Tinguely Jean

Tratto da EduEDA
Jump to: navigation, search
Questo articolo è solo un abbozzo (stub). Se puoi contribuisci adesso a migliorarlo. - Per l'elenco completo degli stub, vedi la relativa categoria

Cognome Nome del personaggio seguito da un abstract di circa 3 righe di descrizione del personaggio

Didascalia immagine relativa al soggetto

Cognome Nome / Pseudonimo / Denominazione:

Biografia:

Sito web:

Poetica:

Opere:

Elenco esposizioni (anno, titolo, curatela, luogo, città):

File multimediali:

Video:

Audio:

Altro:

Augmented reality:

Latitudine:

Longitudine:

Link verso portali di augmented reality

Bibliografia:

Webliografia:

Note:


Tipo di scheda:

InteractiveResource

Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico Cultura Italia:

Soggetto (categoria, tags) a testo libero:

Voci correlate:

Jean Tinguely

Biografia

Tinguely Jean (Friburgo 1925 - Berna 1991):

E stato uno scultore svizzero, figlio di Charles Cèlestine e della Jeanne-Louise Tinguely Ruffiex. Un po dopo la sua nascita la sua famiglia si trasferisce a Basilea dove Tinguely frequenterà le scuole e troverà suo primo amore. Sin da giovane sfuggiva nei boschi per creare le sue prime opere, piccole macchine fatte da legno che si mettono in funzione con l'utilizzo del acqua movente.

Il 1941 inizia a lavorare come apprendista decoratore di vetrine ma due anni dopo viene licenziato per la sua impazienza. Poco dopo nel fine del 1944 inizia a lavorare come artigiano autonomo e frequenta corsi professionali di pittura e disegno e entra in contatto con gli artisti della scuola Bauhaus.[1]

Il 10 maggio 1951 sposa Eva Maria Aeppli che conosce durante i corsi a Basilea e nel 1952 vanno insieme a vivere a Parigi in un albergo dove Tinguely installa un'esposizione permanente con i suoi lavori.

Il 1954 la galleria Arnaud di Parigi inaugura la sua prima mostra. In quel periodo le sue opere erano sculture piccole realizzate con filo metallico.

Nel 1955 si sposta a un atelier nell'Impasse Ronsin dove conosce Constantin Brancusi e altri artisti.

Nel 1956 incontra Niki de Saint Phalle che era giovane artista, figlia di un banchiere, che nel 1971 la sua seconda moglie.

Opere

  • Fontana del carnevale (1977)

Si trova a Basilea, nella Theaterplatz, a poca distanza da una scultura di acciaio di Richard Serra (Intersections) e dalla Kunsthalle.

  • Fontana Jo Siffert (1984)

Questa opera è un omaggio di Tinguely a Friburgo, la cita natale dell' artista. è dedicata a un pilota svizzero di formula uno, Jo Siffert, che anche lui era nativo di Friburgo morto a un incidente in gara. L'opera si trova in una spianata erbosa non lontano dalla stazione dei treni.


Espace Jean Tinguely - Niki de Saint Phalle

Si trova a Friburgo (Svizzera). Creato dopo la morte dell'artista attraverso la riconversione di un vecchio edificio industriale accoglie numerose opere di Tinguely e della moglie Niki. Accoglie inoltre numerosi documenti che illustrano la biografia dei due personaggi di particolare rilievo, la grande scultura intitolata "Retable de l'abondance occidentale et du mercantilisme totalitaire".


Meta-matic (1959)

Un esempio straordinario della poetica dell'artista che ha sempre coniugato l'arte cinetica con l'ironia. Una macchina di gettoni che dipinge automaticamente. Era abbastanza importante la partecipazione del pubblico che prima doveva procurarsi i gettoni dalla biglietteria e poi poteva mettere in azione la macchina. Il fruitore poteva cambiare anche il colore che si usava per dipingere.


Fontana Stravinsky (1983)

Si trova vicino al centro Pompidou di Parigi e si compone di 16 sculture animate dalla forza dell'acqua. La fontana rappresenta un omaggio alla vita del compositore russo Igor Stravinsky.Le sculture sono fatte d’alluminio, dipinte con colori vivi e dotate d’un motorino elettrico. Il suono che si produce dalla fontana evoca la musica e il movimento delle statue concede un incanto particolare all’opera.


Cyclop

Il Cyclop è una scultura gigantesca, che si trova nel comune di Milly la Foret vicino Parigi. Costruita il1969 l'enorme testa senza corpo (alta 22,5 m realizzata utilizzando 350 tonnellate di acciaio), è un'opera unica nel panorama artistico europeo. Visitarla significa esplorare il suo labirintico interno, costruita di piccoli e grandi meccanismi in continuo movimento. I rumori stridenti e melodiosi che produce sembrano essere canti d'uccelli. E posizionata nel mezzo della foresta ed e stata costruita quasi illegalmente. il Ciclope può essere visto come una scultura smisurata o come un esempio di arte figurativa.


Homage to New York ( 1960)

Jean Tinguely è stato chiesto nel 1960 di produrre un lavoro da svolgere nel giardino delle sculture del Museo di Arte Moderna di New York. In collaborazione con altri artisti / ingegneri, tra i quali Billy Klüver e Robert Rauschenberg, ha prodotto un meccanismo di auto-distruzione che ha eseguito per ventisette minuti durante una performance pubblica per gli ospiti invitati. Alla fine, il pubblico rassegna i resti della macchina per souvenir da portare a casa. Quest’omaggio all’energia di una città che continua a ricostruire se stesso di volta in volta è un meraviglioso esempio di diversi e talvolta contrastanti concezioni di artisti e ingegneri su come le macchine devono lavorare e come uno sforzo collaborativo presto in modo tale che prefigurava gli eventi organizzati da EAT -nonché un documento agli anni '60 con l’avvio degli happening e delle performance.


Chaos I (1974)

Chaos I è alto 30 metri, pesa 3 tonnellate, e in origine aveva dodici motori che operavano tredici funzioni individuali. Tinguely progettato l'opera d'arte di avere una personalità "Jekyll e Hyde", così i visitatori possono sperimentare. Essendo pacifico a prima vista, sembra che questa scultura cinetica è un ronzio, fracasso, sferragliante pezzo di spazzatura. Uno sguardo più attento, tuttavia, rivela il senso dell'umorismo e la fantasia del suo creatore. Chaos I è una meraviglia artistica e ingegnericha, ai bambini e agli adulti piace guardare i suoi diversi movimenti. Forme lollipop giganti volteggiano, gli ingranaggi si muovano, grandi sfere metalliche che salgono lentamente come un fusto, discesa e rotolano attraverso un arioso, tunnel filo. C'è così tanto da fare in un momento che è difficile catturare tutto.

Musei

Il Museo Tinguely viene inaugurato nel' 1996 dal' architetto Mario Botta e si trova a Basilea città qui l'artista passa tanti anni della sua vita. Il museo contiene la maggior raccolta al mondo delle opere di Tinguely. Dai i primi lavori che aveva fato da giovane fino le enormi macchine costruite più tardi nella vita dell'artista quasi tutto il percorso artistico è documentato in modo ricco e dettagliato. Nel museo inoltre ci sono opere di Aeppli e Saint Phalle le due donne che avuto l'artista, documenti biografici, come fotografie e lettere, e ci sono testi reperibili che chiariscono il percorso artistico di Tinguely , il suo contributo nel mondo ma anche il clima culturale nel quale lui operò.


Bibliografia

  • Popper Frank, L'arte cinetica, Einaudi, Torino, (1970)


Martore Paolo, Conservazione e arte cinetica. Temi per la riflessione, Aracne, Bologna, (2010)
Angela Vettese, Capire l'arte contemporanea, Allemandi, (2006)
Giorgina Bertolino, Saper vedere i movimenti artistici, MondadoriArte, (2008)


Enciclopedia dell'arte, Garzanti, (2002)

Sito web

http://www.tinguely.ch/en/museum_sammlung/jean_tinguely.html


Webliografia

http://www.fr.ch/mahf/fr/pub/index.htm

http://www.artcyclopedia.com/artists/tinguely_jean.html



Note:

  1. http://www.wikipedia.it