Proteste studentesche 1968

Tratto da EduEDA
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Il Sessantotto italiano inizia con le proteste studentesche, rapidamente si ha un movimento generale di richiesta basato su trasformazioni sociali.

Storia

Questa grande ondata di rinnovamento porta a ridiscutere i rapporti tra le classi sociali, anche quelle più emarginate, tra gli individui, nascono lo Statuto dei diritti dei lavoratori, vengono approvate le leggi sul divorzio, sull’aborto e sulla chiusura dei manicomi, il diritto di famiglia viene riscritto.
I traguardi raggiunti hanno ormai trasformato la società.
L'esperienza politica concreta del Movimento fu basata su un intreccio tra pratica propagandistica della contestazione antiborghese, per esempio quella che si svolse alla prima della Scala e che ebbe grande risonanza, e capacità di relazione e anche di alleanza con settori della borghesia intellettuale, a cominciare naturalmente dai settori accademici di sinistra per arrivare fino alla famiglia proprietaria del �[Corriere della Sera].

la zanzara, 1966
Il 14 febbraio del 1966 venne pubblicato il numero del giornale degli studenti del Parini, la zanzara, con l’inchiesta su ‘La posizione della donna nella società italiana’ che provocò scandalo perchè riportava anche riflessioni e giudizi sull’educazione sessuale e i rapporti prematrimoniali.

L’articolo venne attaccato da un volantino di Gs (Gioventù studentesca) e gli autori dell’inchiesta Marco de Poli, direttore del giornale, Marco Sassano e Claudia Beltramo Ceppi, furono denunciati da un gruppo di genitori e rinviati a giudizio dalla Procura della Repubblica con l’accusa di ‘oscenità a mezzo stampa e pubblicazione clandestina’. Con loro fu processato anche il Preside Daniele Mattalia.
Per il tema e per il modo in cui la Procura della Repubblica si mosse il caso provocò enorme scalpore con interrogazioni in Parlamento e articoli sui quotidiani di tutto il mondo.
Il processo fu seguito da 400 giornalisti di tutte le principali testate, a partire da Le Monde e New York Times e gli imputati furono difesi da un collegio composto da alcuni tra i più importanti penalisti d’Italia (Giandomenico Pisapia, Carlo Smuraglia, Alberto Dall’Ora e Giacomo Delitala): dopo tre giorni di dibattimento si concluse con l’assoluzione piena degli imputati. [1]
Nel 50° anniversario di quell’evento la stampa nazionale ha dedicato diversi servizi alla ricorrenza, mentre il Parini, insieme ai protagonisti di allora, ha in preparazione alcune iniziative che saranno presentate a breve.
Il caso de la zanzara rimbalzò sulle cronache nazionali, dividendo il paese. Democrazia Cristiana e Movimento Sociale Italiano costituirono il '"partito della colpevolezza"', mentre la sinistra e i cattolici progressisti intervennero in difesa degli studenti.

manifestazione studentesca, 1966
Al processo parteciparono oltre 400 giornalisti, molti dei quali provenienti dall'estero. Il 2 aprile 1966 la sentenza assolse i tre studenti dall'accusa di stampa oscena e corruzione di minorenni.

La vicenda viene vista come un prodromo di quel cambiamento di costumi che avrebbe coinvolto da lì poco la società italiana e come un sintomo indicatore del malessere giovanile, che sarebbe sfociato nella contestazione del sessantotto.
Proteste in Piazza San Marco

Bibliografia

https://it.wikipedia.org/wiki/La_zanzara

Note

  1. Il ’68 era alle porte e il caso della zanzara segnò simbolicamente l’inizio di una nuova epoca della società italiana.