Gruppo MID

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Antonio Barrese, Visual Bells

"I nostri oggetti non sono come la Nike di Samotracia, congelata perennemente nel marmo; sono persone vive (...)[1]" Barrese\Marangoni

Il Gruppo MID è stato un collettivo di artisti composto da Antonio Barrese, Alfonso Grassi, Gianfranco Laminarca e Alberto Marangoni. Esso ha segnato un punto fondamentale nella ricerca artistica italiana per quanto riguarda l'arte cinetica, ottica, e sensoriale, abbattendo ogni confine tra media senza soluzioni di continuità.

Cognome Nome / Pseudonimo / Denominazione:

Gruppo MID

Biografia:

Il Gruppo MID nasce nel fertile ambiente culturale della Milano tra gli anni 1963 e 1964; questo è infatti una delle città italiane più fertili a livello culturale, vantando la presenza, tra gli altri, di Ettore Sottsass, Umberto Eco, Bruno Maderna, Luciano Berio, Enzo Mari, Bruno Munari, e molti altri ancora. L'acronimo del nome sta per "Mutamento Immagine Dimensione". Essi sono posteriori a gruppi quali Exact 51 ed Equipo 57, Gruppo N, Grav, Gruppo T, che già avevano sperimentato ampiamente nell'ambito dell’arte cinetica; nel 1965 il Gruppo partecipa a Nove tendencije di Zagabria (che tiene cinque incontri al museo d'arte contemporanea della stessa città tra il 1961 e il 1973); La prima personale del gruppo si tiene proprio a Milano, allo Studio Danese nello stesso anno, con il titolo di Immagini Stroboscopiche. Il gruppo lavora moltissimo negli anni Sessanta, partecipando ad oltre 400 esposizioni nazionali e internazionali. La formazione si scioglie nel 1972, anno durante il quale i componenti si dedicano alle carriere artistiche personali, focalizzate per lo più sul design. Dopo decenni di silenzio, mostre di inizio anni 2000 quali Luce, Movimento & Programmazione: Kinetische Kunst aus Italien 1958-68(in varie sedi), Einbildung a Graz, Op Art a Francoforte, Die Neuen Tendenzen a Ingolstadt e Düren, Cinetica a Torviscosa hanno contribuito notevolmente alla riscoperta di questi artisti. Laminarca scompare nel 1990; nel 2007 Marangoni e Barrese si riuniscono e riprendono le ricerche portate avanti decenni prima dal gruppo. Grassi viene a mancare nel Maggio 2014.

Sito Web:

Il principale sito di riferimento è quello del componente rimasto più attivo e che si è più occupato della diffusione dell'eredità del gruppo, Antonio Barrese: http://www.antoniobarrese.com/.

Poetica:

Antonio Barrese, Modulo immagini sintetiche

I MID hanno affrontato temi quali l'identificazione tra progetto e arte, e la potenzialità della tecnologia. Gioca un forte ruolo anche l'interattività dell'opera e il suo rapporto col fruitore. Da segni essenziali e forme basilari si originano i risultati più diversi e variegati. Molte opere del gruppo sono sicuramente conquiste notevoli e per molti versi precorritrici dell'odierna arte multimediale e digitale. Gli artisti di MID affrontano con libertà e senza preconcetti le più diverse tematiche, attraverso i mezzi rientranti nell'allora possibile spettro delle opzioni tecnologiche. Si configura forte la spinta verso l'immaterialità e l'astrazione, soprattutto nell'analisi dei fenomeni luminosi.
Importante anche l'attenzione alla poetica del design del gruppo, soprattutto quello grafico e quello d'oggetto; una vera e propria concezione ideologica di quest'arte. Barrese in particolare ha ricevuto importanti riconoscimenti per il suo lavoro in quest'ambito, tra cui vari premi "Compasso d'Oro". Egli è rimasto legato a questa disciplina e non l'ha mai separata completamente dal resto del suo lavoro artistico.
I MID hanno lavorato, con notevole intuizione, vicino agli ambiti dei movimenti di Arte Cinetica e Arte Programmata, fin troppo tralasciati negli anni immediatamente successivi, e riscoperti soltanto con le nuove istanze dell'arte digitale degli ultimi anni.
Il gruppo si è dedicato "filologicamente" alla ricostruzione di alcune opere del passato, dal carattere effimero e temporaneo o dei quali gli esemplari si trovano ormai in collezioni private, o distrutte. Molti lavori del gruppo si trovano infatti ad avere un carattere metamorfico e transeunte, rendendo ogni pezzo (aggiustato o migliorato) ancora più unico secondo le parole degli stessi Barrese e Marangoni.
Gli artisti del collettivo si oppongono infatti a un'arte di tipo "statico" e molte opere, come detto duravano spesso "solo il tempo dell' inaugurazione".
Secondo la poetica del gruppo non esistono "originali" delle opere, essendo degli oggetti in continua trasformazione, oggetti "flusso" e non oggetti "punto"; le opere si basano molto su principi scientifici; gli artisti hanno realizzato riproduzioni delle loro opere retrodatandole, poiché i "protototipi" risalgono ad anni fa, e si oppongono a metodi e criteri di datazione tipici delle normali opere pittoriche e scultoree, e il conseguente mercato artistico relativo a opere "statiche", non tenendo conto delle peculiarità dell'arte cinetica che ambisce a creare generi e spazi autonomi. I lavori del gruppo sfidano le convenzioni e sono restie a diventare oggetto di asta e vendita quali pezzi artigianali unici. Essi si battono contro il feticismo del "vecchio" e preferiscono di gran lunga che un'opera venga ricostruita piuttosto che essere un reperto "auratico" per dirla con Benjamin; quello che conta, insomma, è l'effetto e il contenuto dell'opera. Il gruppo tiene a precisare che l'oggetto d'arte cinetica fa genere a sé stante e rientra nell'ambito scientifico\progettuale\tecnico. I componenti si rifiutano di anticare opere pur retrodatate, sempre secondo il principio che il cuore dell'arte cinetica rimane il progetto in sé e non gli elementi materiali che lo compongono, come un oggetto di design.
La ricerca del gruppo MID rimane uno dei punti fondamentali, nell'arte italiana, di tentativo di concepire come un unico insieme indistinto e senza pregiudizi la riunione di tutte i media artistici messi a disposizione dalla tecnologia: dall'architettura al design al cinema alla grafica. Stando alle parole di Barrese, il componente del gruppo rimasto più attivo:

<<...Credo che (...) “i confini disciplinari dell’arte” siano delle ristrettezze recenti, che non hanno caratterizzato l’arte nei tempi passati e che bisognerebbe rimuovere. Sono necessità catalogatorie più utili ai critici che agli artisti (...)Credo nell’arte come techné, in un’unità indistinguibile di espressione, lavoro manuale, tecnica, mentalità scientifica e progetto ...>>[2]

Il gruppo è stato sempre contrassegnato da una forte coerenza e difficilmente si è piegato a logiche di mercato pur di produrre oggetti "vendibili" e classificabili rinunciando alla propria poetica, ed è sempre prevalso lo spirito ludico e di sperimentazione nelle opere; i lavori del gruppo sono orientati alla produzione e non allariproduzione, pur sapendo che i contenuti sono limitati e ci sono semplicemente variazioni e nuovi modi di esprimerli; le opere devono essere aperte come venivano intese da Bruno Munari e Umberto Eco. Come molta altra arte interattiva della seconda metà del Novecento, la possibilità di partecipare direttamente all'opera assume sicuramente un valore sociale e politico, fortemente democratico.

Opere:

Gruppo MID, Modulo immagini sintetiche
  • Carrellata di oggetti cinetici del gruppo MID
  • Disco stroboscopico, 1967: un disco rotante ripreso con luce stroboscopica.
  • Generatore di interferenze: 1966 (?)
  • Ambiente stroboscopico programmato e sonorizzato- 1966; organizzato nella Sala della Ideal Standard a Milano: lo spettatore si trova immerso senza soluzione di continuità in un ambiente di stimoli sonori, psichici e visivi.
  • Lampeggiatore: 1966 (?)
  • Battimenti, 1966; Pellicola Ferrania Pancro P30, bianco e nero. L'opera vuole indagare le capacità espressive della cinepresa e l'applicazione diretta e non semplicemente strumentale dei suoi componenti (motore, obiettivi, croce di Malta, velocità di scorrimento della pellicola, bianco e nero, colore eccetera).
  • Stropic 1, 1966; Disco stroboscopico attivato manualmente.
  • Stropic 2, 1967; Disco stroboscopico attivato da un motore elettrico a velocita' variabile.
  • Generatore di linee traccianti: 1967 (?)
  • StroBox - Disco a rotazione manuale con luce stroboscopica
  • Immagini sintetiche: 1965/1972
  • Film sperimentali: 1965/1972
  • Chrome 1967-2007; Sei colonne luminose per indicare il centro di uno spazio. Ciascuna colonna triangolare mostra tre serie luminose di Immagini Sintetiche.Lamiera piegata e verniciata, tubi fluorescenti, plexiglas, stampe digitali per retroilluminazione.
  • Quadri retroilluminati, 1968-2008; 8 immagini sintetiche luminose.
  • Cerchi colorati a scorrimento, 1968; Perimetri circolari colorati con movimento a scorrimento e a complessità variabile.
  • Emiro Lungo, 1972; Pellicola derivante dalla giunzione di due rulli da tre minuti; ripresa in luce stroboscopica di una scritta applicata su un cilindro in rotazione. Variano la velocità di rotazione del cilindro e frequenza di lampeggiamento dello stroboscopio elettronico.
    Secondo le parole dello stesso Barrese (dalla stessa pagina del link): "Il film è così lungo perché, mentre effettuiamo le riprese, rimaniamo affascinati dalla giocosità della scritta che si muove avanti e indietro a velocità apparentemente diverse, con un maggiore o minore effetto di trascinamento, a volte leggibile e altre volte appena intuibile, ferma, tremula, che riprende, va avanti, impazza."
  • StroboTotem Un disco di perspex ruota a velocità variabile retroilluminato da led stroboscopici. Gli effetti visivi variano in funzione della velocità di rotazione del disco.

Elenco Esposizioni (anno, titolo, curatela, luogo, città):

  • 1965 Immagini stroboscopiche, 23-26 giugno, Galleria Danese, Milano
  • Arte Cinetica, luglio-agosto, Palazzo Costanzi, Trieste
  • Nova Tendencija 3, 13 agosto-29 settembre, Galerija Suvremene Umjetnosti, Zagabria – Croazia
  • Arte Programmata, 7-29 settembre, Galleria Il Punto, Torino
  • Del linguaggio grafico nella comunicazione visiva, 8 settembre-3 ottobre, Castello del Valentino, Torino
  • MID Gruppo di ricerca, 27 novembre-14 dicembre, Galleria Il Centro, Napoli
  • Gruppo '70 Luna Park, dicembre 1965-gennaio 1966, Galleria Vigna Nuova, Firenze
  • 1966 Tendenze confrontate, figurazione oggettuale e arte visuale, 22 genn-18 febb, Galleria Il Centro, Napoli
  • Mostra dell'oggetto di serie, marzo, Galleria Arco d'Alibert, Roma
  • Ambiente stroboscopico programmato e sonorizzato, 12 marzo-9 aprile, Sala Espressioni Ideal Standard, Milano
  • Art of the space age, marzo-aprile, Art Centre, Johannesburg – Sud Africa
  • Mid Ricerche visive, aprile, Galleria La Salita, Roma
  • Avanguardia italiana, maggio, Steninge Palace and Cultural Center, Stoccolma – Svezia
  • Nuove ricerche visive in Italia, giugno, Galleria Milano, Milano
  • Mid Ricerche visive, giugno, Galleria Il Canale, Venezia
  • Salone internazionale dei giovani, 15 giugno-10 luglio, Scuola Grande di San Teodorico, Venezia
  • Kunst licht kunst, settembre, Stedelijk van Abbemuseum, Eindhoven - Olanda
  • Gruppo MID Milano Ricerche visive, 22 ottobre-15 novembre, Saba Studio, Villingen – Germania
  • Sigma II, 14 novembre-4 dicembre, Galerie des Beaux-Arts, Bordeaux – Francia
  • Gruppo MID, 15 dicembre, Centro di filmologia e cinema sperimentale, Napoli
  • 1967 Nuova Tendenza, Arte Programmata italiana, 29 gennaio-20 febbraio, Sala di Cultura, Modena e
  • 12-27 marzo, Sala Comunale delle Esposizioni, Reggio Emilia
  • Lo spazio dell'immagine, 2 luglio-1 ottobre, Palazzo Trinci, Foligno (PG)
  • Immagini sintetiche, 10-25 novembre, CIFE-Ferrania, Milano
  • Arte cinetica, Galleria La Polena, Genova
  • 1968 XXIV Salon de Mai, 4-26 maggio, Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, Parigi – Francia
  • XIV Triennale, 30 maggio-28 luglio, Milano
  • Arte cinetica e programmata, Galleria Cortina e Galleria del Naviglio, Milano
  • 1969 Visuelt miljo 1, Lys og bevegelse, 22 marzo-20 aprile, Kunstnernes Hus, Oslo – Norvegia
  • Immagini sintetiche, 14 aprile-25 maggio, CIFE-Ferrania, Milano
  • Tendencije 4, maggio-agosto, Galerija Suvremene Umjetnosti e Galerije Grada Zagreba, Zagabria
  • 1970 Fotografia creativa, settembre, Centro storico Varesino, Varese [3]

File multimediali:

Video:

Audio:

Altro:


Augmented Reality:

Bibliografia:

  • Antonio Barrese, Alberto Marangoni (a c. di) 4 - MID Alle origini della multimedialità. Dall'arte programmata all'arte interattiva Silvana Editoriale, 2007, ISBN 97888-3660942-0

Webliografia:

Note:

  1. http://www.artribune.com/2015/08/autenticita-e-datazione-delle-opere-parla-il-gruppo-mid-antonio-barrese-alberto-marangoni/
  2. http://www.digicult.it/it/design/antonio-barrese-mutation-imagine-dimension/
  3. http://www.valmore.it/file/evcomunicato_en8.pdf

Tipo di Scheda

InteractiveResource

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Artisti

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Voci Correlate

Gruppo T
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Arte cinetica
Arte programmata