Trittico Beckettiano: Atto senza parole uno, Non io, L'ultimo nastro di Krapp

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Titolo:

Trittico Beckettiano: Atto senza parole uno, Non io, L'ultimo nastro di Krapp

Autore:

Giancarlo Cauteruccio

Anno:

2006

Luogo:

Firenze

Sito web:

http://www.compagniakrypton.it/schede/sch_trittico.html

Descrizione:

Cauteruccio sceglie tre pièces brevi del drammaturgo irlandese Beckett. I protagonisti sono Fulvio Cauteruccio, fratello di Giancarlo, per Atto senza parole e Monica Benvenuti per Non io. Ne L’ultimo nastro di Krapp il protagonista è lo stesso Giancarlo Cauteruccio. Anche in quest’opera Giancarlo Cauteruccio cura la regia basandosi principalmente sul lavoro degli attori e su una rigorosa esecuzione. Come in tutte le sue opere Cauteruccio dedica molta importanza all’elemento scenico-visuale. In Atto senza parole c’è un grande lavoro sull’aspetto mimico-gestuale. La scenografia è uno spazio abitato da oggetti in movimento pensati dall’autore, qui utilizzati in una macchineria di forte impatto. Le sonorità esprimono le tensioni interne. Per Non io, una delle opere più importanti di Beckett in cui la performance è espressa da una bocca che parla di se stessa nel buio, Cauteruccio propone una bocca che compie un salto spirituale che la costringe a ragionare sul peccato e sulla misericordia. Il terzo brano è un ritorno per il regista a un’opera già diretta: L’ultimo nastro di Krapp. Un vecchio scrittore fallito, mangiatore di banane e dedito all’ascolto della sua voce registrata, si rintana nella sua stanza in compagnia di un magnetofono e un numero cospicuo di bobine ben ordinate, per compiere un viaggio nel suo passato. Lo spettacolo ha ricevuto il premio alla regia dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro nel 2006, consegnato al Teatro Argentina di Roma.

Collezione:

Genere artistico di riferimento:

Teatro

Bibliografia:

Webliografia: