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2003
  • Scelsi “Valvola” R., a cura di, “Cyberpunk antologia”, Shake Edizioni Underground, 1990
  • Scelsi “Valvola” R., a cura di, “No copyright - nuovi diritti nel 2000”, Milano, Shake Edizioni Underground, 1994
  • Sterling B., “Giro di vite contro gli hacker”, Shake Edizioni Underground, Milano, 1992
  • Stone A.R., “Desiderio e tecnologia. Il problema dell’identità nell’era di Internet”, Feltrinelli, Milano, 1997
  • Strano Network, "Net Strike - No copyright - Et :-) - Pratiche antagoniste nell'era telematica", AAA Edizioni, Bertiolo, 1996
  • Toschi L. (a cura di), “Il linguaggio dei nuovi media”, Apogeo, Milano, 2001
  • Tozzi T. e Di Corinto A., “Hacktivism. La libertà nelle maglie della rete”, Manifesto Libri, Roma, 2002 (caterina paolinelli)
  • Tozzi T. "Opposizioni '80 - Alcune delle realtà che hanno scosso il villaggio globale", Ass.Cult. THX1138 - Amen Prod., Milano, 1991
  • Valli B., “Comunicazione e media - modelli e processi”, Carocci, Roma, 1999
  • Williams Sam, “Codice libero”, Apogeo, Milano, 2003

Contatti:

  • sede centrale palazzo Malaspina TEL (+39) 0585.71658, FAX (+39) 0585.70295
  • Sede multimediale TEL (+39) 0585. 777056.
  • Per info: info@accademiacarrara.it

Sito ufficiale:

http://www.accademiacarrara.it/

Obiettivi:

La Scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, ha l’obiettivo di formare un artista capace di proporre soluzioni innovative e originali nel settore delle arti multimediali digitali e di gestire il processo di sviluppo di un progetto nei diversi settori artistici e professionali. Sono affrontati i diversi momenti di ricerca dall’area della storia dell’arte contemporanea, a quella dei linguaggi multimediali, delle discipline della comunicazione, delle analisi dei processi comunicativi, della progettazione multimediale, delle culture digitali, dei sistemi interattivi e delle tecniche e dei linguaggi audiovisivi. La Scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte si propone inoltre di contribuire a formare delle figure professionali competenti e specializzate nel partecipare alla progettazione e creazione di comunità virtuali orientate a favorire lo scambio e la trasmissione della conoscenza e dei saperi universali negli ambiti più disparati, apportando a tali progetti una sensibilità e creatività che non viene prevista in altri ambiti diciplinari.

L’arte dei nuovi media digitali, con ormai circa mezzo secolo di storia, è da un quarto di secolo al centro dell’attenzione delle principali istituzioni nel campo dell’arte, della scienza e della ricerca. Molte istituzioni e musei nazionali ed internazionali hanno già creato al loro interno un'area specifica all’arte dei nuovi media e organizzato mostre e centri di documentazione e di ricerca in tale settore. L’artista oggi non è più un semplice produttore di metafore. La sua non è una mera funzione simbolica all’interno della società. È viceversa un partecipatore attivo che interviene “direttamente” nei processi produttivi e sociali che lo circondano. È questa sensibilità al lavoro cooperativo, al saper intuire ed interagire con i processi sociali ed antropologici, oltre che tecnologici, mantenendo ben saldo di fronte a se il faro dei valori etici orientati al bene comune, anziché al profitto individuale, è questa la sensibilità e la priorità che la Scuola deve saper trasmettere ai propri studenti.

Le parole chiave della Scuola sono termini come relazione, cooperazione, interdisciplinareità, interazione, intercreatività, oppure comunicazione. La Scuola comprende il corso di laurea triennale di primo livello in "Arti Multimediali' ed ha come obiettivo di assicurare un'adeguata padronanza dei metodi e delle tecniche nell'ambito della ricerca artistica rivolta all'uso e alle applicazioni delle nuove tecnologie mediali della comunicazione. Il corso di laurea biennale in "Net Art e Culture Digitali' si impegna a fin che sia lo studente a personalizzare i propri obiettivi didattici e formativi, in collaborazione con i docenti sulla base di una multidisciplinarietà interconnessa che si pone come caratteristica imprescindibile del lavoro concettuale e tecnico di specializzazione e ricerca da costruirsi sulle aspettative, sulle competenze e sugli interessi degli studenti stessi. La Scuola comprende anche il centro di ricerca UCAN.

Settori di intervento:

Uno dei settori di sviluppo è stato quello di realtà virtuale, Net Art, istallazioni multimediali, e Aumented Reality [3] con una particolare attenzione, fino al 2005, per tecnologie come QR code, RFID, sensori Arduino, e altre tecnologie proiettate verso l'Augmented Reality.

Attività (ricerca/produzione/formazione/promozione):

Le attività formative nel corso del piano di studio relativo al Triennio in Arti Multimediali sono: Fotografia,Teoria e metodo dei mass media, Storia dell'arte contemporanea, Tecnologie e applicazioni digitali e Computer art. Tra le attività caratterizzanti ci sono: Culture digitali, Linguaggi multimediali, Sound