Animazione di oggetti

Tratto da EduEDA
Jump to: navigation, search

Argomento:

Animazione di oggetti


Descrizione:

Con il termine animazione di oggetti ci riferiamo alle animazioni che riguardano pupazzi animati realizzati con argilla plastilina etc. questo tipo di animazione comprende gli aspetti del filmaking molto simili a quelli che richiedono nella lavorazione dei film dal vivo. Infatti nelle animazioni di oggetti, l’illuminazione, il movimento della macchina da presa, l’obbiettivo, la profondità di campo e i rapporti spaziali non sono virtuali, come nei disegni animati, ma reali come nei film con attori veri. Per realizzare questo tipo di animazione si prende il nostro oggetto si posiziona in un set precedentemente preparato e gli vien fatto un fermo immagine poi l animatore sposta leggermente l oggetto e fa un altro fermo immagine così via, il risultato finale è questo oggetto che si muove. Naturalmente non è così facile come sembra perché come per tutta l’animazione bisogna calcolare bene i tempi con il quale questo personaggio magari facendo un esempio da un pugno su un tavolo, se a farlo è un attore vero non c’è bisogno di calcolare nulla ma se a farlo è un pupazzo è comprensibile che la tempistica deve essere data dall’abilità dell’ animatore che in questo caso sposta il braccio del personaggio. Per questo tipo di tecnica è indispensabile avere un onionskin che permette di vedere, sempre riprendendo l’esempio di prima, dove si posizionava il braccio prima di averlo mosso in questo modo è possibile vedere e calcolare bene di quanto il mio braccio si deve muovere in base alla velocità o alla curva che gli voglio applicare. È un lavoro di altissima precisione, si deve stare attenti a non spostare cose che non si dovrebbero muovere e continuamente si devono risolvere problemi tecnici che hanno bisogno di molta inventiva e creatività per essere risolti.

Bibliografia:

* Gianni Rondolino, Storia del cinema d'animazione dalla lanterna magica a Walt Disney, da Tex Avery a Steven Spielberg, Utet libreria.
* Giaime Alonge, Alesandro Armaducci, Passo uno, l'immagine animata dal cinema al digitale, Lindau.


Webliografia: