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'''Ogino Knauss''' Collettivo italiano video-attivista che si occupa di documentare e narrare la trasformazione degli spazi urbani. <br>
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Nato come Laboratorio di Cinema Mutante, allo scopo di portare la produzione cinematografica ad una dimensione performativa, dal 2006 lavora a Berlino.
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[[Immagine:oginoknaus.jpg|right|frame|. Logo di Ogino Knauss]]
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<table width="14%" height="29" border="1" align="right" cellpadding="2" bordercolor="#aaaaaa" bgcolor="#ffffff">
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==Cognome Nome / Pseudonimo / Denominazione:==
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Ogino Knauss
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==Biografia:==
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Ogino Knauss è un collettivo di videomaker attivo dal 1995.
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Fondato a Firenze da [[Tripodi Lorenzo | Lorenzo Tripodi]]( architetto, urbanista e film maker, ha fondato nel 1995 il collettivo artistico Ogino Knauss con il quale si occupa di new media e psicogeografie, attraverso opere video e performative. Ha sviluppa un percorso di ricerca su temi urbani e sui più recenti linguaggi audiovisivi. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Firenze. Si occupa di trasformazione e conflitti dello spazio pubblico, dei processi di produzione e trasformazione delle immagini nel contesto urbano e periferico. Vive e lavora a Berlino dal 2006.) [[Conti Manuela | Manuela Conti]] e Michele Lancuba, studia la trasformazione del paesaggio urbano e mediatico, attuando un percorso di ricerca che predilige l’utilizzo dei linguaggi audiovisivi. I temi e i conflitti delle città si legano, nei suoi interventi artistici, ai processi di produzione dell’immagine.<br>
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Dal 2008 il gruppo risiede a Berlino e produce cortometraggi, vj sets, documentari ed installazioni, sperimentando pratiche innovative della comunicazione.<br>
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Nei progetti più recenti l’attenzione del collettivo si è concentrata sui mutamenti degli ambienti urbani e periferici a seguito della globalizzazione.
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Esplorazioni urbane sono avvenute a Firenze, Riccione, Berlino, New York, Roma, Milano, Amsterdam, Salonicco, La Habana, Mosca, ed hanno portato ad azioni
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performative o installazioni. I video realizzati nelle diverse città sono stati raccolti nel progetto antologico ''[[Triplicity]]'', pubblicato sottoforma di libro interattivo + DVD  da [http://www.avrec.org/ AVrec].<br>
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Gli Ogino Knauss sono in costante ricerca di spazi creativi, spesso non convenzionali, per confrontarsi, come i centri culturali, spazi pubblici, temporanee zone occupate, gallerie d'arte, festival, piste da ballo. Hanno collaborato o suonato sessioni dal vivo, tra gli altri, con: Autechre, Autobam, Vladislav Delay, DJ Ultracore, Masami Akita e Zbigniew Karkowski, [[Otolab]], OTK, Rich Medina, Terre Thaemlitz.<br>
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Parallelemente alla ricerca sperimentale, Ogino Knauss lavora anche su un'attività archivistica circa le azioni, i movimenti e i conflitti del mondo urbano, in collaborazione con le reti impegnate e le istituzioni come il [[Network Internazionale per la Ricerca Urbana e l'Azione]], il Dipartimento d Urbanistica e Pianificazione Territoriale dell'Università di Firenze, la [[Fondazione Giovanni Michelucci]], il [[ Cartografia Resistente | Workshop Cartografia Resistente]].
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==Sito web:==
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http://www.oginoknauss.org
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==Poetica:==
 
== Lorenzo Tripodi ==
 
== Lorenzo Tripodi ==
 
Evitando tutte le cose già scritte su di lui su questo sito, ho ricercato su internet tutti i suoi articoli e ho deciso di riportare le frasi che che mi hanno colpito di più. ''...Perdersi è una preziosa possibilità, che stiamo forse perdendo. Spersi in un sovraccarico di informazioni, di istruzioni per un uso di cui abbiamo forse dimenticato il senso, il Perdersi non è forse un modo possible di ritrovarsi?..'' ''Abitiamo sempre più strade, piazze, parchi pubblici nel reale e al contempo consumiamo spazi virtuali nel cellulare, GPS e nella TV su grande schermo. Il concetto di pubblico e privato, di scala e di percezione dello spazio reale trasmigrano in un flusso di informazioni visive e sonore mediate da strumentazioni digitali. Questo passaggio di scala è tanto più evidente nelle grandi manifestazioni spettacolari...La strumentazione digitale è quindi diventata parte integrante della vita sociale e utilizza un linguaggio ludico e attraente, che secondo Postman [Postman N.,(1985) Amusing ourselves to death], opacizza e sovverte il valore dello spazio pubblico e la coscienza critica dei soggetti...'' ''...Chi detiene quindi il controllo su internet? Chi governa la maniera in cui si sviluppa la nuova frontiera elettronica?..Ma è anche vero che allo stato attuale, rispetto all’attitudine totalitaria di molti stati che contestano il controllo Americano, esso è quello che sembra garantire meglio la sopravvivenza della filosofia libertaria che ha sempre animato i pionieri della rete e che ne ha fatto anche un territorio unico di sperimentazione sull’autorganizzazione orizzontale...'' ''  oggi l’essenza della vita urbana sembra risiedere soprattutto nella connettività, nell’esposizione al vertiginoso scorrere dei flussi di dati, nell’accessibilità'' ''…Lo spazio urbano è ‘innervato’ di dispositivi che rilevano comportamenti umani e li trasformano in dati…'' ''…Dal mondo della ricerca sociale alla produzione artistica, dall’attivismo politico alla ricerca di mercato, cresce l’urgenza manifesta di cartografare i territori a venire dell’universo digitale…'' Queste frasi hanno suggerito un pensiero già esistente in me, stiamo lentamente digitalizzando le nostre emozioni, in nostri errori, dovuti da una società che si costruisce e si evolve verso una direzione tecnologica di globalizzazione. Siamo immersi nella facile tecnologia, ma se si utilizza quest’ultima rimanendo umani e non schiavi di essa si possono creare ottime istallazioni e performance creando cosi un perfetto ibrido tra artista(essere umano) e macchina (costrutto dell’essere umano per semplificare o creare nuovi percorsi). Il problema più grave è tutta quella gente che ostenta la tecnologia o perché la considera un male o perché la considera un sinonimo di pigrizia. Ancorati al passato hanno paura di ciò che non conoscono. Nel campo urbano abbiamo abitualmente sotto gli occhi istallazioni create da visual designer, in maniera molto moderata qui in Italia, esponenzialmente maggiore all’estero. Paesi come Germania, Giappone, America, Cina, Iran sono da anni immersi in questo nuova forma d arte. (Non mi meraviglio che l OginoKnauss  si sia spostato a Berlino per quanto è attiva con performance in tutto il mondo). L'unico aspetto negativo della tecnologia è che per la maggiore è controllato da pochi creando una falsa illusione di libertà virtuale, dato che i poteri forti, tramite tutti gli apparecchi tecnologici esistenti (pc ,telefono più semplicemente internet, gps )possono controllare le informazioni i tuoi spostamenti e quindi hanno un controllo totale dei tuoi movimenti e che con l'avvento dei social anche delle tue emozioni. L’ignoranza nel corretto utilizzo della tecnologia, dunque ci rende tutti dei pedoni, con in mano la possibilità comunque di poter mangiare re e regina, se decidiamo di sfruttare le nostre mosse e “skills” in maniera intelligente. Cosa succederebbe se noi fossimo pedoni e non pedine? Si otterrebbe uno stallo tecnologico motivo portante, per altro, di un progetto a fumetti che sto realizzando. I potenti non possono divulgare tutta la tecnologia fin quando non avranno un pubblico completamente vuoto. Questo aspetto negativo è un arma a doppio taglio dato che se tutti sapessero come si utilizza per esempio un pc e non si limitassero all’utilizzo classico, che sempre di più viene imposto, potremmo ribaltare le sorti dell’ordine attuale comodamente seduti sul divano. Cambiare uno status quo che ci sta rendendo sempre piu macchine e meno esseri umani. Un'altra forma d'arte visiva che anche l'OginoKnauss ha studiato da vicino è il graffitismo. In questo caso direi che ben 32000 anni fa(grotta di Cheveut) gia si parlava di "arredare" e decorare l'ambiente  un caso che sia resistito fino ad oggi evolvendosi in maniera sproporzionata; io direi una necessità dovuta da un sistema che in mille maniere cerca di privatizzare e monetizzare sull'arte. Dunque i visual designer e i writer nel futuro prossimo potrebbero formare una accoppiata vincente per il decoro di queste grige e spente città , o addirittura essere la stessa persona e non due entità distinte e separate .
 
Evitando tutte le cose già scritte su di lui su questo sito, ho ricercato su internet tutti i suoi articoli e ho deciso di riportare le frasi che che mi hanno colpito di più. ''...Perdersi è una preziosa possibilità, che stiamo forse perdendo. Spersi in un sovraccarico di informazioni, di istruzioni per un uso di cui abbiamo forse dimenticato il senso, il Perdersi non è forse un modo possible di ritrovarsi?..'' ''Abitiamo sempre più strade, piazze, parchi pubblici nel reale e al contempo consumiamo spazi virtuali nel cellulare, GPS e nella TV su grande schermo. Il concetto di pubblico e privato, di scala e di percezione dello spazio reale trasmigrano in un flusso di informazioni visive e sonore mediate da strumentazioni digitali. Questo passaggio di scala è tanto più evidente nelle grandi manifestazioni spettacolari...La strumentazione digitale è quindi diventata parte integrante della vita sociale e utilizza un linguaggio ludico e attraente, che secondo Postman [Postman N.,(1985) Amusing ourselves to death], opacizza e sovverte il valore dello spazio pubblico e la coscienza critica dei soggetti...'' ''...Chi detiene quindi il controllo su internet? Chi governa la maniera in cui si sviluppa la nuova frontiera elettronica?..Ma è anche vero che allo stato attuale, rispetto all’attitudine totalitaria di molti stati che contestano il controllo Americano, esso è quello che sembra garantire meglio la sopravvivenza della filosofia libertaria che ha sempre animato i pionieri della rete e che ne ha fatto anche un territorio unico di sperimentazione sull’autorganizzazione orizzontale...'' ''  oggi l’essenza della vita urbana sembra risiedere soprattutto nella connettività, nell’esposizione al vertiginoso scorrere dei flussi di dati, nell’accessibilità'' ''…Lo spazio urbano è ‘innervato’ di dispositivi che rilevano comportamenti umani e li trasformano in dati…'' ''…Dal mondo della ricerca sociale alla produzione artistica, dall’attivismo politico alla ricerca di mercato, cresce l’urgenza manifesta di cartografare i territori a venire dell’universo digitale…'' Queste frasi hanno suggerito un pensiero già esistente in me, stiamo lentamente digitalizzando le nostre emozioni, in nostri errori, dovuti da una società che si costruisce e si evolve verso una direzione tecnologica di globalizzazione. Siamo immersi nella facile tecnologia, ma se si utilizza quest’ultima rimanendo umani e non schiavi di essa si possono creare ottime istallazioni e performance creando cosi un perfetto ibrido tra artista(essere umano) e macchina (costrutto dell’essere umano per semplificare o creare nuovi percorsi). Il problema più grave è tutta quella gente che ostenta la tecnologia o perché la considera un male o perché la considera un sinonimo di pigrizia. Ancorati al passato hanno paura di ciò che non conoscono. Nel campo urbano abbiamo abitualmente sotto gli occhi istallazioni create da visual designer, in maniera molto moderata qui in Italia, esponenzialmente maggiore all’estero. Paesi come Germania, Giappone, America, Cina, Iran sono da anni immersi in questo nuova forma d arte. (Non mi meraviglio che l OginoKnauss  si sia spostato a Berlino per quanto è attiva con performance in tutto il mondo). L'unico aspetto negativo della tecnologia è che per la maggiore è controllato da pochi creando una falsa illusione di libertà virtuale, dato che i poteri forti, tramite tutti gli apparecchi tecnologici esistenti (pc ,telefono più semplicemente internet, gps )possono controllare le informazioni i tuoi spostamenti e quindi hanno un controllo totale dei tuoi movimenti e che con l'avvento dei social anche delle tue emozioni. L’ignoranza nel corretto utilizzo della tecnologia, dunque ci rende tutti dei pedoni, con in mano la possibilità comunque di poter mangiare re e regina, se decidiamo di sfruttare le nostre mosse e “skills” in maniera intelligente. Cosa succederebbe se noi fossimo pedoni e non pedine? Si otterrebbe uno stallo tecnologico motivo portante, per altro, di un progetto a fumetti che sto realizzando. I potenti non possono divulgare tutta la tecnologia fin quando non avranno un pubblico completamente vuoto. Questo aspetto negativo è un arma a doppio taglio dato che se tutti sapessero come si utilizza per esempio un pc e non si limitassero all’utilizzo classico, che sempre di più viene imposto, potremmo ribaltare le sorti dell’ordine attuale comodamente seduti sul divano. Cambiare uno status quo che ci sta rendendo sempre piu macchine e meno esseri umani. Un'altra forma d'arte visiva che anche l'OginoKnauss ha studiato da vicino è il graffitismo. In questo caso direi che ben 32000 anni fa(grotta di Cheveut) gia si parlava di "arredare" e decorare l'ambiente  un caso che sia resistito fino ad oggi evolvendosi in maniera sproporzionata; io direi una necessità dovuta da un sistema che in mille maniere cerca di privatizzare e monetizzare sull'arte. Dunque i visual designer e i writer nel futuro prossimo potrebbero formare una accoppiata vincente per il decoro di queste grige e spente città , o addirittura essere la stessa persona e non due entità distinte e separate .
