Vocali e valenze espressive

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==Argomento== Iconismo linguistico vocali con valenze espressive

Descrizione

Ogni singola vocale ha valenze espressive scoperte grazie alle ricerche del fonosinbolismo.

Queste ricerche si basano:

-Sulla componente gestuale

-Le analisi fonetiche focalizzate su elementi acustico-articolatori

-Le ricerche di laboratorio


A: FORZA E CALMA

Fondamentalmente la lingua è rilassata e adagiata. La prima formante si colloca a 500 Hz la seconda a 1250 Hz quindi è una vocale compatta e aperta. Le sue dimensioni sensoriali la rendono adatta a:

• Intensità sonora: cantare, vociare, abbaiare, chiasso, baraonda, boato, sparo. • Sinestesie di grandezza: grande, ampio, propagato, abbondanza, uragano, dilatato. • Maestà e superbia: sovrano, monarca, maestosità, magno, milantare, smangiasso. • Largo e piatto: piana, rada, campagna, piazza, panca, spianare, spalmare. • Volgarità: suffissi, accio, aglia, astro, volgare, sciatto, sgraziato. • Avidità e maraviglia: avido, vorace, rapace, incantato, mirabile, ammagliare, maga. • Calma: pace, ausa, tardo, pacato, fiacco.

E-I: MODERNITA’ Vocale chiusa, la lingua è posizionata in avanti e in alto le labbra sono ravvicinate, è una vocale tesa, la prima formante si colloca sui 250 Hz mentre la seconda sui 2700 Hz, acuta è una vocale diffusa. I e E hanno un’imitazione onomatopeica dei suoni acuti.



Le sue dimensioni sensoriali la rendono adatta a:

• Sinestesie di piccolezza • Sonorità attenuata: bisbiglio, brusio, tintinnio, lieve, flessibile, silenzio, zittire. • Reazioni del sorriso: euforia, riso, festa, divertimento, piacere, lirico, sensibile. • Quisquilie e inezie: quisquilie, piccinerie, vile, meschino, inetto, servile, nichilista. • Punte e spigoli: picco, spino, spillo, siringa, istrice, vipera, picchio, appuntito, irto. • Furbizia e malizia: genio, intelligenza, furberia, sofisma, capriccio, enigma, sveglio. • Puntigli e supplizi: aguzzino, bizze, invidia, ira, ironia, lite, isterico, ictus, fitta. • Luce e limpidezza: brillio, scintillio, livido, nitido, perla, zaffiro, iridescenza. • Elevatezza: spiritualità, paradiso, etere, altissimo, sire, principe, elisi. • Vicinanza intimità: intimi, vicini, stretti, adesso. • Dinamismo: brio, estro, freccia, fretta, vivido, sveglio, deciso, lesto.


O: GIOCOSA LA ROTONDITA’ Occupa posizione intermedia tre A e U. Come A si articola con la massima apertura della cavità orale come U un’ inizio di prolusione delle labbra che assumono forma circolare. La lingua è arrestata perciò è una vocale posteriore. Entrambe le formanti si collocano su una tonalità grave. Nella onomatopee alla O è affidato il compito di imitare rumori intensi o dal timbro rimbombante, emessi dalla percussione di oggetti cavi.

Le sue dimensioni sensoriali la rendono adatta a:

• Significati di grande: grosso, di vaste dimensioni, colosso, mastodonte, corposo Onore, gloria, orgoglio, barone, onore, decoro, maestoso, borioso, ambizioso. • Rotondità: circolo, corona, mondo, goccia, bocciolo, uovo, ovolo, bolla, noce. • Mondo infantile “pedomorfica” caratteristica infantili. • Forma arrotondata: occhio, testa, grande, guance, paffute. • Cavità primaria: pozzo, fossa, bocca, gola, boccone, orco, mostro, stregone. • Pesantezza e torpore: sosta, riposo, coma, idiota, ozioso, sciocco, allocco. • Bassifondi morali: rozzo, cafone, sporco, stronzo, bamboccio, buffone.

U: LUGUBRE Chiusura: si articola con un forte restringimento della cavità orale. Protrusione: le labbra protrudono, determinando una piccola apertura circolare ciò determina un ingrandimento della cavità di risonanza. Posteriorità: La lingua è arretrata nella parte posteriore della cavità orale. Gravità: le armoniche sono comprese nelle gamme basse. Nella onomatopee occupa l’area della sonorità bassa scura lugubre. È associata ai colori scuri, al nero, marrone, blu,evoca l’oscuro.



Le sue dimensioni sensoriali la rendono adatta a: • Basso, terrestre, mondo dei morti, ululo, mugugno, mugghio, sussurro, muto. • Sensazioni: angoscia, paura, sepoltura, loculo, paura, incubo, truce, bruto, lupo, baubau. • Il sacro e il rituale: Iupiter, larus, mostrum, purificare, putare. • Ottusità mentale: insulso, stupido, ottuso, citrullo, mammalucco. • Puzza e disgusto: putridume, marciume, puzza, putrido, unto, sputo, rutto, sudicio. • Turpitudine: lussuria, stupro, truffa, usura, giuda, bruto, puttana, dissoluto, subdolo. • Remoto nello spazio e nel tempo prefisso tedesco UR che connota antichissimo ecc.


Bibliografia

Fernando Dogana Le parole dell’Incanto FrancoAngeli Editore Segno-parola e segno-frase, in F. Albano Leoni et alii (a cura di), Ai limiti del linguaggio. Vaghezza, significato e storia, Laterza, Roma-Bari 1998, pp. 111-125 G. BASILE, 2001, Le parole nella mente. Relazioni semantiche e struttura del lessico, Milano, Franco Angeli. I. CHIARI, 2002, Ridondanza e linguaggio. Un principio costitutivo delle lingue, Prefazione di T. DE MAURO, Roma, Carocci.


Webliografia

http://siba2.unile.it/ese/issues/6/197/PsychvVn8p13.pdf http://jekyll.sissa.it/jekyll_comm/commenti/commenti04_02.htm - 28k http://www.aniat.org/.../Archivio_Universit%E0_file/ Anno_accademico_2002-2003_file/Psicologia%20generale.doc http://siba2.unile.it/ese/issues/6/63/PsychvIIIn4-5p57.pdf