Stallman Richard

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Personaggio o Gruppo:

Stallman Richard

Biografia:

Richard Stallman
"Non sono contro nessuno.
Sono solo a favore della libertà."

Richard Matthew Stallman nasce a New York il 16 Marzo del 1953 da Alice Lippman e Daniel Stallman. Lei è una maestra elementare, lui lavora nel campo dell’editoria. Si racconta che ancora bambino, il piccolo Richard, stupì sua madre aiutandola a risolvere dei "giochi matematici" pubblicati su una rivista, mostrando così, le sue capacità analitiche, indiscutibilmente sopra la media. A scuola, oltre ad un carattere decisamente non incline al sottostare alle regole che gli sono imposte, rivela un particolare interesse per le scienze e la matematica, fino a che, durante il primo anno di High School ha l'opportunità di accedere ad un computer. È amore a prima vista.

Stallman comincia ad interessarsi all’informatica e divora letteralmente tutta la documentazione tecnica che riesce a reperire. L'estate dopo il diploma la passa al New York Scientific Center dell'IBM a scrivere il suo primo programma: un precompilatore in PL/I per l'IBM 360. Contemporaneamente, collabora come assistente volontario nel dipartimento di biologia della Rockefeller University impressionando i professori con le sue capacità.

Nel 1971, ancora matricola ad Harvard, fa il suo ingresso nella comunità hacker dei programmatori del M.I.T. (Massachusetts Institute of Technology) scegliendo come nickname "RMS" (Root Mean Square – in italiano - valore aggiunto). Durante questa esperienza, prende contatto con i principi e i valori trasmessi dall'etica degli hacker, sui quali baserà tutto il suo lavoro e le riflessioni degli anni a seguire. Si laurea in Fisica a 21 e anni comincia a lavorare a tempo pieno nel laboratorio di intelligenza artificiale del M.I.T. Qui, tra le altre, sviluppa Emacs, un editor di testi estremamente versatile. Nel decennio successivo assiste al boom del software. Nascono continuamente nuovi programmi e questi a loro volta vengono modificati dando vita a programmi migliori. Cambia anche la filosofia però. Per evitare che i software vengano utilizzati senza essere stati pagati, si ineriscono le prime protezioni. Il codice sorgente viene nascosto per evitare che altri possano copiarlo e riutilizzarlo.

Stallman non è d'accordo: sostiene l'importanza che le risorse possano essere accessibili a tutti e per dimostrarlo propone ai colleghi di non usare delle password per proteggere i dati contenuti nei loro account del laboratorio, scatenando furiose polemiche. Nel 1984, dopo aver abbandonato il M.I.T. fonda il progetto GNU e inizia lo sviluppo di un sistema operativoo compatibile con Unix liberamente distribuibile. L’acronimo GNU (GNU Non è Unix) è usato proprio per rimarcare la sua avversione per il software proprietario chiuso. Lo scopo del progetto è quello di “ridare a coloro che utilizzano i computer la libertà che la maggior parte ha perso”.

Nel 1985 pubblica il manifesto GNU in cui spiega gli obbiettivi del progetto e invita altre persone a supportare la filosofia del software libero. Sempre in quell'anno da vita alla Free Software Foundation.

In opposizione al concetto di copyright, nel 1989 inventa il copyleft.

Attualmente Stallman gira il mondo, invitato a conferenze e seminari, per illustrare la sua filosofia e le sue idee su come il software debba essere libero.



  • Riconoscimenti ricevuti:
    • 1986: Membro onorario della Chalmers Computer Society
    • 1990: MacArthur Fellowship
    • 1990: Grace Murray Hopper Award per lo sviluppo di Emacs
    • 1996: Laurea honoris causa ricevuta dallo Sweden's Royal Institute of Technology
    • 1998: Electronic Frontier Foundation's Pioneer award
    • 1999: Yuri Rubinsky Memorial Award
    • 2001: The Takeda Techno-Entrepreneurship Award
    • 2001: Seconda laurea honoris causa ricevuta dall'Università di Glasgow
    • 2002: United States National Academy of Engineering membership
    • 2003: Terza laurea honoris causa ricevuta dalla Vrije Università di Brussel
    • 2004: Quarta laurea honoris causa rivevuta dall'Università Nazionaale de Salta
    • 2005: Premio della Fondazione Pistoletto
    • 2007: Quinta laurea honoris causa ricevuta dall'Università di Pavia

Sito web:

Poetica:

Richard Stallman ad una conferenza con indosso una tunica e un vecchio hard-disk come aureola sulla testa.

L'indole ribelle di Stallman ha contribuito a creare la “leggenda” di RMS, ma non lo ha aiutato nei primi anni della sua vita. Soprattutto da studente, i suoi rapporti con i professori non furono privi di problemi: Richard durante le lezioni, trovava spesso degli errori e non esitava a farlo notare, attirando su di sè le antipatie di molti. Anche con i compagni di Harvard non riuscì ad intessere grandi rapporti sociali, veniva spesso rifiutato e per questo usava la sua intelligenza come arma, deridendo gli altri che non erano alla sua altezza. La sua barba lunga, i capelli incolti incarnano alla perfezione lo stereotipo dell'hacker nell'immaginario collettivo.

Curioso pensare come Stallman abbia precorso notevolmente i tempi, anticipando, un futuro, in cui i giganti del software cercano di monopolizzare il mercato.
Il simbolo del progetto GNU
Si racconta che la scintilla che ha dato vita alla sua lotta contro la chiusura e quindi la limitazione d’uso dei programmi imposta dalle major, sia nata ai tempi del M.I.T. Nel 1980 infatti, la Xerox, decise di donare al laboratorio un prototipo di stampante laser che aveva sviluppato. Dopo qualche giorno di utilizzo, il software che la governava cominciò a dare dei problemi. Una delle vittime di questi inconvenienti fu proprio il giovane Richard che decise, come si usava fare all’epoca, di cercare di risolverli, modificando il programma. Rimase però molto deluso nel momento in cui, andando a cercare i codici sorgente non riuscì a trovarli e a nulla valse la richiesta ad un ex-dipendente delle Xerox il quale rispose che l’azienda gli aveva fatto firmare un accordo di segretezza e che quindi non poteva divulgare tali informazioni.

Per Stallman tutto questo è inaccettabile. Anni dopo affermerà che il software proprietario andrebbe considerato come “un crimine contro l’umanità”. Non ne fa un problema di guadagno, ma sostiene che “il software vuole essere libero” specificando che libero (free) non è inteso come gratis ma libero di essere modificato e ridistribuito a condizione che agli utilizzatori successivi vengano riconosciuti gli stessi diritti che hanno ricevuto.

La sua filosofia si applica concretamente nel lavoro di sviluppo del kernel del sistema operativo GNU/Linux. Questo infatti, viene supportato da programmatori indipendenti di tutto il mondo. Il codice viene sempre rilasciato con una particolare licenza i cui principi sono stati messi a punto dallo stesso Stallman: la GPL (General Public License) che stabilisce che il programma può essere copiato, modificato e ridistribuito, ma sempre con la stessa licenza e quindi con il codice sorgente a disposizione di tutti.

Opere:


Bibliografia:

  • 2001, Sam Williams, Codice libero. Richard Stallman e la crociata per il software libero
  • 2003, Pekka Himanen, L'etica hacker e lo spirito dell'età dell'informazione, Feltrinelli


Webliografia:

http://www.fsf.org

http://www.gnu.org/philosophy/freedom-or-copyright.it.html

http://biografie.leonardo.it/biografia.htm?BioID=1093&biografia=Richard+Stallman

http://www.nomads.it/continua.php?cod=527&pagina=7

http://siena.linux.it/documenti/CodiceLibero/

http://www.gnu.org/home.it.html