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==Opere:==
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* [[Triplicity]] (2000/2005) Presentato come un live set a Firenze, Roma, Bruxelles, Venezia, Scandicci, La Habana, Parma, Rotterdam e come installazione alla mostra “Empowerment Cantiere Italia” a Genova,[http://3plicity.avrec.org/3plicity.html Triplicity]  è un progetto antologico e performance audio-visuale che raccoglie le esplorazioni urbane del collettivo.  Triplicity è stata anche una mostra multimediale presentata al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Roma, gennaio 2006, che ha mostrato i diversi risultati del progetto.
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* [[Eur_extreme_urban_ratio]] (2001) Un live-media set basato sulla deriva critica attraverso Firenze, eseguito in diverse città. EUR è diventato il prototipo per una ricerca spaziale cognitiva attraverso i media digitali e l'azione performativa.
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* [[K-frame]]
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* [[Urban_skin]] (2006/2008) Documentario sviluppato attraverso valutazioni fotografiche e registrazioni audio. E 'stato presentato come un live media set e a Venezia come mostra multimediale.
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* [[Avrec]]
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* [[Dock-k-code]]
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* [[Re:centeringperiphery]]
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* [[Treplot (k-frame01)]]
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Opere video:
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* 2008 [[Doble forza]] (Digital Video, color, 30min) [http://www.oginoknauss.org/#/productions/doble-forza Film documentario] (30', col., DV)  sulla città di Alamar.
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* 2005 ''Quantize This'' (12’, col, DV)
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* 2003 ''Michelucci S-8'' (24’, B/N –col, DV-8mm)
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* 2001 ''Extreme Urban Ratio-Sum.'' Florence (20’, col, DV)
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* 1998 ''Kinkaleri-Super ('' 20’, col, Betacam)
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* 1997 ''Box for Micro. Esperimento italiano''  (10’, col, 35mm)
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* 1996 ''Speedy C'' (10’, col. Hi8)
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==Elenco esposizioni:==
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* 2008/07 ''Città al muro,'' live performance, Trento (ITA)
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* 2008/05 ''Re:centering periphery'', Live performance, Berlino, DE
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* 2007/11 Cimatics AV Festival, ''Urban Skin'', live media performance, Brussels, BE
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* 2006/09 Spectacle City exhibition, NAI, ''Triplicity'', live media performance, Rotterdam, NL
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* 2006/04 Novena Biennal de la Habana. Int/Ext La Habana-Alamar, La Havana CUBA
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* 2006/01 Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Università la Sapienza, Process:''triplicity, multimedia anthological exhibition'', Roma, IT
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* 2005/09 Video Dance Festival, ''Substitute City'' live media performance, Thessaloniki, GR
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* 2005/08 Stubnitz Cultural Center. ''Doc-k-cod'' (with Ooff-Ouro), live media performance, Amsterdam, NL
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* 2005/04 Domus Review Circular. Installazione ''Quantize This video'', Milan IT
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* 2004/08 Plein Open Air. ''Triplicity'' live media performance Bruxelles, BE. Presentato anche in differenti versioni a Scandicci, IT; Montevarchi, IT; Univ. La Sapienza,Roma, IT; Palazzo dei congressi, Roma, IT; Fabbrica del Vapore, Milano, IT; la Havana, CUBA etc.
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* 2003/10 Sonicity Festival. ''Equilibratura Elettronica'' (con Masami Akita and Zbigniew Karkowsky), live media performance, Rome IT (pubblicato come DVD da AVrecords, 2005)
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* 2003/01 Netmage 03.  ''Les gamas n’existent pas'', live media performance, Bologna, IT
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* 2002/07 Riccione TTVV.  Italian Landscape, live media performance Riccione, IT. Presentato anche alla Fondazione Michelangelo Pistoletto 2004, Biella, IT
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* 2002/10 Italian Live Media Contest.  VJ-set  Milano, IT
