Fansub

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Informazioni

Il fansub, esprime in modo esemplare come il web travalichi i confini territoriali. Il termine inglese fansub deriva dall'unione di fan (appassionato) e sub, abbreviazione di subtitle (sottotitolo). Indica la traduzione dei dialoghi e la sincronizzazione dei relativi sottotitoli al video ed all'audio di un'opera non commercializzata nella propria lingua. A ciò può seguire il successivo inserimento dei sottotitoli nel video e la sua diffusione. A realizzarlo sono appassionati interessati a promuovere l'opera tradotta rendendola disponibile via Internet a persone che non conoscono la lingua originale in cui è stata creata.

Un fansubber è una persona che usa parte del suo tempo libero per creare fansub e distribuirlo ad altri appassionati.

La maggior parte dei fansub sono anime (cartoni animati giapponesi), perché solo una minima quantità delle opere prodotte in Giappone viene adattata in inglese o in italiano, e spesso il fansub è l'unica possibilità che gli appassionati hanno di godere di quelle opere.


Convenzioni

I fansubber non hanno convenzioni tecniche; ogni gruppo utilizza i mezzi che preferisce per rilasciare i suoi lavori: l'unica regola più o meno condivisa è «interrompere la distribuzione non appena vengono acquistati i diritti commerciali», ovvero smettere di distribuire i video sottotitolati quando inizia il lavoro di adattamento commerciale dell'opera nella lingua dei fansubber; il fansub è fatto da appassionati, che non vogliono sostituirsi ai canali di distribuzione commerciali, perché riconoscono che sono essi a finanziare le opere che tanto apprezzano. Nell'introduzione al video, molti fansubber inseriscono link alle principali case di distribuzione di opere simili a quella sottotitolata, chiedendo di supportarle economicamente.

Le persone che non rispettano questa regola fondamentale, sebbene presenti, costituiscono una minoranza nella scena italiana, ma non in quella internazionale. Proprio per le ragioni illustrate, «tutti i fansub sono gratuiti» e nell'introduzione al video molti fansubber avvertono: «se avete pagato per questo filmato siete stati truffati».

Profili Giuridici

Il fansub, sotto il profilo giuridico, non è tuttavia un'attività del tutto lecita, in quanto comporta l'utilizzo e la distribuzione non autorizzata di materiale audio video coperto da diritto d'autore, a nulla rilevando la circostanza che si rivolga a produzioni per le quali non vi sia ancora stata acquisizione di licenza per la distribuzione nazionale: il copyright, infatti, è sempre riservato e qualunque utilizzo del materiale diverso dalla fruizione privata consentita dall'acquisto di una copia originale è appunto subordinato alla concessione dell'apposita licenza da parte dei detentori. Del resto, anche le operazioni alla base del fansub sono illegali, a partire dall'estrazione del video e dell'audio dai supporti originali al fine di diffonderli, ovvero dall'utilizzo diretto delle tracce audio e video già estratte (cd. raw). La legge italiana sul diritto d'autore, ad esempio, consente a chi abbia acquisito il legittimo possesso dell'opera solo la copia privata per uso personale, senza fini direttamente o indirettamente commerciali, e comunque senza violazione delle misure tecnologiche di protezione predisposte dagli aventi diritto (art. 71-sexies della legge sul diritto d'autore [1]).

Va detto, tuttavia, che spesso i legittimi detentori del copyright, vale a dire gli autori e, soprattutto, le case di produzione, sembrano tollerare tale attività se contenuta entro certi limiti quantitativi e qualitativi, in quanto un buon riscontro del fansub può facilitare la successiva importazione ufficiale del prodotto da parte di operatori commerciali. Come detto, però, il margine di tolleranza è dato dalla qualità e quantità del fenomeno: per essere tollerato, esso non deve trasformarsi in un prodotto concorrenziale con quello ufficiale, e deve quindi mantenere standard di qualità bassi (cosa che in Italia non sembra essere stata ben compresa), e non essere diffuso massivamente. Tale forma di tolleranza, tuttavia, si traduce solo nell'assenza di effetti civili dell'illecito, ma non mette al riparo gli autori dall'esercizio dell'azione penale obbligatoria da parte dell'Autorità Giudiziaria competente qualora abbia notizia del reato: in parole povere, in Italia il fansub può non dar luogo ad un'azione civile per il risarcimento dei danni subiti da parte dei titolari del copyright che lo tollerino, ma comporta sempre il rischio di subire quantomeno una condanna penale per il reato previsto dall'art. 171, comma 1, lett. a-bis) [2] della legge sul diritto d'autore.

Un discorso in parte differente può farsi quando l'attività del fansub sia limitata alla sola traduzione dei dialoghi, senza manipolazione e diffusione del contenuto audiovisivo. Nel caso del cosiddetto softsub, di cui al successivo paragrafo 4, l'eventuale diffusione del solo file contenente i sottotitoli, eventualmente sincronizzati con l'audio ed il video, potrebbe più facilmente rientrare nel novero delle libere