White Norman: differenze tra le versioni
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− | + | Norman T. White, canadese, è riconosciuto uno dei pionieri della New Media Art. | |
− | White | + | Insegnante, conferenziere ed artista polivalente impegnato su molteplici fronti di ricerca - telecomunicazioni, dispositivi elettronici cinetici, robot, arte digitale - ha cominciato a lavorare nel 1966, esibendo il suo primo lavoro nel 1969 a New York. Da allora il messaggio artistico di White e l’impulso creativo delle sue opere si è diffuso in tutto il Canada, negli Stati Uniti ed in Europa, anche grazie a moltissime mostre che hanno ospitato le sue creazioni. Molte opere di White fanno parte di collezioni pubbliche e sono in esposizione permanente presso la Art Gallery dell’Ontario, la Art Gallery di Vancouver, l’Art Bank e la National Gallery del Canada. |
+ | , con "Le Zoo des Robots" ha vinto il secondo premio La Vilette, presso il Musee National des Sciences, des Techniques, et des Industries di e infine, nel 1995, il Petro Canada Award in Canada. | ||
+ | Attualmente Norman White vive a Durham, nell’Ontario. | ||
== Opere == | == Opere == |
Revisione 01:11, 2 Dic 2005
Biografia
Norman T. White, canadese, è riconosciuto uno dei pionieri della New Media Art. Insegnante, conferenziere ed artista polivalente impegnato su molteplici fronti di ricerca - telecomunicazioni, dispositivi elettronici cinetici, robot, arte digitale - ha cominciato a lavorare nel 1966, esibendo il suo primo lavoro nel 1969 a New York. Da allora il messaggio artistico di White e l’impulso creativo delle sue opere si è diffuso in tutto il Canada, negli Stati Uniti ed in Europa, anche grazie a moltissime mostre che hanno ospitato le sue creazioni. Molte opere di White fanno parte di collezioni pubbliche e sono in esposizione permanente presso la Art Gallery dell’Ontario, la Art Gallery di Vancouver, l’Art Bank e la National Gallery del Canada.
Attualmente Norman White vive a Durham, nell’Ontario.
Opere
- Electrical Machines (1975-6)
- Funky Isn't Junky (1982)
- Funny Weather (1984)
- Norm’s Robots (2003)
Di gruppo:
- Some More Beginnings (1969)
- The Canadian Electric Company (1969)
- Another Dimension (1977-8)
- Sound at PS-1 (1979)
- La Plissure du Texte (1983)
- Influencing Machines (1984)
- Hearsay (1985)
- Strategic Arts Initiative (1986)
- Les Machines Sentimentales (1986)
- The Phase Show (1988-89)
- Salamandre (1988)
- Beyond Electonics (1989)
- Machinations (1989-90)
- Numbering (1990)
- Age of Electronics (1992)
- Art Technology (1994)
- Our Own Devices (1994)
- Two Works from the Permanent Collection (1995)
- Welcome to the Electric Skin (1995)
- Net@Works (1995)
- Like Life (1997)
- A Life of Its Own (1997)
- Nature of the machine (1999)
- Engaging the Virtual (2000)
- Bellevue (2001)
- Paradise Reflecte (2002)
- Sentient Circuitry (2002)
- Machine Life (2003)
- Electrohype (2004)
- Resonance/Electromagnetic Bodies (2005)
Musei
Art Gallery di Ontario.
Art Bank, Canada Council (8 impianti).
Erindale College, Universita di Toronto.
National Gallery del Canada (3 impianti).
Vancouver Art Gallery.
Bibliografia
- “Soft Computing: Art & Design, Addison-Wesley Publishing Co.", Brian Reffin Smith 1984.
Sito web
Poetica
Webliografia
http://www.medienkunstnetz.de/werke/hearsay/
http://www.openspace.ca/outerspace/NormanWhiteInterview2003.html
http://www3.sympatico.ca/steev/exhibition/aloio/aloio/cv_white_eng.html
http://www3.sympatico.ca/steev/exhibition/aloio/aloio/in_white_eng.html
http://telematic.walkerart.org/timeline/timeline_white.html
http://alien.mur.at/rax/ARTEX/hearsay.html
http://www.bjcc.ca/content/Koffler/Past%20Exhibits/Norman%20White_Norms%20Robots.htm