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* 2001/12 ''Netmage 02''. EUR, live media performance, Bologna. Presentato anche a Batofar Cerche l’Italie, Paris, FR; Teatro Studio Scandicci; Firenze, IT; TPO Teatro Polivalente occupato, Bologna, IT; Batik, Perugia, IT;  Video festival Lecce, IT;
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* 2000/03 Magazzini d’Arte Contemporanea, FAC, VJ-set , Firenze, IT
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* 2000/04 Second Italian Vj Convention, ''VJ-set Link'', Bologna IT
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* 1999/07 Festival Garonne / ''Hyperfilm'', live media performance, Toulouse FR
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* 1999/05 Pecci Contemporary Art Museum,  ''Hyperfilm 1 – The hunt'', video installation Prato, IT
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* 1999/04 First Italian Vj Convention, ''VJ-set Link'', Bologna, IT
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* 1998/11 Link TV, VJ-set Bologna, IT
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* 1998_07 Fiction Overdose Festival, Off line TV, VJ-set,  Forte Prenestino, Roma, IT
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* 1998_06 ''Hackit 98'' –First Hackers convention in Italy Boicoop TV, Street television, Florence IT
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* 1996_06 ''La Musa Tecnologica'', Slow-T Machine video installation, San Benedetto del Tronto, IT
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==File multimediali:==
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'''Video:'''
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*  [http://vimeo.com/11874074 Intervista con Mikhail Nemtov] estratto video
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==Augmented reality:==
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==Bibliografia:==
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* ''Triplicity'', Firenze, Avrec, 2005 (Book+DVD-rom)
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* ''Equilibratura Elettronica'', Firenze, Avrec, 2005 (DVD)
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==Webliografia:==
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* http://www.luxflux.org/n15/partiture1.htm
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* [https://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:QySms26MHjcJ:www.raethiarealestate.it/allegati/moskonstruct_exhibition.pdf+&hl=en&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESjoLDvoO18y7ncZiw6J-ezkjD2YPbRjRvkK2MDNv0hCrop7nq3IHR5K0hIkVySWqJ7mPj2rSuwW2V2rsY8qK_5N51PZpdp1MucOX9jdyWvQKcGSLi422Z2fr8vpf-hqK3XbmJwj&sig=AHIEtbRhgjjfhUNxbGl6DRUGnZjWWP8h1g Progetto dedicato alla promozione e al recupero dell’architettura costruttivista a Mosca].
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* http://www.bellariafilmfestival.org/dett_film_archivio-2008-23-1.html
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==Note:==
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<references  />
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Ogino Knauss ha curato il  graphic design dei seguenti libri collettivi:
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* ''INURA,The Contested metropolis. Six Cities at the beginning of 21st Century'', Basel, Birkhauser, 2004.
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* Paba, G.,(ed.),''Insurgent city. Racconti e geografie di un’altra Firenze'', Media Print, Livorno, 2002.
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==Tipo di scheda:==
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InteractiveResource
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==Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico [http://www.culturaitalia.it/opencms/export/sites/culturaitalia/attachments/thesaurus/4.3/thesaurus_4.3.0.skos.xml Cultura Italia]:==
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[http://culturaitalia.it/pico/thesaurus/4.1#artisti Artisti]
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==Soggetto (categoria, tags) a testo libero:==
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==Voci correlate:==
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[[Tripodi Lorenzo | Lorenzo Tripodi]], [[Triplicity]], [[ Cartografia Resistente | Workshop Cartografia Resistente]]
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[[categoria:scheda]]
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[[categoria:Ogino Knauss]]
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[[categoria:1995 d.c.]]
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[[categoria:Italia]]
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[[categoria:Firenze]]
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[[categoria:Europa]]
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[[categoria:Precursori]]
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[[categoria:Happening]]
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[[categoria:PRT2012]]

Revisione 20:09, 1 Mar 2015

Ogino Knauss Collettivo italiano video-attivista che si occupa di documentare e narrare la trasformazione degli spazi urbani.
Nato come Laboratorio di Cinema Mutante, allo scopo di portare la produzione cinematografica ad una dimensione performativa, dal 2006 lavora a Berlino.

. Logo di Ogino Knauss

Cognome Nome / Pseudonimo / Denominazione:

Ogino Knauss

Biografia:

Ogino Knauss è un collettivo di videomaker attivo dal 1995. Fondato a Firenze da Lorenzo Tripodi( architetto, urbanista e film maker, ha fondato nel 1995 il collettivo artistico Ogino Knauss con il quale si occupa di new media e psicogeografie, attraverso opere video e performative. Ha sviluppa un percorso di ricerca su temi urbani e sui più recenti linguaggi audiovisivi. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Firenze. Si occupa di trasformazione e conflitti dello spazio pubblico, dei processi di produzione e trasformazione delle immagini nel contesto urbano e periferico. Vive e lavora a Berlino dal 2006.) Manuela Conti e Michele Lancuba, studia la trasformazione del paesaggio urbano e mediatico, attuando un percorso di ricerca che predilige l’utilizzo dei linguaggi audiovisivi. I temi e i conflitti delle città si legano, nei suoi interventi artistici, ai processi di produzione dell’immagine.
Dal 2008 il gruppo risiede a Berlino e produce cortometraggi, vj sets, documentari ed installazioni, sperimentando pratiche innovative della comunicazione.
Nei progetti più recenti l’attenzione del collettivo si è concentrata sui mutamenti degli ambienti urbani e periferici a seguito della globalizzazione. Esplorazioni urbane sono avvenute a Firenze, Riccione, Berlino, New York, Roma, Milano, Amsterdam, Salonicco, La Habana, Mosca, ed hanno portato ad azioni performative o installazioni. I video realizzati nelle diverse città sono stati raccolti nel progetto antologico Triplicity, pubblicato sottoforma di libro interattivo + DVD da AVrec.
Gli Ogino Knauss sono in costante ricerca di spazi creativi, spesso non convenzionali, per confrontarsi, come i centri culturali, spazi pubblici, temporanee zone occupate, gallerie d'arte, festival, piste da ballo. Hanno collaborato o suonato sessioni dal vivo, tra gli altri, con: Autechre, Autobam, Vladislav Delay, DJ Ultracore, Masami Akita e Zbigniew Karkowski, Otolab, OTK, Rich Medina, Terre Thaemlitz.
Parallelemente alla ricerca sperimentale, Ogino Knauss lavora anche su un'attività archivistica circa le azioni, i movimenti e i conflitti del mondo urbano, in collaborazione con le reti impegnate e le istituzioni come il Network Internazionale per la Ricerca Urbana e l'Azione, il Dipartimento d Urbanistica e Pianificazione Territoriale dell'Università di Firenze, la Fondazione Giovanni Michelucci, il Workshop Cartografia Resistente.

Sito web:

http://www.oginoknauss.org

Poetica:

Lorenzo Tripodi

Evitando tutte le cose già scritte su di lui su questo sito, ho ricercato su internet tutti i suoi articoli e ho deciso di riportare le frasi che che mi hanno colpito di più. ...Perdersi è una preziosa possibilità, che stiamo forse perdendo. Spersi in un sovraccarico di informazioni, di istruzioni per un uso di cui abbiamo forse dimenticato il senso, il Perdersi non è forse un modo possible di ritrovarsi?.. Abitiamo sempre più strade, piazze, parchi pubblici nel reale e al contempo consumiamo spazi virtuali nel cellulare, GPS e nella TV su grande schermo. Il concetto di pubblico e privato, di scala e di percezione dello spazio reale trasmigrano in un flusso di informazioni visive e sonore mediate da strumentazioni digitali. Questo passaggio di scala è tanto più evidente nelle grandi manifestazioni spettacolari...La strumentazione digitale è quindi diventata parte integrante della vita sociale e utilizza un linguaggio ludico e attraente, che secondo Postman [Postman N.,(1985) Amusing ourselves to death], opacizza e sovverte il valore dello spazio pubblico e la coscienza critica dei soggetti... ...Chi detiene quindi il controllo su internet? Chi governa la maniera in cui si sviluppa la nuova frontiera elettronica?..Ma è anche vero che allo stato attuale, rispetto all’attitudine totalitaria di molti stati che contestano il controllo Americano, esso è quello che sembra garantire meglio la sopravvivenza della filosofia libertaria che ha sempre animato i pionieri della rete e che ne ha fatto anche un territorio unico di sperimentazione sull’autorganizzazione orizzontale... oggi l’essenza della vita urbana sembra risiedere soprattutto nella connettività, nell’esposizione al vertiginoso scorrere dei flussi di dati, nell’accessibilità …Lo spazio urbano è ‘innervato’ di dispositivi che rilevano comportamenti umani e li trasformano in dati… …Dal mondo della ricerca sociale alla produzione artistica, dall’attivismo politico alla ricerca di mercato, cresce l’urgenza manifesta di cartografare i territori a venire dell’universo digitale… Queste frasi hanno suggerito un pensiero già esistente in me, stiamo lentamente digitalizzando le nostre emozioni, in nostri errori, dovuti da una società che si costruisce e si evolve verso una direzione tecnologica di globalizzazione. Siamo immersi nella facile tecnologia, ma se si utilizza quest’ultima rimanendo umani e non schiavi di essa si possono creare ottime istallazioni e performance creando cosi un perfetto ibrido tra artista(essere umano) e macchina (costrutto dell’essere umano per semplificare o creare nuovi percorsi). Il problema più grave è tutta quella gente che ostenta la tecnologia o perché la considera un male o perché la considera un sinonimo di pigrizia. Ancorati al passato hanno paura di ciò che non conoscono. Nel campo urbano abbiamo abitualmente sotto gli occhi istallazioni create da visual designer, in maniera molto moderata qui in Italia, esponenzialmente maggiore all’estero. Paesi come Germania, Giappone, America, Cina, Iran sono da anni immersi in questo nuova forma d arte. (Non mi meraviglio che l OginoKnauss si sia spostato a Berlino per quanto è attiva con performance in tutto il mondo). L'unico aspetto negativo della tecnologia è che per la maggiore è controllato da pochi creando una falsa illusione di libertà virtuale, dato che i poteri forti, tramite tutti gli apparecchi tecnologici esistenti (pc ,telefono più semplicemente internet, gps )possono controllare le informazioni i tuoi spostamenti e quindi hanno un controllo totale dei tuoi movimenti e che con l'avvento dei social anche delle tue emozioni. L’ignoranza nel corretto utilizzo della tecnologia, dunque ci rende tutti dei pedoni, con in mano la possibilità comunque di poter mangiare re e regina, se decidiamo di sfruttare le nostre mosse e “skills” in maniera intelligente. Cosa succederebbe se noi fossimo pedoni e non pedine? Si otterrebbe uno stallo tecnologico motivo portante, per altro, di un progetto a fumetti che sto realizzando. I potenti non possono divulgare tutta la tecnologia fin quando non avranno un pubblico completamente vuoto. Questo aspetto negativo è un arma a doppio taglio dato che se tutti sapessero come si utilizza per esempio un pc e non si limitassero all’utilizzo classico, che sempre di più viene imposto, potremmo ribaltare le sorti dell’ordine attuale comodamente seduti sul divano. Cambiare uno status quo che ci sta rendendo sempre piu macchine e meno esseri umani. Un'altra forma d'arte visiva che anche l'OginoKnauss ha studiato da vicino è il graffitismo. In questo caso direi che ben 32000 anni fa(grotta di Cheveut) gia si parlava di "arredare" e decorare l'ambiente un caso che sia resistito fino ad oggi evolvendosi in maniera sproporzionata; io direi una necessità dovuta da un sistema che in mille maniere cerca di privatizzare e monetizzare sull'arte. Dunque i visual designer e i writer nel futuro prossimo potrebbero formare una accoppiata vincente per il decoro di queste grige e spente città , o addirittura essere la stessa persona e non due entità distinte e separate .


Opere:

  • Triplicity (2000/2005) Presentato come un live set a Firenze, Roma, Bruxelles, Venezia, Scandicci, La Habana, Parma, Rotterdam e come installazione alla mostra “Empowerment Cantiere Italia” a Genova,Triplicity è un progetto antologico e performance audio-visuale che raccoglie le esplorazioni urbane del collettivo. Triplicity è stata anche una mostra multimediale presentata al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Roma, gennaio 2006, che ha mostrato i diversi risultati del progetto.
  • Eur_extreme_urban_ratio (2001) Un live-media set basato sulla deriva critica attraverso Firenze, eseguito in diverse città. EUR è diventato il prototipo per una ricerca spaziale cognitiva attraverso i media digitali e l'azione performativa.
  • K-frame
  • Urban_skin (2006/2008) Documentario sviluppato attraverso valutazioni fotografiche e registrazioni audio. E 'stato presentato come un live media set e a Venezia come mostra multimediale.
  • Avrec
  • Dock-k-code
  • Re:centeringperiphery
  • Treplot (k-frame01)

Opere video:

  • 2008 Doble forza (Digital Video, color, 30min) Film documentario (30', col., DV) sulla città di Alamar.
  • 2005 Quantize This (12’, col, DV)
  • 2003 Michelucci S-8 (24’, B/N –col, DV-8mm)
  • 2001 Extreme Urban Ratio-Sum. Florence (20’, col, DV)
  • 1998 Kinkaleri-Super ( 20’, col, Betacam)
  • 1997 Box for Micro. Esperimento italiano (10’, col, 35mm)
  • 1996 Speedy C (10’, col. Hi8)

Elenco esposizioni:

  • 2008/07 Città al muro, live performance, Trento (ITA)
  • 2008/05 Re:centering periphery, Live performance, Berlino, DE
  • 2007/11 Cimatics AV Festival, Urban Skin, live media performance, Brussels, BE
  • 2006/09 Spectacle City exhibition, NAI, Triplicity, live media performance, Rotterdam, NL
  • 2006/04 Novena Biennal de la Habana. Int/Ext La Habana-Alamar, La Havana CUBA
  • 2006/01 Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Università la Sapienza, Process:triplicity, multimedia anthological exhibition, Roma, IT
  • 2005/09 Video Dance Festival, Substitute City live media performance, Thessaloniki, GR
  • 2005/08 Stubnitz Cultural Center. Doc-k-cod (with Ooff-Ouro), live media performance, Amsterdam, NL
  • 2005/04 Domus Review Circular. Installazione Quantize This video, Milan IT
  • 2004/08 Plein Open Air. Triplicity live media performance Bruxelles, BE. Presentato anche in differenti versioni a Scandicci, IT; Montevarchi, IT; Univ. La Sapienza,Roma, IT; Palazzo dei congressi, Roma, IT; Fabbrica del Vapore, Milano, IT; la Havana, CUBA etc.
  • 2003/10 Sonicity Festival. Equilibratura Elettronica (con Masami Akita and Zbigniew Karkowsky), live media performance, Rome IT (pubblicato come DVD da AVrecords, 2005)
  • 2003/01 Netmage 03. Les gamas n’existent pas, live media performance, Bologna, IT
  • 2002/07 Riccione TTVV. Italian Landscape, live media performance Riccione, IT. Presentato anche alla Fondazione Michelangelo Pistoletto 2004, Biella, IT
  • 2002/10 Italian Live Media Contest. VJ-set Milano, IT
  • 2001/12 Netmage 02. EUR, live media performance, Bologna. Presentato anche a Batofar Cerche l’Italie, Paris, FR; Teatro Studio Scandicci; Firenze, IT; TPO Teatro Polivalente occupato, Bologna, IT; Batik, Perugia, IT; Video festival Lecce, IT;
  • 2000/03 Magazzini d’Arte Contemporanea, FAC, VJ-set , Firenze, IT
  • 2000/04 Second Italian Vj Convention, VJ-set Link, Bologna IT
  • 1999/07 Festival Garonne / Hyperfilm, live media performance, Toulouse FR
  • 1999/05 Pecci Contemporary Art Museum, Hyperfilm 1 – The hunt, video installation Prato, IT
  • 1999/04 First Italian Vj Convention, VJ-set Link, Bologna, IT
  • 1998/11 Link TV, VJ-set Bologna, IT
  • 1998_07 Fiction Overdose Festival, Off line TV, VJ-set, Forte Prenestino, Roma, IT
  • 1998_06 Hackit 98 –First Hackers convention in Italy Boicoop TV, Street television, Florence IT
  • 1996_06 La Musa Tecnologica, Slow-T Machine video installation, San Benedetto del Tronto, IT

File multimediali:

Video:

Augmented reality:

Bibliografia:

  • Triplicity, Firenze, Avrec, 2005 (Book+DVD-rom)
  • Equilibratura Elettronica, Firenze, Avrec, 2005 (DVD)

Webliografia:

Note:


Ogino Knauss ha curato il graphic design dei seguenti libri collettivi:

  • INURA,The Contested metropolis. Six Cities at the beginning of 21st Century, Basel, Birkhauser, 2004.
  • Paba, G.,(ed.),Insurgent city. Racconti e geografie di un’altra Firenze, Media Print, Livorno, 2002.

Tipo di scheda:

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Soggetto (categoria) da Thesaurus Pico Cultura Italia:

Artisti

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Voci correlate:

Lorenzo Tripodi, Triplicity, Workshop Cartografia Resistente